Epilogo

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Nella testa di Hermione c'era un pensiero fisso, piuttosto molesto

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Nella testa di Hermione c'era un pensiero fisso, piuttosto molesto.

Si ritrovava a farci i conti nei momenti più improbabili. Quando faceva colazione con il Succo di Zucca, la mattina. Quando andava a lezione e la McGranitt spiegava tecniche di Trasfigurazione avanzata. Quando studiava in biblioteca e, nel silenzio assoluto della stanza, lei non riusciva a far altro che pensare e ripensare a quel momento.

Inizialmente aveva sottovalutato il problema. Chiunque faceva pensieri simili. Era normale, indice di un sano appetito sessuale e di un attaccamento fisico ed emotivo intenso al proprio partner.

Il punto...il punto era che la cosa stava iniziando a insinuarsi nella sua vita sociale e, orrore degli orrori, accademica. Solo due giorni prima Ginny le aveva fatto notare, parecchio divertita, come nel suo tema di Storia della Magia figurassero le parole "sesso dei Goblin" invece di "Congresso dei Goblin" e "dita" invece di "unita". Hermione aveva cancellato furiosamente quelle parole per poi ripromettersi di non consegnare più nulla ai professori prima che la sua amica, infinitamente meno frustrata sessualmente di lei, lo ricontrollasse.

Per questo, in quel momento Ginny stava leggendo il suo tema di Trasfigurazione mentre Hermione fissava la lampada del dormitorio di Grifondoro, assorta nei pensieri.

Pensieri, ovviamente, di un certo livello. Progetti per il futuro. Programmi di studio. Prospettive lavorative. Sesso.

«Hermione?» la chiamò Ginny, con la voce carica di una risata a stento trattenuta.

«Dimmi.» rispose.

«Ecco...qui ci sarebbe scritto pene

Hermione chiuse gli occhi, sospirando. «Dove?» disse, con la voce intrisa di disperazione.

«Al posto di pensile.» Ginny le segnò la parola con l'inchiostro rosso, così che lei potesse correggerla più tardi poi posò la piuma. «Mi spieghi il perché nei tuoi temi ci sono più riferimenti sessuali che virgole, ultimamente?»

Lei si strinse nelle spalle. «Non ne ho idea.» mentì.

«Mh.» Ginny abbandonò il tema e si inerpicò sul suo letto, pensierosa. «Davvero? E io che pensavo che il motivo fosse il Serpeverde super sexy che ti riporta alla torre ogni sera da due mesi e ti dà un bacetto casto sulle labbra.» imitò il rumore di un bacio a stampo e le afferrò le mani che si era messa sulla faccia, costringendola a guardarla.

«Ho bisogno di un aiuto medico.» borbottò Hermione. «Madama Chips deve darmi qualcosa per il cervello.»

«Davvero?» disse Ginny, ironica. «Pensavo più a una pozione contraccettiva.»

Hermione avvampò, dandole un pugno sul braccio. «Ginny!» disse, scandalizzata. «Non ho affatto bisogno di un metodo contraccettivo. E di certo non lo chiederei mai a Madama Chips.»

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