Capitolo 3: Barbone la cagna

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«Nya~~~~~~~~~~~~~~» disse il micetto.

Dire che lo urtava nel profondo dell'animo non era abbastanza, l'avrebbe scuoiato vivo con una matita HB se solo ne avesse avuto l'occasione.

Ma non aveva l'occasione...

Disperandosi per questo motivo, Barbone iniziò a gridare in Lineare B lasciando il suo volto arrossarsi e le vene ingrossarsi.

Eccolo, ora sembra tedesco, mannagg.

Le salate lacrime gli scivolavano dagli occhi e cadevano sul fiorito prato facendolo inevitabilmente appassire.
Difatti Barbone piangeva diserbante, ma questo è un segretino hihihihihiih.

«AFFRONTAMI» gridò con rabbia gay «FALLO SE HAI IL CORAGGIO BRUTTO PEZZO DI CAKA.»

«Nya, miao meow... NYANYANYANYA» rispose con decisione il cat slave.

«OHSSY, RIPETILO»

«NYANYANYANYA»

E dopo aver ottenuto una strana erezione, Barbone partì all'attacchissimo.

Tirò fuori la sua manonina di 0,5×10² millimetri e tirò un super schiaffone al pancreas dell'avversario.

Questo però non fu da meno e con i suoi artigli gli tagliò i peli delle ascelle.

Ora Barbone aveva freddo.
E quando Barbone ha freddo, c'è da aver paura.

Gli occhi del nostro eroe sbiancarono e il suo cervello andò in tilt.
E quando il cervello di Barbone va in tilt, c'è da aver paura.

«I-io...» mormorò.

«Nya, miao prruaoh?» chiese confuso il furry.

«Ho... Ho fatto la...» continuò «l-l-la ca-»

Il suo viso si adombrò e un grido di dolore uscì dalla sua bocca da bocchini mentre si teneva la testa pulsante tra le mani.

La scena era terribile, fin quando non smise.

Alzò lo sguardo, sembrava sereno.

Aprì la bocca.
Mi fece un pompinone. Poi disse:
«Ho fatto la cakka per terra. Ho fatto la caqqa per terra, e poi... Ci ho messo il piede scalzo sopra.»

Sorrise in modo inquietante inclinando la testa mentre ripeteva la sadica cantilena.
Dopo un po' si cagò seriamente addosso.

La scena era a dir poco pietosa:
Un vecchio di chissà quanti anni con un sorriso da pervertito, occhi spalancati, il volto arrossato e sudato con i pantaloni sporchi di diarrea esplosiva.

Il cat slave dovette ingoiare il suo stesso vomito per non rendere il tutto ancora più imbarazzante.

«miao...» disse con disgusto.

Barbone, col cervello ormai andato a pute, iniziò a cantare Careless Whispers infilandosi la mano nelle mutande.

Inutile dire che questa ne uscì color Snoop Dogg.

Il micetto si alzò in piedi «Ok basta, non mi avevano detto che sarebbe accaduto qualcosa del genere quando ho firmato il contratto.» e se ne andò.

Barbone spalancò ancora di più gli occhi e tornò ad avere tratti somatici centroeuropei «TU COSA»

Strizzò gli occhi con la pazzia nello sguardo «T-T-TU NON PUOI» gridò «NON PUOI»

«ACCIDENTI, SÌ CHE POSSO. FAI SCHIFO. MI AVEVANO DETTO CHE QUESTA SAREBBE STATA LA PUBBLICITÀ PER UNA FONDAZIONE PER MALATI MENTALI, NON UN SET PORNOGRAFICO PER GENTE CON STRANE MANIE.»

Barbone il non barboneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora