«Tatakae»
Quell'unica parola gli fece ricordare tutto, specialmente la sua missione di cinquant'anni prima:
Sterminare tutti i gatti americani.Non si direbbe mai, ma in realtà i gatti sono frutto di una mente schizzofrenica che a forza di pensare a loro, ha deciso di costruirli per mettere a tacere i suoi dubbi.
Il loro scopo era quello di passare informazioni tra i vari soldati nella prima guerra mondiale.
Stati poi riciclati durante la guerra fredda e quella del Vietnam, sono stati diffusi nella società mondiale capitalista modificando pure i libri di storia per fingere che esistessero sin dall'antichità.Barbone scappò via dalla folla che gli voleva fare un bocchino.
Eren lo guardava con sguardo fiero, suo figlio era cresciuto davvero in fretta...
Ormai lontano dalla popolazione locale e su una montagna solitaria, Barbone poteva finalmente risvegliare il suo vero io.
Come un vero lupo alpha ululò, e si strappò la maglietta di dosso rivelando la su quinta di tette.In effetti era fuori allenamento, e avrebbe ricominciato il suo addestramento in quel momento stesso.
Gli ci vollero cinque minuti e una bella cagata per riavire degli addominali scolpiti, d'altrone non la sua dieta a base di cum lo aveva aiutato con le proteine.
Era pronto e avrebbe iniziato subito.
Ore 10:69 31/2/202i
Gatto randagio avvistato nei pressi del tombino 104, inizio affettamento.
Zac
Gli tagliò via la testa senza pietà.
Zampilli di sangue ovunque e parti di gatto che colpivano i passanti con una velocità così elevata da ucciderli. Ma d'altronde, a Barbone piaceva uccidere.Continuò così per sette giorni, ripulì quindi la sua città.
Le sue vittime preferite erano i cuccioli appena nati e ancora ciechi che miagolano fortissimo perché sono tutti rincoglioniti.
Adorava squartare in silenzio i loro corpicini senza che loro se ne accorgessero.«ÒwÓ» diceva in quelle occasioni.
Passò alla città vicina alla sua e, dopo cinque giorni ripulì anche quella.
Avrebbe continuato così per anni, di preciso 73, per fare strage di micetti in quasi tutto il pianeta.
I gatti che gli erano sfuggiti erano tutti maschi (ne era certissimo perché sì), quindi sarebbero morti prima o poi.
Dopo essere tornato una spia vietnamita, era stato premiato benissimo con soldi (molti soldi), quindi ora si poteva permettere una villa a Fanculo.
Era una bella città.
Un giorno mentre si riposava su un'amaca bevendo latte di cocco direttamente dalla noce, sentì una cosa shockante.
«Nya~ uwu» disse un rincoglionito dall'altro lato della strada.
Barbone odiava i rincoglioniti, così gli tirò contro una sedia fatta con legno di quercia.
Fu in quel momento che l'imprevisto accadde:
In ragazzo iniziò a mangiare la sedia come un castoro, MA MIAGOLANDO.
Barbone capì quindi tutto: quel ragazzo era in realtà un gatto di seconda generazione, elaborato per spiare i russi e fare fuori i veterani vietnamiti che avevano fatto strage tra gli americani.
Era quindi quello il nemico finale?
Barbone non ne era certo, ma di sicuro sapeva che lo avrebbe voluto ammazzare e lo stesso valeva per quello smicetto che aveva ormai gli occhi rosso sangue del ciclo, un bellissimo colore, MA MALVAGIO.
«Nya~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~» disse il cat slave.
«porco dio» gli rispose Barbone con un mitra di carta in mano.
Sarebbe stata questa la sua ultima battaglia per la libertà?
Angolino scagazzatino (nella lettiera)
BUON ANNO
So che nessuno sta leggendo la storia, ma il prossimo sarà l'ultimo capitolo perché sì.Ciao
Cadiemuori
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Barbone il non barbone
HumorBarbone è un semplice barbone che per guadagnarsi il pane fa il mestiere più antico del mondo. Ma è sempre stato così?