20 5 0
                                    

"Okay

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Okay... Park Jisung e Min Seri." L'insegnante mormorò mentre sfogliava le cartelle per trovare i nomi dei due.

Seri guardò la serie di bambole, stranamente realistiche, troppo realistiche. Anche Jisung stava guardando i bambini, sentendosi leggermente ansioso perché non aveva esperienza con essi

"Va bene, ecco la cartella con tutte le informazioni e un po' di soldi per comprare il necessario per il bambino: un passeggino, vestiti ecc." Jisung si fece avanti e prese la cartella con un piccolo inchino.

"E il vostro bambino... ah qui." L'insegnante raccolse la bambola dall'aspetto realistico e la porse a Seri. "Questo progetto deve essere portato a  termine, quindi da settembre a dicembre va bene? Perfetto"Lanciò un'occhiata acuta a Seri che alzò gli occhi al cielo e annuì.

La ragazza prese il bambino dalle braccia dell'insegnante e si trascinò dietro Jisung goffamente,con la bambola in mano. "Questo è così strano." Mormorò, esaminando la faccia della bambola e quanto fosse piccola.

Jisung si sedette al banco e Seri scivolò accanto a lui, voltandosi a guardarlo. "Allora," iniziò, interrompendosi

in attesa, e Jisung rimase con lo sguardo sulla cartella non aperta.

Sospirò e afferrò la cartella,

aprendola.

"Abbiamo una bambina hm... sembra che darle un nome, quali nomi femminili ti piacciono?"

Jisung alzò lo sguardo verso di lei e punto  velocemente I suoi occhi in basso, con un'alzata di spalle e le mani in tasca.

"Puoi scegliere te ."

Seri lo guardò per alcuni secondi prima di sospirare, lanciando un'occhiata alla bambolina nuda.

"Lei ha bisogno di vestiti , quindi dobbiamo andare al negozio più presto possibile."

"Ho un momento libero dopo." Parlò, appiattindosi i capelli e giocando con le maniche della felpa.

"Va bene, anch'io. Andremo quando suonerà la campanella." Seri annuì e si prese il tempo di guardarlo bene. Certo, sapeva chi era, lo sapevano tutti, ma non gli aveva parlato in modo specifico prima.

"Dammi il tuo numero." Disse senza mezzi termini, allungando la mano per prendere il telefono del ragazzo, e con i suoi riflessi rapidi, lo afferò prima che potesse spalancare gli occhi.

"C-cosa, perché?" Seri aveva il suo solito sorriso compiaciuto sulle labbra alla sua evidente agitazione e confusione.

"Siamo co-genitori" Aveva fatto notare e Jisung aveva emesso un "oh" e aveva consegnato il suo telefono.

Cominciò a digitare il suo numero e canticchiò.

"Non hai molte persone tra i tuoi contatti... non hai molti amici fuori dalla scuola?" Chiese interessata e Jisung scosse la testa, riprendendo il telefono e mettendoselo in tasca.

"Perché?" chiese sinceramente curiosa con le sopracciglia leggermente aggrottate.

"Non lo so, immagino che poche persone vogliono essere mie amiche

"Non lo so, immagino che poche persone vogliono essere mie amiche

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
The baby Project° Park Jisung (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora