Capitolo 21: Salvatori

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"La sua voce. La sua altezza. 2 anni fa invece che avere 8 anni sembrava averne 5,ora ne ha 10 e sembra un 15enne" osserva Carl. Mi volto verso di lui. Abbasso lo sguardo sorridendo.
"Che c'è?" mi chiede.

"Nulla. È che sei così carino con lui" si siede sul letto con un ghigno.

"Devo cambiare la fasciatura all'occhio. Credo che anche tu dovresti cambiarti quella del fianco" ci avviamo verso il bagno dopo aver preso l'occorrente.

"Si,devo anche togliere 'le bende della prigione'.Finalmente non le metterò più" so che potrebbe far impressione,ma al mio fianco manca qualche centimetro di carne per portare alla normalità o almeno con delle imperfezioni.
Iniziò a togliere 'le bende della prigione' buttandole. Poi passo al fianco e cambio fascia. Vado verso lo specchio dove c'è Carl,che ha già finito,e mi controllo la cicatrice. Tutto ok.

"Come siamo belli" gli metto un braccio intorno le spalle e poi ci guardiamo. Lui ride.

"Non riesco più a ricordarmi come ero prima" lo guardo dispiaciuta ma poi mi ricordo che...

"Vieni con me,allora" lo trascino in camera.
Lo faccio accomodare sul letto e tirò fuori un album. Mi butto sul letto accanto a lui e lo apro. Mi sono ricordata di aver questo album,un po' vuoto,ma contiene sia foto con me e lui,sia foto dove ci siamo o solo io o solo lui.

"È così strano" mi guarda e poi punta di nuovo lo sguardo sulle foto.
"Le hai conservate però" accarezza una nostra foto.

"Si. Sei stato al mio fianco per tutti questi anni" ci guardiamo con il sorriso. Appoggio la mia testa sulla sua spalla mentre continua a guardare le foto e commentarle una ad una. Arriva il momento di una foto in particolare.

 Arriva il momento di una foto in particolare

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"Quando me l'hai fatta questa?"

"Il nostro albero preferito. Ti eri addormentato mentre leggevamo qualcosa. Ti avevo detto 'aspetta che finisco e poi andiamo' ma avevo appena iniziato un fumetto e ci ho messo circa 20 minuti per leggerlo. Ti ho trovato così"

"Ti porti la polaroid dappertutto?" la risposta era ovvia.

"Me l'ha regalata mia madre alla prigione" guardò il vuoto ripensando ai bei momenti che ho vissuto con lei durante l'apocalisse.

"Non essere triste. Probabilmente ora è seduta accanto a te con il sorriso. Sia la mia che la tua sarebbero contente a vederci insieme"

"Già" borbotto. Lui continua a guardare le foto soffermandosi su una mia.

"Sei bellissima" alzo subito lo sguardo allungando il collo

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"Sei bellissima" alzo subito lo sguardo allungando il collo.

"Oh,si. Mi ricordo del picnic. Anche di quanto ci abbiamo messo a liberarlo dai vaganti" ridacchio.

"Da qua" credo intendesse la polaroid. La prendo dal cassetto e gliela porgo.
Si sistema e ci facciamo delle foto insieme con delle facce strane.

"Guardami" lo guardo come mi ha detto. Lui continua a guardare la camera e appena sta per scattare mi bacia.
Ci stacchiamo e guardiamo la foto. Modestamente,siamo molto carini insieme. Ci guardiamo nuovamente e dopo qualche secondo ci baciamo. Veniamo interrotti da Michonne.

"Seguitemi" obbediamo e scendiamo dal letto.

***

È in corso una riunione. Degli uomini,i presunti Salvatori,hanno ucciso alcuni dei nostri e,ovviamente,Rick vuole vendetta. Morgan si oppone,ma Rick non concorda con lui.

"Tu vieni con noi?" mi chiede Carl una volta fuori.

"No,mi dispiace. Verrò la prossima volta"

qualche ora dopo

Sono con Jesse e stiamo parlando di me e di Carl. A proposito,non è ancora tornato quindi abbiamo abbastanza tempo.

"Quindi tutto sommato sta andando bene?"

"Si" rispondo.

"Lo avete fatto?" mi volto all'istante sgranando gli occhi.

"Jesse! Perché ci pensi?" vado verso il frigorifero.

"Calmati Kat. Io non mi arrabbierei se me lo chiedessero" ci metto un po' a capire.

"Hi una ragazza?" tiro fuori il piatto con degli avanzi di ieri,li poso sul tavolo e guardo Jesse sorridente.

"Si,da ieri" si avvicina sorridente a me. Lo guardo contenta e lo abbraccio.

"Come si chiama?" ci stacchiamo.

"Emily. Emily Jordan" già dal suo nome deduco che sia una bella ragazza. Qualcuno bussa alla porta.

"Vado io" mi avvicino alla porta. Davanti mi ritrovo una ragazza dai capelli neri,gli occhi grigi,labbra perfette come le sue forme.
Rimango a bocca aperta,seriamente.

"Prego..." continuo. guardarla. La mia autostima è scesa.

"Ciao,io sono Emily. Sono la ragazza di Jesse" si presenta entrando in casa.

"Si,stavamo giusto parando di te" la informa Jesse. Si vede da come la guarda che ne è innamorato.

"Fanculo. Come fai ad essere così bella?" borbotto. Lei inizia a ridere e guarda per terra. Mi volto imbarazzata.

"Sei bellissima anche tu" ghigno alzando gli occhi al cielo.

"Noi andiamo di sopra" annuisco. Mentre Emily sale le scale io e Jesse ci guardiamo. Lui mi legge il labiale "wow" e sorride seguendo la sua ragazza.
Rimango da sola al piano di sotto. Mi rifugio nei miei pensieri iniziando a mangiare. Tiro fuori delle foto che ho in tasca,che non ho mai fatto vedere a nessuno e inizio a guardarle.
Nella prima ci siamo io e mia madre alla prigione. L'abbiamo scattata come prova per vedere se la polaroid andasse. Una lacrima mi riga il volto,seguita da un'altra,e un'altra,e un'altra...
La poso dietro la seguente analizzandola. Io,mio padre,mia sorella e mia madre al mio 7ttimo compleanno. Inizio a singhiozzare e con violenza faccio scivolare il piatto dall'altra parte del tavolo iniziando a piangere a dirotto. Per non disturbare i ragazzi esco di casa. Appena apro la porta trovo Carl intento a bussare.

"Hey. Crollo emotivo?" annuisco.

"Non fa niente... Ci sono Jesse e la sua ragazza di sopra. Credo non dovremmo entrare" sorrido.

IN LOVE W A KILLER//TWD Carl Grimes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora