storia ambientata al di fuori del IPM, ma i personaggi sono quelli.
alcune parti sono scritte in napoletano stretto, consiglio la lettura ai partenopei, per comprensione completa del testo.
edoardo conte: we sorellì celeste: we buonpomeriggio edoà , vieni qua edoardo: c vuo amo? celeste: mamma e papà arò stann? edoardo: boh celè non lo so mi hanno detto che uscivano tornano domani o dopodomani. mi dice mentre si avvicina e si stende vicino a me sul letto celeste: ah, vabbuò. rispondo accoccolandomi a lui, gli voglio un bene infinito anche se non glielo dimostro, non sono una persona che dimostra molto i propri sentimenti però se partono i 5 minuti sono dolce come lo zucchero. celeste: ammormij quindi sta sera stiamo solo noi? edoardo: eh celè giuro vorrei però c'ho un diciottesimo. celeste: mh vabbè. ci sono rimasta male? si. edoardo: ja però, nun fa accussì. celeste: accussì comm edoà? edoardo: lo so che volevi stare un po con il fratellone tuo dai facciamo domani. celeste: no no ma fa niente sta sera è sabato esco anche io. cazzata, è pieno luglio e tutte le mie amiche sono in vacanza. edoardo: celè so nato prima di te, ja sta sera vieni pure tu, non ci sarà tanta gente saremo tipo in 30. celeste: edoà non so manco di chi è sta festa, e poi non vorrei essere invadente, magari ti vuoi divertire. edoardo: ja amo veramente vien pur tu. celeste: edo ma non conosco nessuno edoardo: ci sto io e poi c'è anche carmine. celeste: marò Edoardo ma a maggior ragione non ci verrò guard. carmine di salvo, ex. edoardo: jamm bell principè sta sera ti prepari bella bella e accussì faij vre a chillu scem che si è perso. celeste: vabbuo ja mi hai convinto, oh però chiedi all amico tuo se posso. edoardo: maro che pall c sij, vabbe mo lo chiamo. dice mentre si posiziona meglio sulla spalliera del mio letto per stare con la schiena in modo più retto edoardo:"we zuccr tutt appost?". mi avvicino al telefono per sentire la chiamata, ma tutto inutile, lo stesso non riesco a sentire cosa si dice dell'altra parte "m fa piacer dai,sta sera può venire anche mia sorella?" invidio la schiettezza di mio fratello, percepisco che sorride mentre annuisce con la testa in segno di approvazione. "oe non ti mettere strane idee in testa ca t spezz e cosc, capì cap e cazz?, vabbuo ja c vrimm sta ser cia cia cià" celeste: edo ma è milos? edoardo: no celè è totò, quello con i capelli rossi, non è mai venuto qua. celeste: è carino? se uno sguardo potesse uccidere già sarei stecchita in una tomba lontana dal mondo, amo stuzzicare mio fratello che, dopo successo tutto quel casino con il di salvo è diventato molto più protettivo edoardo: celeste nun fa a scem che vatt primm a te poij a iss, nun è brutt però è na cap e merd, comm a me. celeste: non avresti il coraggio di picchiarmi, e sij ten a stessa capa toij allor nun è mal edoardo: ja scema vir che ti devi mettere sta sera celeste: ma è na cosa seria? edoardo: assaij, io mi metto uno smoking celeste: azz allora è serio vero. mi alzo dal letto mi dirigo verso l'armadio e leggo già una smorfia di disapprovazione sul viso di mio fratello celeste: edoardo ma c vuo? è un semplice armadio di una ragazza sedicenne generica edoardo: celeste ja ti prego fai in modo che non ti debba stare tutta la serata azzeccato dietro celeste: ma quanto sei bello quando sei geloso mammamia. edoardo: celeste vir e nun m sfottr, e muoviti che sono le 18 e alle 19:30 dobbiamo stare là celeste: NO EDO MA CHE CAZZO DICI. la mia faccia ha assunto un espressione simile al urlo di munch
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celeste: edoà va bene? Edoardo: accussi esci per andare al mare, noo e poij tien tutt e zizz a for celeste: edoardo ma vir e nun scassa o cazz ja vieni qua e vedi tu. si alza e mi affianca edoardo: allora ragioniamo: non troppo esagerato perché no, però devi essere tropp bell perché c'è carmine, miett nu vstit nero e abbiano finito
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celeste: questo Edoardo:maro celeste sij tropp bell, se non mi saresti sorella già stevm insiem, bah c cazz si è perso chill'u scem e carmine celeste: m'tamm fratellì