Si usa dire che la violenza sia destinata a portare altra violenza. Il sangue è una chiamata alle armi. Il sangue esige altro sangue.
Si pensa sia la paura a dettare il via delle guerre e spesso la paura porta inevitabilmente a odio e alla fine niente torna come prima.
Ci sono leggende che narrano di un tempo in cui i territori delle cinque essenze conoscevano la pace. Giravano voci su quel luogo. Si diceva fosse paradisiaco, una terra irraggiungibile, non presente sulle mappe. Se qualcuno l'avesse cercata avrebbe solo visto una fitta e spaventosa nebbia che nessuno pareva in grado di affrontare. Eppure qualcosa oltre la foschia c'era. Due isole, sempre illuminate dal sole, un mondo a parte, estraniato da tutto il resto. Un luogo sicuro da cui nessuno aveva bisogno di andarsene.
Le due isole in cui gli abita tanti si erano radicati differivano di dimensioni e caratteristiche e non erano nate insieme.
Aspacinia, l'isola più grande, era quella con più abitanti. Era una terra mista tra boschi e ruderi rocciosi in cui l'ambiente alternava colline sempre baciate dal sole e sottoboschi cupi e silenziosi. Proprio qui i clan più importanti, all'apice della gerarchia dell'isola avevano da prima trovato rifugio. Diurni, Notturni e Dumstom.
I primi, a differenza degli altri, erano un clan pacifico. Conoscevano l'arte della magia e vivevano rigorosamente sulle cime delle collina dove il sole potesse illuminarli. Possedevano un cristallo, si diceva fosse la fonte del loro potere che doveva sempre essere esposto ai raggi del sole.
I secondi, erano il clan più schivo e misterioso. Abitavano il sottobosco, dove potevano nascondersi nelle foreste. Erano un clan assetato di potere. Si vociferava fossero sicari che non avevano scrupoli nello strappare una vita.
Fin dalle origini di Aspacinia tra questi due clan non era mai trascorso buon sangue. Forse le loro immense differenze, o forse per il sentimento di dominio dei Notturni la tensione era sempre stata palpabile.
La presenza dei Dumston era stato l'unico motivo per cui dalle origini non vi era mai stato conflitto. Gli abitanti di questo clan erano molto singolari, immense statue di pietra animate come un umano a conoscenza delle abilità di guerra. A differenza però degli uomini del buio, erano di indole pacifica, utilizzavano le loro abilità solo per conflitto. La loro presenza era però fonte di timore e nessuno mai sarebbe stato in grado di sfidarli.
Proprio per questo motivo dalle origini questi tre primi clan erano stati in grado di ricoprire i territori di Aspacinia per molti anni.
Incuriositi da questi strani clan altri esseri si avvicinarono all'isola. Le Sinfidi. Erano creature marine dalle forme più varie. Le sirene appartenevano a questo clan. Le più comuni da vedere, creature dai colori brillanti di una bellezza unica e ammaliante. La loro bellezza portava alla rovina chiunque posasse su di loro gli occhi. Eppure erano creature con voci stridenti, crudeli come il peggiore degli incubi. Erano paragonabili a bambine capricciose, insaziabili.
La parte più esterna e visibile del clan, al di sotto delle scure acque circondate da nebbia vi erano i tritoni, gli amanti delle sirene, al comando della gerarchia marina. I carnisher, spietati assassini. I crilien e molti altri che mai erano stati avvistati, ma i libri parlavano di loro. Si diceva che proprio queste creature, considerando quelle terre splendide, fossero gli artefici di quella fitta nebbia che impediva a clan nemici di avvistare facilmente le terre. Avendo creato rapporti con gli altri clan avevano deciso di abbandonare le loro caratteristiche nomadi e di rimanere ai confini dell'isola.
Ora Aspacinia era diventata un'incredibile terra, ma aveva ancora un problema. Nonostante le caratteristiche più diverse di clan il procurarsi il cibo era sempre più difficile. I Notturni si occupavano della caccia, ma i Diurni non furono mai in grado di far crescere piante commestibili. Nonostante i loro sforzi tutto ciò che veniva piantato finiva con l'appassire, non importava quante cure ricevessero.
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Broken heart
FantasyIl nostro passato è parte di noi. I trascorsi, le azioni, sono quelle che ci rendono ciò che siamo. A volte siamo talmente obbligati a ricoprire un determinato ruolo dal finire con l'annullarci. Aspacinia è sempre stata un magnifica terra, dotata d...