CAPITOLO 7: "Il calore di una mamma"

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Seoul - Yongsan-gu

Fuori dal cancello della scuola Hyunjin aspettava Felix, come promesso.

Con la moto.

Non appena il biondino lo vide sussultò: aveva ancora in mente l'ultima volta e non voleva di certo ripetere quella terrificante esperienza.

"Promettimi che ci andrai piano!" piagnucolò Felix.

"Certo amore: sarò delicatissimo!" gli disse Hyunjin facendogli l'occhiolino. Felix arrossì violentemente.

Il ragazzo dai capelli lunghi mantenne la promessa: il viaggio fu piuttosto rilassante, senza scossoni o improvvise accelerate. Era piacevole per Felix stargli abbracciato, con la scusa della moto. Sentiva il corpo tonico dell'altro sotto le sue mani: le spalle delineate erano un ottimo appoggio per la testa e a cavallo di quella moto, dietro di lui, si sentiva quasi potente.

Inconsciamente accarezzò con una mano il petto dell'amico.

Hyunjin se ne accorse perché sussultò impercettibilmente, poi disse qualcosa dietro il casco ma Felix non capì.

Arrivati all'ingresso del quartiere si avviarono verso casa di Felix.

Lui spiegava all'altro che sua madre faceva dei turni molto pesanti ma che quel lavoro le piaceva tantissimo e non avrebbe voluto fare altro nella vita. Nonostante spesso tornasse a casa molto stanca aveva sempre del tempo da dedicargli, si parlavano molto, si confidavano tutto, erano quasi amici. Lei gli raccontava delle storie esilaranti sul suo lavoro, parlava dei suoi pazienti, descriveva le scene buffe che a volte capitavano.

Lui le raccontava tutto della scuola, dei suoi nuovi compagni, delle sue amicizie e anche delle sue cotte. Non aveva mai avuto problemi a confessarle i suoi dubbi e i suoi timori riguardanti la sua sessualità e lei era sempre così comprensiva e disponibile che spesso gli dava consigli su cosa fare e come comportarsi in determinate situazioni.

Felix non era uno sprovveduto e aveva avuto qualche avventura amorosa, in Australia.

Tutti ragazzi della sua età o compagni nella vecchia scuola.

La madre ne era a conoscenza e, oltre ai soliti consigli sulla sicurezza, voleva solo che suo figlio fosse libero e felice.

"Mia madre mi ha dato tantissimo. Mi ha insegnato ad essere me stesso e a non vergognarmi mai di esprimere i miei sentimenti... "

"E ti ha insegnato anche come toccare i tuoi amici in moto?" chiese sghignazzando Hyunjin.

Felix avvampò di nuovo: sperava davvero che il suo compagno avesse rimosso l'accaduto. Ma a quanto pare non era andata così.

"Rilassati, piccoletto! - rise con gusto Hyunjin - so benissimo di essere irresistibilmente sexy!" gli arruffò i capelli con una dolcezza inaspettata. Felix sentì di nuovo le farfalle nello stomaco.

"Felix, sei tu?" la voce squillante della signora Lee risuonò dall'altra parte della casa, distogliendo Felix dai suoi pensieri profondi.

"Mammaaa! Sono tornato! Devo chiederti un favore... ma promettimi di non arrabbiarti!"

Quando la signora Lee vide il figlio così malconcio per poco non inciampò sul gradino che portava verso la zona notte.

"MIO DIO FELIX! COSA DIAVOLO AVETE COMBINATO?"

"Signora Lee, buon pomeriggio. Mi chiamo Hwang-Sung Hyunjin, sono un compagno di classe di suo figlio e... sì, sono mortificato: abbiamo fatto a botte!"

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