17/04/2005
Era un pomeriggio afoso di un aprile che aveva aria di novità,stavo giocando al computer quando Daniele mi chiamò al telefono. -Alé,che fai oggi pomeriggio? Ho qualcosa di grosso per le mani!- Me lo disse con tale empatia che volli sapere subito di che si trattava. -È roba illegale? Sono stranamente attratto.- E lui rispose cupo. -Hai limiti. Ma tranquillo sai che qui non girano pattuglie.- Accettai e ci vedemmo sotto casa sua. L'attesa che scendesse dalle scale era straziante,ero ancora un bambino da quel punto di vista. Ma eccolo,appena mi vide sorrise e aprì il portone, ci salutammo e ci incamminammo verso il posto. Era un vecchio deposito con drogati dappertutto,rimasi colpito e chiesi -Ma ndo m'hai portato?- E Daniele con freddezza mi rispose -È il posto giusto,stai calmo.-
C'era un uomo,che sembrava essere il capo:capelli lunghi e neri corpo snello vestito bene e con una pistola sulla tempia di un suo sottoposto. Feci per prendere la pistola ma Daniele mi fermò. -Shalla Alé,so amici.- Mi presentò l'uomo:- Piacere Alessio Riga.-
-Piacere Giulio Recchia,è lui il "ragazzo"perfetto per il lavoro Daniè?-
-Sì,è lui- Daniele sembrava conoscerlo bene,ma lo trattava come un suo superiore,allora decisi di seguirlo.
-Venite in macchina,vi spiegherò tutto- Arrivati alla macchina,ci trovavamo a cento metri dal deposito ma c'era ancora una forte puzza,ci aprì la portiera ed entrammo.
-Allora signore,ci dica tutto- Dissi educatamente
-Oh,te prego chiamame Giulio e tranquillo Alessio non te devi preoccupá de niente solo de svolge il lavoro.-
-Ok,di cosa si tratta?- Dissi curioso.
-Lavoretto facile,ma... Dovrai uccidere una persona.-
-Assolutamente NO!- Risposi preoccupato.
-Sappi che vi frutterà 1000 per uno.-
Ci pensai e... -Va bene. Accetto.-
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La Pistola
RandomÈ il 2005. Roma. Quartiere Centocelle. Sono un ragazzo di 16 anni,fra pochi giorni ne faccio 17 e quel giorno la mia vita sarà in bilico. Quel giorno forse morirò, mia madre non lo sa, mio fratello sta a casa con sua figlia e sua moglie, mio padre...