27 - CIOCCOLATO

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La luna stava illuminando il terrazzino sopra la pasticceria, illuminando con i suoi raggi la piccola figurina nera fulminea che con circospezione e fare sospetto stava adagiando sul tavolinetto una piccola copertina in pile rosa.

Il kwami sistemò sopra la stoffa morbida un paio di ditali che aveva sgraffignato qualche giorno prima dalla camera di Marinette durante una delle sue incursioni notturne per procurarsi in giro per la città tutto ciò che gli sarebbe servito per la serata in cui aveva deciso di fare qualcosa di speciale, aggiungendo anche altre piccole vettovaglie che facevano parte di un servizietto da te della casa delle bambole delle sorelline di Alya.

Plagg osservò la sua composizione portandosi una zampetta al mento per riflettere, decidendo poi infine di spostare al centro la piccola candelina che si era procurato, accendendone l'interruttore, e per finire sistemare sopra la fiammella finta un piccolo recipiente e riempirlo con il suo ingrediente segreto, attendendo pazientemente che il tutto si sciogliesse alla perfezione.

Il piccolo kwami nero dovette aspettare per oltre una mezz'ora buona prima che il liquido scuro nella piccola ciotolina di rame raggiungesse la temperatura perfetta ed emettesse piccoli sbuffi di fumo dall'odore accattivante.

Nello stesso istante, un primo piccolo fiocco di neve si posò sul nasetto del gattino, che estasiato sorrise felicissimo che quella inaspettata sorpresa stesse rendendo ancora più perfetta la serata che aveva progettato nei minimi dettagli.

Come un fulmine, Plagg si introdusse nella camera di Marinette, cercando di fare qualsiasi rumore per non insospettire la ragazza che stava dormendo beata nel suo letto, dirigendosi verso la casetta delle bambole situata in un angolo della scrivania, alla ricerca del suo obiettivo.

Tikki stava rannicchiata sotto una piccola copertina lavorata a maglia dalla sua portatrice, godendosi il calduccio del suo letto che mai avrebbe lasciato, se non fosse stato per il rude scossone che la destò dal suo sogno fatto di macaron di vari gusti e colori.

-Ma che... - si chiese la coccinellina, cercando di mettere a fuoco la sagoma indefinita davanti a sé. - Plagg, ma ti sembra l'ora?

Il tono stizzito della dea della creazione non parve scalfire minimamente l'espressione di trionfo sul musetto del kwami nero, che di rimando fece il segno di tacere portandosi la zampetta davanti alla boccuccia, per poi fare un cenno di voler essere seguito.

Tikki si strofinò un occhietto, sbadigliando sonoramente, ma si decise a seguire quel rompiscatole, chiedendosi per quale motivo l'avesse disturbata nel cuore della notte.

Una volta uscita, la coccinella si ritrovò nell'aria fredda della sera, rabbrividendo anche a causa dei fiocchi di neve che avevano preso a scendere lenti ma costanti, e stavano imbiancando il terrazzino circostante.

-Ma che ti è preso.. qui fuori si gela! - protestò Tikki, trovandosi all'improvviso con gli occhi offuscati.

Quel gattino pestifero le aveva messo le zampette davanti per impedirle di vedere qualcosa, ed ora la stava conducendo verso quello che sembrava essere una seduta comoda e morbida, e da cui proveniva un inconfondibile aroma di cioccolato.

Appena riuscì ad aprire gli occhietti, Tikki si ritrovò davanti una spettacolo che mai si sarebbe aspettata.

La copertina rosa di pile era stata sistemata in modo da creare una piccola alcova comoda e confortevole, che oltre ad accogliere i due kwami, proteggeva dai fiocchi di neve anche le stovigliette di plastica su cui erano adagiati i due ditali da cui uscivano nuvolette di fumo dall'aroma invitante, mentre la luna piena rischiarava la notte senza stelle.

-Plagg... ma che cos... - la zampetta nera si posò sulle labbra di Tikki, zittendola.

Il kwami nero offrì uno dei ditali alla sua compagna, che lo afferrò titubante, prendendo subito dopo l'altro per se stesso e facendo un brindisi accostando tra i loro i due calici improvvisati pieni di cioccolato caldo.

-Non esiste un motivo, - dichiarò Plagg con dolcezza. - Solo... a noi due!

Il gattino nero fece di nuovo scontrare i ditali tra di loro, mentre la coccinellina gli sorrideva timidamente, per poi far toccare i rispettivi nasini l'uno con l'altra, ed infine accoccolarsi fianco contro fianco a rimirare la luna.

Così come facevano da tempo immemore. 

Miraculous - Calendario d'Avvento 2022Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora