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-La leggenda narra che nel mezzo del deserto dove il sole cade con le stelle cadenti ci sia un villaggio, alcuni dicono che sia disabitato, ma altri affermano di averlo visto illuminarsi a festa di notte e di aver visto comparire delle figure fatte completamente di sabbia, con vesti di seta e argento lunare, i capelli d'oro solare e la voce soave e dolce come l'acqua più pura e la sabbia più morbida, gli occhi come gemme di fuoco e ambra, leggeri e intoccabili come il vento;

un tempo erano i padroni del deserto e la loro magia è tanto potente da creare tempeste di sabbia che possono seppellire interi villaggi...- i quattro marmocchi ai suoi piedi emisero versetti di stupore e paura;

-Non spaventare i tuoi fratelli Razim!- la rimproverò sua madre entrando nella stanza a controllare la situazione;

-Ma', è solo una leggenda- rispose lei scrollando le spalle con noncuranza;

-Ti prego, finisci la storia? - chiese uno dei ragazzetti facendole il labbruccio, lei sorrise intenerita;

-Ok, ma prima tutti sotto le coperte- i quattro bambini corsero nei rispettivi lettini imbacuccandosi sotto alle coperte, che alla fine non erano altro che un vecchio materasso a due piazze con dei teli vecchi e logori.

-Dov'ero rimasta? –

-Alle tempeste di sabbia – rispose Mirì ,la sorellina nonché  la femmina più giovane famiglia;

- Ah si, la loro magia è tanto potente da creare tempeste di sabbia che possono seppellire interi villaggi, ma si dice che sia così belli da incantarti e da renderti chiavo di tale bellezza e l'unico modo per poterli toccare è ferirli con dell'oro puro;

Sono creature molto astute e veloci questo rende difficile vederle anche perché sembra che ne siano rimaste veramente poche, sterminate dall'avidità dell'uomo che voleva il loro potere;

Secondo i racconti che si sono tramandati di generazione in generazione esse si mostreranno solo quando il sole e la luna si troveranno alti nel cielo sul punto di sfiorarsi, solo in quel preciso istante gli Sharin si mostreranno e purificheranno la terra da tutti i mali- concuse con voce grave il racconto;

-Wow! - esclamò la bambina rapita dalla storia della sorella maggiore,

-Bah io non ci credo! - affermò  Levakan deciso, uno dei fratellini , Razim non se n'è stupì più di tanto per quanto avessero affascinato anche lei quelle storie non ci aveva mai creduto fino in fondo, ma le piaceva raccontarle per questo aveva trovato l'impiego alla locanda come cantastorie, e ci guadagnava bene, gli abitanti del villaggio la apprezzavano e non perdevano occasione per complimentarsi con lei o per darle laute mance per quel che la povertà dilagante e le paghe misere ricavate dal lavoro nelle cave consentiva loro, così aiutava suo padre con il mantenimento della casa, anche se lui non voleva ammetterlo gli era di grande aiuto, per un' uomo che si spaccava la schiena nelle cave di carbone dodici ore al giorno e che veniva pagato una misera era una benedizione che la figlia contribuisse al mantenimento della famiglia seppur fosse una cosa che andava contro alle tradizioni del popolo; anche per sua madre era stato un sollievo che la figlia avesse trovato un lavoro salvandosi così dal matrimonio combinato e che avesse trovato una sua indipendenza e autonomia, anche perché era l'unica a poter aiutare non avendo fratelli maschi più grandi che potessero contribuire a mantenere la famiglia.

Dal canto suo Razim sperava di mettere da parte abbastanza denaro da poter lasciare la cittadina e poter visitare il paese in lungo e in largo, ma la guerra che il sultano si ostinava a portare avanti  con gli stati confinanti e quel poco che restava delle creature della seconda specie avrebbe portato alla rovina il paese oltre a renderlo un posto pericoloso e instabile, pieno di scorribande militari e criminali;

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 26, 2023 ⏰

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