Ogni maledetto Giorno Senza Di Te

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"ehi Taehyung riesci a vederlo?"
"umh cosa esattamente?"
"come che cosa? Questo bellissimo tramonto no?"
Jungkook stava ammirando un tramonto, i suoi colori erano stupendi, rosso e arancione coloravano in cielo sopra Seul "
" non so di cosa stai parlando io non vedo niente"
"Tae ma cosa dici" disse sorridendo Jungkook per voltarsi a gardara laltro ragazzo che se ne stava andando.
"aspetta dove vai" disse jungkook alzandosi in piedi per seguirlo.
Perché per quanto corresse J non riusciva a raggiungerlo.

"non ci sono tramonti e non ci sei neanche io." disse la figura in lontanaza.
"Aspetta Tae, abbiamo ancora tante cose da fare in sieme, dobbiando arrivare sulla Torre Eiffel insieme... TAE...! "

___
In quel momento jungkook si risvegliò scosso e in preda all'ansia. Realizzando alla vista di Hoseok che era tutto nella sua testa.
"ehi Jungkook tutto bene? Ti sentivo urlare dal piano di sotto"

Jungkook era sveglio e in camera sua in quella villa cosi grande e vuota.
Suo nonno non era come al solito a casa e quindi Hoseok andava a trovare il suo amico.

"kook ehi?! Sto parlando con te!"
Il ragazzo corvino si giro verso l'amico "ah si... scusa Hoseok ho avuto un altro dei miei soliti brutti sogni... In questo periodo sono un continuo" disse sospirando.

Hoseok si sedette a fianco al corvino sul letto. "già me ne sono accorto... Beh non ti preoccupare ricordati che abbiamo da fare oggi"
Jungkook si illuminò "giù to dobbiamo andare in quel posto.. Okay mi alzo, chiamiamo gli altri e andiamo"
Il ragazzo saltò giù dal letto, lanciandosi in bagno.
"ASPETTA JK, ti ricordo che prima devi fare quello che ti ha detto tuo nonno?"

"CHE STAI DICENDO?!" disse il ragazzo ancora intontito.. Per poi realizzare.
"CAZZO, il pranzo con i capi dell'azienda Crocodiles, me ne ero proprio scordato"
  Disse correndo sotto la doccia.

"JK SONO LE UNDICI E QUARANTACINQUE TI CONVIENE SBRIGARTI HO FARAI TARDI" disse Hoseok uscendo dalla stanza.

Dopo una doccia veloce, decise di optare per uno smoking anche se fuori faceva un caldo da morire, non poteva fare brutta figura, rischiava gia di arrivare in ritardo e avrebbe sentito ovvimente suo nonno se avesse fallito in quel momento.
In fafatti jungkook come rappresentante dell'azienda di famiglia era stato delegato da suo nonno per metterlo alla prova e vedere se sarebbe riuscito a prendere il contratto con la Crocodiles per aumentare la loro  l'industria in ampia scala.
....

Correndo giù dalle scale chiamò il maggiordomo , "signorino kook mi dica"
"ho bisogno che mi chiami Yon perfavore dille che sto andando a pre derla di tenersi pronta che per colpa mia rischiamo di arrivare in stra ritardo!"

Prontamente il maggiordono si rivolse al ragazzo "La signorina Yon ha chiamato due minuti fa ha detto di dirle che sta arrivando lei con la sua limousine!"
"cosa?! Bene ma voglio andare con la mia macchina non ho intenzione di arrivare in limousine in quel locale" disse al signore.

"suo nonno aveva previsto che l'avrebbe detto signorino, cosi ha fatto mettere i blocchi alle gomme della sua auto!"
"ma stai scherzando?!" disse jk irritato mentre il maggiordomo era serissimo.
Sbuffo "va bene va bene" alzó le mani in segno di resa e incominciato a recarsi fuori aspettando Yon con la sua macchina.
____
"ciao jk, tutot bene?!" chiese sorridente Yon una colta che il ragazzo fu salito in auto.
"no magari, quell'idiota di mio nonno mi ha bloccato l'auto per non farmi andare con la mia auto a questo incontro"

Yon guardò l'amico nervoso "jk pensa perche l'ha fatto?! Sicuramente e per evitare parole dopo l'incidente... Se ci fai caso non l'hai più usata dopo... Quel giorno"
Jungkook rivolse uno sguardo triste all'amica per poi annuire alle sue parole.
"dai andrà tutto bene, cercheremo di fare in fretta per poi andare in quel luogo. Va bene?!"

Yon diene la mano a jungkook che dopo un qttimo di esitazione la strinse dolcemente.
"va bene, facciamo questo teatrino da riunione, prendimao qurl contratto e anfiamo da taehyung, e da troppo tempo che voglio rivederlo"  concluse il corvino.
Con la ragazza che al suo fianco sorrideva "certo, però vorrei farti una domanda?!"

Jungkook incuriosito la guarda e lei continua
"beh ecco, io ho pensato a una cosa, ti e per caso venuto in mente che forse lui non... Beh ecco... Non voglia vederti..."
Si guardarono legli occhi e dopo una smorfia da parte di jk rispose alla domanda "sai lo pensato, ma non voglio arrendermi, anche se lui non volesse vedermi, tutta questa situazione lo causata io e devo chiedergli scusa.... Se poi lui mi tirerà uno schiaffo e mi manderà al diavolo lo accettero anche se il dolore diventasse insostenibile accetterei qualunque sua decisione.... L'importante e che lui stia bene"

Yon in quelle parole senti tutto l'amore che jk provava per taehyung un lato talmente buono, gentile e appassionato che non aveva mai visto.
"ti ammiro JK... Stai combattento per un ideale, stai finalmente combattendo per amore...
E io credo, che se è destino, voi vi rincontrerete"

I ragazzi si guardarono, Jungkook sorrire "Yon, grazie"

....
Dopo mezzora di macchina eccoli al pranzo di lavoro, erano in ritardo di venti minuti... Ma si sa: "il meglio si fa aspettare"

 Ma si sa: "il meglio si fa aspettare"

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