CASI PARTICOLARI

2 - VIAGGIO DAI LAMRON

27 Agosto 2024

In un mondo parallelo, contemporaneamente alle sventure di Ada, il professor. Bouchamet, riscriveva una replica della lettera d'ammissione alla sua scola per la signorina Carter.

Quando il professor. Bouchamet inviò la lettera ad Ada sapeva perfettamente non l'avrebbe mai aperta e che sarebbe andata distrutta, ma non ostante questo la inviò ugualmente.

-Professore? Desiderava parlare con noi?- si sente dire da una dolce, ma graffiante, come solo quella di una persona che ha superato i sessant'anni può avere, voce femminile, quella della professoressa Brickenden.

Come richiesto dal preside la vede entrare nell'ampio studio in compagnia del professore de Mavarit, i suoi due professori più fidati e sui quali non ha dubbi nel far affidamento.

-Si! Il momento di andare a prendere quella che sono certo sarà una delle nostre future migliori studentesse è arrivato! Spero voi vi siate preparati per partire per un paio di giorni, faremo un viaggio nel mondo dei lamron!- annuncia deciso mentre infila nella tasca del suo abito la lettera completa.

-Professore, mi perdoni, chi mai dovremmo andare a prendere che non può venire personalmente? Perché mai vive nel mondo dei Lamron? Ma soprattutto, perché dobbiamo andare noi, tutti e tre? Solitamente ci pensa Medad a recuperare i casi come questo?- la professoressa curiosa, ma soprattutto furba, aveva già capito che qualcosa non quadrava in questa situazione, e inizia a bombardare di domande l'uomo d'innanzi a lei che già sa non poterle rispondere al momento.

-Tutto a suo tempo Esme, tutto a suo tempo- la rassicura utilizzando il suo nome, al quale la donna risponde con un occhiata severa e ancora carica di dubbi, ma non aggiunge altro fidandosi delle parole dell'uomo che mai l'aveva delusa.

-Professore, se posso permettermi, lei trova davvero una scelta saggia abbandonare personalmente l'istituto in questo delicato periodo, lasciandola alle cure di una persona sulla quale più volte ha riposto la sua fiducia e altrettante è risultato... inaffidabile?- domanda il terzo uomo all'interno della stanza, che fino a quel momento era rimasto indietro a osservare e ascoltare tutto. Il professor de Mavarit utilizza il suo caratteristico tono di voce basso e che può risultare quasi infastidito a chi non lo conosce, ma in questo momento, lo usa solo per mascherare la sua reale paura per l'incolumità dell'istituto.

-Hunter, mio caro ragazzo, sono perfettamente a conoscenza degli errori di Medad, ma al momento ho bisogno di entrambi voi al mio fianco e non ho alternative. Inoltre, mi fido cecamente delle abilita di Medad, sono certo che non mi deluderà questa volta sapendo cosa c'è in gioco.- conclude in fine il vecchio con un timbro di voce convinto che non lascia spazio a repliche.

I due professori si lanciano uno sguardo di preoccupazione comune, che Hunter cerca di nascondere come suo solito, e in seguito si concentrano sull'uomo e rivolgendogli un cenno di assenso senza più fare domande fidandosi di ciò che aveva detto.

-Molto bene! Andremo in North Carolina, la ragazza di chiama Ada Carter e si trova nell'orfanotrofio di Asheville- rivolge loro le informazioni necessarie e nota l'espressione curiosa della professoressa Brickenden mutare in una piena di compassione al sentire dove alloggiava la ragazza, mentre quella del professor. de Mavarit non muta affatto e osserva curioso aspettando che dica di più.

-Esme, cara, non fare quell'espressione, a lei non piacerà- la rimprovera conoscendo il carattere particolare di Ada, troppo simile a quello di sua madre, che avrebbe odiato vedere qualcuno provare compassione nei suoi confronti, e allora la professoressa si ricompone subito assumendo la stessa espressione del collega al suo fianco

-A quando la partenza?- si sente la voce del più giovane richiamare l'attenzione, ormai capendo che il preside non avrebbe aggiunto altro. 

-In pochi minuti, quando siete ponti voi ho già richiesto a Beatrix di poterci portarci direttamente a Asheville, così da impiagare meno tempo possibile- risponde educatamente, e pochi secondi dopo la stessa Beatrix entra nello studio a seguito di un "avanti" da parte del preside dopo aver sentito e riconosciuto i suoi caratteristici tre tocchi sulla porta.