Valentina chiuse la porta della camera e si appoggiò contro con la schiena, esausta, ma soddisfatta di spendere, finalmente, un po' di tempo da sola con sua moglie. Il pranzo di Natale si era prolungato fino all'orario di cena ed era proseguito fin oltre la mezzanotte tra giochi da tavolo, dolci e risate. Igor, suo fratello, si era esibito in un paio di brani musicali con il microfono dal suono amplificato che lui e sua moglie avevano regalato ad Aninha. Valentina rise al ricordo, la bambina reclamava il suo regalo e suo padre continuava a cantare, imperterrito Quando papà ha finito te lo ridà, ok? Ma quel momento non arrivava mai. Povera Aninha. Suo fratello era rimasto un bambinone quando si trattava di festeggiare in compagnia. Di che festa si trattasse non aveva importanza, il fulcro era divertirsi e fare rumore. E lui in questo era il numero uno.
"Leo dorme?" chiese Luiza posando gli orecchini sul comò e avvicinandosi a lei. Aveva ancora indosso il vestito rosso "Lo sai che adoro questo vestito?" Valentina fece scivolare le mani dietro la schiena di sua moglie e l'attrasse a sé. Luiza sorrise maliziosa e avvicinò le labbra al suo orecchio "E tu lo sai che è tutto il giorno che muoio dalla voglia..." le morse il lobo e a Valentina scappò un sospiro
"E di cosa avresti voglia? Sentiamo" Luiza la guardò negli occhi, ardente di passione. La tensione era palpabile, la si poteva tagliare con il coltello. Le scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e le sussurrò a fior di labbra "Di sfiorare la tua pelle" le accarezzò il viso, disegnando il contorno della sua bocca con l'indice "È a prova di tocco questo rossetto"
Valentina sorrise "O forse è la tua delicatezza innata"
Luiza alzò le sopracciglia "Avevi dubbi?"
Valentina scosse la testa "Non ti distrarre" le sue mani cominciarono ad accarezzarle la schiena nuda "Di cos'altro avresti voglia?"
Luiza ammiccò "Di assaporarti" a Valentina corse un brivido lungo la spina dorsale quando sentì la bocca di sua moglie posarsi sulla mandibola e tracciare una scia di baci che scendeva verso il collo. La lentezza con la quale la stava assaporando la faceva fremere di impazienza e Luiza lo sapeva bene. Proprio per questo decise di prolungare la tortura e dove prima si erano posate le sue labbra morbide, ora ci passò la lingua. Valentina sospirò quando sentì di nuovo i denti sul suo lobo e la lingua che percorreva il contorno dell'orecchio "Sei proprio buona" le sussurrò. Valentina aveva il battito cardiaco accelerato ed era combattuta perché amava essere stuzzicata così, ma la sua resistenza era già al limite "Ma c'è una parte di te che non mi stanco mai di gustare" Valentina chiuse gli occhi e chiese in un sospiro "Ah sì? Quale?" Luiza sorrise maliziosa, pronta a mostrargliela. Quando era al comando si sentiva forte, spavalda e stuzzicare Valentina in quel modo le faceva venire la pelle d'oca.
Gostosa. Sua moglie trasudava sex appeal da ogni poro e questa cosa la faceva impazzire. Non riusciva a resisterle neppure mentre si lavava i denti chiusa in un pigiamone invernale. E il pranzo di Natale appena terminato era stata una prova ardua da superare, le sue difese avevano vacillato da subito quando l'aveva vista uscire dalla camera da letto con addosso quell'abito verde salvia che le lasciava scoperta la pancia.
Sarà un pranzo molto lungo aveva pensato ammirandola estasiata. Valentina era in grado di tirare fuori il meglio di lei, anche nelle situazioni più piccanti come quella e la fantasia di Luiza poteva scatenarsi. Averla così vicina, completamente in balìa del suo tocco e delle sue voglie, la eccitava. Luiza disegnò il contorno delle sue labbra con la lingua, mentre le dita sfioravano la sua pelle increspata. Coscia, interno coscia e sempre più su. Lentamente.
"Questa" soffiò sensuale sulle sue labbra insinuando due dita dentro le mutandine di Valentina che si fece sfuggire un gemito. Luiza l'accarezzò lentamente fra le gambe e senza preavviso scivolò dentro di lei. Mentre sua moglie sospirava di piacere, Luiza l'ammirava accesa dal desiderio. Il petto che si alzava e abbassava a ritmo con il respiro, sempre più affannato.
Gostosa. Ma la fantasia di Luiza galoppava velocemente e lei non aveva ancora finito di divertirsi. Quella era un po' la sua vendetta personale, in fondo aveva dovuto tenere a bada il desiderio per l'intera giornata e ora voleva mescolare le carte, ribaltare i ruoli. Depositò un lieve bacio sulla bocca dischiusa e ansimante di sua moglie, mentre le sue dita scivolavano fuori dalla sua intimità senza permesso.
"Guardami" soffiò sensuale.
Valentina riaprì gli occhi affannata e confusa. Con sua moglie non poteva mai abbassare la guardia e la cosa non le dispiaceva affatto. Luiza le sfiorò le labbra con le due dita che le stavano dando piacere fino ad un attimo prima. Valentina aveva il battito accelerato e vide quella scena a rallentatore, come se fosse al cinema. Sua moglie che si leccava le dita soddisfatta, accompagnando il gesto con un mmm carico di malizia. Tutto senza interrompere il contatto visivo "Gostosa" le sussurrò sensuale all'orecchio prima di allontanarsi con un sorrisino malizioso. Valentina corrugò la fronte contrariata
"Dove vai?"
"A mettermi il pigiama" Luiza si voltò divertita, strizzandole l'occhio.
Valentina scosse la testa e l'ombra di un sorriso comparve sul suo viso. Sua moglie sapeva esattamente come accendere una serata. E lei non aveva nessuna intenzione di andare a dormire.
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Gostosa
FanfictionIl pranzo di Natale è terminato, gli ospiti se ne sono andati e Leo dorme. Luiza e Valentina possono finalmente spendere un po di tempo da sole... Doveva essere una One shot ispirata dallo speciale di Natale di Stupid Wife (soprattutto dall'episodio...