2.𝑷𝑹𝑶𝑳𝑶𝑮𝑶

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Wiltshire, 1999

"Draco, tesoro! Sbrigati! Non possiamo fare tardi. Sai quanto papà ci tenga alla puntualità", urló Astoria dal salotto di villa Greengrass-Malfoy.

Draco dovette far appello a tutta la calma che possedeva per non esplodere e rispondere in maniera poco consona. Era nella camera da letto principale della villa, intento ad abbottonarsi la camicia mentre Astoria, impaziente, lo richiamava dal piano di sotto affacciata alla scalinata.
Si specchió un ultima volta prima di raggiungere la ragazza e vide una persona totalmente vuota e apatica, faticando quasi a riconoscersi.
Uscì controvoglia dalla camera e raggiunse lentamente il salone nel quale vide Astoria a braccia conserte con aria stizzita.

"Te lo devo ripetere ogni volta e ogni volta sembra che tu lo faccia di proposito!" lo sgridó.

"Se solo non dovessi vestirmi come un damerino quando andiamo dai tuoi, riuscirei ad essere puntuale! E comunque, prima andrò da mia madre. L'elfa oggi mi ha detto che è peggiorata da ieri" le rispose sistemando i polsini della giacca.

La ragazza spalancò gli occhi adirata per quell'affermazione. Sembrava un vulcano pronto ad esplodere.

"SCHERZI? Tu non vai da nessuna parte. Tua madre starà bene, ha cinque elfi a sua disposizione e non le accadrà nulla. Ora entra in quel dannato camino ed andiamo, SUBITO" esplose Astoria, invitando poco cortesemente Draco a raggiungerla.

Il ragazzo le si avvicinò con un'espressione stoica. Nessuno lo avrebbe mai dissuaso dal recarsi a far visita alla madre.

"Non te lo sto chiedendo. Te lo sto comunicando" e si avvicinò ulteriormente, per bisbigliarle le sue ultime parole e porre fine alla discussione. "Ci vediamo dai tuoi."

Uscì dal salotto sbattendo sonoramente la porta. Gli comparve in viso un ghigno solo quando udì le urla disperate di Astoria provenire dalla casa.

"Urla pure. Avrai preso la mia libertà ma non riuscirai ad avere in pugno la mia vita" disse fra se e se.

Malfoy Manor era stato riabilitato per ospitare Narcissa Malfoy a seguito dell'Unione di Draco e Astoria. Di fatti,
Albert e Marìe Greengrass avevano fatto leva su molte loro conoscenze al ministero per consentire ciò. Sia chiaro, non per il loro buon cuore, ma a seguito di un accordo che riguardava il matrimonio della loro amata figlia con Draco. Avevano messo a disposizione di Narcissa anche degli elfi domestici che le avrebbero consentito di condurre una vita agiata e ritirata, come la donna stessa aveva voluto.
Fortunatamente, la villa era poco distante da quella degli attuali e nuovissimi coniugi Malfoy, consentendo a Draco di far visita alla madre ogni qualvolta avrebbe voluto farlo.

Raggiunse l'ingresso di quella che un tempo per lui era stata casa e in seguito si era trasformata in inferno. Bussò due volte prima che un'elfa gli aprisse.

"Padrone Malfoy. Lei entrare? Tally prendere sua giacca, prego. Tally dice a signora che lei è qui. Prego, entri" disse l'elfa dopo aver fatto più riverenze del dovuto.

"Tally, faccio io. Dov'è mia madre?" chiese Draco lasciando il cappotto all'elfa.

"No, no, no. Questo devo fare io altrimenti io devo punirmi perché non ho fatto mio dovere. Tally si deve punire. Tally va a prendere scopa o oggetto appuntito" disse l'elfa dimenandosi.

Draco, che non aveva l'intenzione di assecondare le sue follie, le chiese di annunciarlo e di accompagnarlo dalla madre.
Trovò la donna su una poltrona in biblioteca, intenta a osservare lo scoppiettio del fuoco nel camino. Il suo sguardo sembrava assente e privo di reattività.
Il biondo si avvicinò in maniera cauta, prestando attenzione ed osservandola attentamente.

𝙅𝙐𝙎𝙏 𝙄𝙉 𝙏𝙄𝙈𝙀 𝙁𝙊𝙍 𝗛𝗢𝗟𝐈𝗗𝗔𝗬𝗦 ı 𝐷𝑅𝐴𝑀𝐼𝑂𝑁𝐸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora