23 - VACANZA

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Quella giornata era decisamente nata male per lei.

E la sveglia che non era suonata era stata solamente il principio.

Non soltanto la ragazza quindicenne con i capelli legati in due codini aveva infilato nella valigia di tutto fuorché il necessario, ritrovandosi a dover poi tornare indietro nel rendersi conto che stava per uscire in pigiama, ma fu solo grazie alla lungimiranza di sua madre Sabine che le aveva fatto trovare sulla soglia un trolley già bello stipato con quanto le potesse servire per quella vacanza sulle Alpi organizzata dalla scuola.

Marinette aveva salutato in fretta i genitori, aveva afferrato la maniglia della valigia, e si era diretta di corsa davanti alla scuola, dove il pullman stava già iniziando a riempirsi di studenti. Ritrovandosi purtroppo a dover infine condividere il posto a sedere per tutto il viaggio con Chloe Bourgeois, visto che Alya aveva pensato bene di occupare il sedile accanto a Nino.

La corvina si era dovuta sorbire per tutte le quattro ore del tragitto le lamentele di quella snob antipatica e l'odore incessante del suo smalto che continuava a darsi sulle unghie, imprecando dentro di sè quanto l'autista fece una sterzata improvvisa per evitare di prendere contro un pezzo di albero che occupava parte della corsia, e trovandosi addosso tutta la boccetta di smalto verde fluo sul suo giaccone a vento nuovo di zecca acquistato per l'occasione.

-Accidenti! - proruppe la voce altissima di Chloè, osservando il disastro appena avvenuto. - Ed ora come farò: era anche in edizione limitata!!

Sabrina era accorsa al primo accenno di insoddisfazione di quella che considerava la sua migliore amica, mettendole una maschera per gli occhi al gel rinfrescante sulla faccia, un cuscino da viaggio sotto il collo, infilato il canto delle balene con le cuffie alle orecchie, e preso a farle una manicure accuratissima togliendole anche le pellicine più invisibili.

A Marinette cominciò a ballare un occhio davanti a tanta indifferenza. Quel giaccone era costato un occhio della testa, ed i suoi genitori avevano fatto sacrifici immani per poterselo permettere, ed ora si ritrovava inesorabilmente rovinato da quella macchia di smalto proprio sul davanti.

Nemmeno le rassicurazioni della signorina Bustier che una volta giunti a destinazione, gli addetti dell'albergo sarebbero riusciti a togliere quel pasticcio che assomigliava a melma fosforescente dalla manica rossa.

Peccato che quello fosse l'unico giaccone che avesse portato con sé, e avrebbe dovuto rinunciare alle lezioni di sci che facevano parte nel pacchetto della gita, oltre alle uscite in libertà previste durante la giornata, e su cui si era fatta parecchi filmini mentali in rosa di lei ed un certo modello biondo che condividevano una cioccolata calda in uno dei tanti piccoli rifugi che costellavano le piste innevate.

Marinette nascose il viso tra le mani per la frustrazione, cercando di trovare una soluzione a quel pasticcio in cui era stata suo malgrado coinvolta, e per quanto l'idea non le piacesse, magari avrebbe potuto prendere a noleggio una giacca presso l'albergo, con la speranza che non fosse infestato da qualche insetto o che non avesse un odore sgradevole, oppure...

-Tieni.

Una voce distrasse la corvina dai suoi pensieri catastrofici, vedendosi posare sulle ginocchia una giacca nera termica dall'aria super costosissima che riportava il marchio Agreste sulla spalla destra, alzando poi lo sguardo per incontrare il sorriso tenero di Adrien che le cedeva il suo giaccone.

-Tra amici ci si aiuta nelle difficoltà. - spiegò il ragazzo. - E tienilo per tutto il tempo che ti occorre, io ne ho un altro.

Con quelle poche parole, Adrien tornò al suo posto accanto a Max, lasciando Marinette immersa di nuovo nei suoi filmini mentali in rosa, con la casetta sulla collina, i tre bambini, il cane, il gatto ed il criceto annesso.

Miraculous - Calendario d'Avvento 2022Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora