23 dicembre
Ti ho visto nei corridoi di scuola, tu stavi parlando con il tuo gruppo, io ti guardavo con sguardo sognante, tu non sai della mia esistenza, io non so di aver bisogno della tua. Tu stai bene senza di me, io sento un vuoto. Staresti male con me al tuo fianco, stonerei, con i tuoi capelli neri, con i tuoi occhi verdi, con il tuo stile per cui vado pazzo. Stonerei con tutto. Tu stai così bene senza di me. Tu non mi hai mai conosciuto, magari ti sarei piaciuto, magari anche tu sentiresti un vuoto. Magari mi diresti che non stono con te, che i miei capelli biondi stanno bene con i tuoi neri, o che i miei occhi marroni e i tuoi verdi si possono perdere l'un l'altro. Magari ascolteremmo musica insieme. Andremmo in skate per strada. Leggeremmo libri insieme. Magari andrebbe così, ma non lo saprò, perché effettivamente non è successo e non sta succedendo. Magari succederà. O magari ti starò antipatico. Magari sei già fidanzato. Magari sei asessuale. Magari sono io il problema.
O forse sto solo perdendo tempo, potrei venire di fianco a te e iniziare a parlare, a conoscerti, a conoscerci. Ma potrei rovinare tutto, ovvero niente, perché noi non siamo nulla, tu non sai niente di me e altrettanto te ne importa. Ma per me non è così. Non ho nulla da rovinare, nulla da perdere. Però ho paura, che tu mi prenda in giro, che tu mi ignori, che per te non significhi nulla.
Quindi sto qua, immobile a fissarti nell'intervallo delle 12. Finché il tuo sguardo non incrocia il mio, mi perdo nei tuoi occhi e il tempo sembra a rallentatore, tu distogli lo sguardo ma io lo sento ancora addosso, ancora su di me, come a guardarmi dentro, come a perforarmi l'anima.La campanella suona, il tuo gruppo si separa in diverse aule, ma tu mi vieni incontro, mi sorridi e mi scompigli i capelli come se ci conoscessimo da una vita, vai nella tua classe come se nulla fosse. Come se non avessi appena versato un caos dentro di me, un concerto di emozioni. Le farfalle nello stomaco e le vertigini. Rischio di cadere a terra, mi guardo attorno e vado nella mia classe. Perché mi fai questo? Perché mi provochi questo? Perché non riesco ad oppormi? Perché non ci conosciamo? E perché nonostante questo ti sei comportato come se fossimo amici?
Soprattutto, perché prima delle vacanze di Natale?
Perché ora devo continuare a torturarmi la mente? Per te non ha significato nulla, ma per me è stato gesto che mi ha causato più emozioni in tutta la mia vita.