otto

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<<no zahira è troppo corto>> esclamò mio fratello non appena vide il vestito che provai.
<<ma fra che cazzo vuoi?>> gli diede un coppino amine.
<<bada alla tua tipa che per lei ci sono io>> lo spinse in modo scherzoso.
zaccaria fulmino prima me e poi lui, in risposta gli feci una linguaccia.
<<amore ti sta benissimo, te lo compro>> disse entrando nel camerino.
<<sarai la più bella di tutte>> mi baciò il collo.
<<e tutti rosicheranno perché solo io posso averti>> mi fece voltare e mi strinse i fianchi.
<<ti amo>> parlai sulle sue labbra.
<<io di più>> mi baciò dolcemente.
<<dai cambiati e dammi la roba che vuoi comprare altrimenti non risponderò alle mie azioni>> disse tra un bacio e l'altro.
<<no amine, pago io>> socchiusi gli occhi.
<<zahira non rompere>> mi toccò la punta del naso e mi sorrise falsamente.
aprì la tenda io mi tolsi io vestito rimanendo in intimo.
<<amine sei uno stronzo>> gli lanciai l'abito addosso.
mi strizzò l'occhiolino ed uscì ma nel mentre passò un ragazzo e mi guardò.
<<oh ma che cazzo guardi?!>> sbraitò aggiungendo qualche parola nella sua lingua.
lo stava per raggiungere ma mi sporsi, lo afferrai per il braccio e lo pregai con lo sguardo di calmarsi.
non appena i nostri occhi si impigliarono la sua espressione da arrabbiata si trasformò in dolce, come innamorata.
<<vado alla cassa, ti aspetto fuori>> farfugliò.
<<okay>> gli rubai un bacio e mi sorrise come un bimbo.

<<ho fame amine>> dissi stringendomi sul suo braccio.
<<che vuoi? dolce? salato?>> mi guardò abbassando lo sguardo data la troppa differenza d'altezza.
<<mmh>> pensai.
<<dato che sono le 19, potremo fermarci a mangiare all'old wild west>> propose ginevra spingendo il passeggino.
<<tu che dici?>> parlammo all'unisono io ed amine.
ci guardammo e ridemmo.
<<per me va bene>> annuii energicamente.
<<ma a sami piace quella roba?>> chiese  il moro.
<<certo che sì!>> si intromise il bambino provocando una risata generale.
<<andiamo allora>> sorrise mio fratello.
amine infilò la sua mano nella tasca dei miei cargo, mi strinse il gluteo e ci avviammo nel fast food.

<<mamma che buoni, mi viene fame solo a leggerli>> dissi guardando il menù.
<<che prendi cherie?>> si avvicinò il mio ragazzo baciandomi la guancia.
<< questo, però anche quello mi fa gola>> lo indicai con il medio.
<<facciamo così, io prendo il primo e tu prendi il secondo, poi facciamo metà così li assaggi entrambi>> alzò le soppracciglia.
<<va bene>> annuii, gli presi il mento e lo baciai.
<<bleah>> si coprì gli occhi con le mani il bambino.
<<sami! non fare lo sciocchino>> gli accarezzò i capelli sua madre.
<<sami ma quanto sono appiccati questo due>> ci indicò zaccaria.
<<troppo papi>> imitò un coniato di vomito.
<<sami un giorno troverai anche tu una bella ragazza che ti farà impazzire e senza nemmeno renderti conto ti comporterai così>> appoggiò la schiena allo schienale ci poggiò io braccio.
<<ci siamo passati tutti sami, pure io che non credevo nell'amore>> diventò serio zaccaria.
<<ed ora sono qui, con la mami e te, la mia ragione di vita>> guardò sua moglie e la baciò infilando anche la lingua.
sta volta coprii io gli occhi a sami.
<<potevate avvisare>> socchiusi gli occhi, mio fratello mi fece il medio e continuò a limonarsi ginevra.

dopo una ventina di minuti ci arrivarono i panini, per tutto il tempo amine mi accarezzava la schiena provandomi i brividi.

lo amo, tanto, troppo.

addentai la metà di panino che avevo scelto ma a quanto pare feci una faccia schifata.
<<che c'è jolie, non ti piace?>> domandò ridendo.
scossi la testa con la bocca piena.
<<dai dammi qui>> mi prese il piatto e fece cambio con il suo.
<<grazie>> gli feci gli occhioni.
<<scema>> mi strinse la coscia nel mentre stavo bevendo la mia coca.
salì con la mano e incomincio ad accarezzarmela facendomi andare di traverso la bevanda.
<<amine!>> lo rimproverai e lui si sbellicava dalle risate.
mangiammo tutto quanto, se avessi avuto la possibilità avrei ordinato un altro panino, era troppo buono.

<<sei sporca di maionese qui>> mi indicò il labbro inferiore.
<<oh davvero?>> rizzai la schiena.
si avvicinò e mi leccò il labbro.
<<ora non più>> sorrise malizioso.
<<sei tutto impazzito tu>>rimasi senza parole.

••••

<<comunque mentre eravate da media word io e ginevra siamo andate alla tezenis>> aprii la porta di casa.
<<e che avete comprato?>> chiese perverso.
<<sta sera ti faccio vedere>> mi tolsi le scarpe.
<<zahira non fare la stronza>>sbuffò.
<<guarda che a me non da fastidio se tieni elle scarpe in casa>> posò le buste con le mie compere nella tavola.
<<beh a me si, ormai è abitudine>> feci le spallucce.
<<dai zahira>> mi prese per la scollatura del top e mi avvicinò a lui.
<<aspettami in camera tua>> lo spinsi.
non appena sentii che chiuse la porta andai in bagno e mi cambiai, indossai un lingerie rosso, ammetto che lasciava intravedere molto, sapevo che sarebbe impazzito non appena lo avesse visto.

aprii la porta, stava guardando il telefono, ma non appena mi vide lo lanciò alle sue spalle facendolo rimbalzare tra i cuscini del letto.
guardò ogni centimetro del mio corpo, io ero imbarazzata al massimo così abbassai il capo.
<<non vergognarti, sei bellissima zahira>> mi accarezzò il fianco.
alzai il capo e gli sorrisi.
gli saltai in braccio, mi accarezzò la schiena e i nostri corpi diventarono una cosa unica, come lo erano le nostre anime.

sono felice e lo so.

non piangere se muoio in strada// neima ezzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora