Basta niente per accorgersi che sono 15 anni che respiri, ma non hai mai vissuto.
Harry lo ha capito la notte stessa del suo quindicesimo compleanno.
Viveva in un paesino situato al centro del Regno Unito.
Un paesino immerso nella natura, una macchia di allegria nella tranquillità.
Aveva pochi amici, pochi ma buoni.
Era un sognatore.
Il suo cassetto era pieno di sogni, e ogni anno essi aumentavano, cambiavano; alcuni venivano realizzati altri rimanevano lì aspettando il loro momento.
Ma più di tutto, Harry sognava l'amore.
L'amore vero, quello che lascia un segno.
Quel suo sorriso contornato dalle fossette, quei due occhi verdi come la speranza, quei ricci dotati di vita propria e quel suo carattere dolce e gentile spingeva la gente a volergli bene.
Ma Harry aveva bisogno di qualcuno disposto a dargli amore.
Aveva provato affetto una ragazza, ma non era mai andato oltre il 'mi piaci'.
Non era amore.
Eppure prima o poi i sogni si realizzano no?
Basta niente per accorgersi che sono 17 anni che respiri, ma non hai mai amato.
E questo Louis lo ha capito la notte del 1 febbraio 2009.
Si era appena trasferito in un piccolo paesino dell'Inghilterra.
Holmes Chapel gli piaceva, ma un po' gli mancava Doncaster, e gli mancavano anche Stan e Calvin, ma lì infondo si trovava bene.
Le sue sorelle amavano quel posto, e questo gli bastava per essere contento.
La sua vita girava intorno alla sua stravagante famiglia e ai suoi altrettanto stravaganti amici.
l'idea dell'amore non lo aveva mai toccato, e non perché fosse un ragazzo superficiale.
Semplicemente non aveva mai incontrato qualcuno per cui valesse la pena innamorarsi.
Qualche storiella da niente, mai amore.
Louis l'amore non l'aveva mai sognato.
Louis non sapeva cosa fosse l'amore.
Eppure le cose cambiano no?
E come da cliché i due erano destinati ad incontrarsi.
Proprio la sera del quindicesimo compleanno del riccio.
Holmes Chapel era piccolo, ma i posti per starsene in pace con se stessi erano tanti.
E poche erano le probabilità di incontrare altre persone al laghetto dietro la collina.
O almeno questo era il pensiero di Harry.
Quella sera aveva bisogno di solitudine e tranquillità.
Voleva riordinare le idee.
I festeggiamenti non erano importanti per lui, e probabilmente sarebbe stato costretto l'indomani a cenare insieme ai suoi amici.
Ma voleva aspettare la mezzanotte sotto il salice che si rispecchiava nel laghetto piccolo quanto cristallino.
Voleva immergersi nel suo mondo immaginario.
Quel mondo dove si sentiva amato.
E per farlo aveva bisogno solamente di un quaderno, una penna e se stesso.
Dal suo canto Louis aveva bisogno di staccare la spina per qualche ora.
Vivere in una casa con quattro sorelle che corrono qua e la è stancante, così in contemporanea al riccio, si chiuse la porta alle spalle e iniziò a camminare.
A differenza del primo non sapeva dove stesse andando, semplicemente si affidò al destino, grazie al quale arrivo proprio al laghetto dietro la collina.
Harry troppo impegnato a scrivere e Louis troppo impegnato a contemplare il riflesso della luna nell'acqua cristallina.
I due non si notarono subito.
Quel posto era un'oasi nel bel mezzo del verde.
Ad accompagnare i pensieri di Louis era la musica, sua migliore amica.
Non essendosi accorto del riccio seduto sotto il salice, sulla base di una dolce melodia composta da lui qualche mese prima, iniziò a canticchiare strofe assolutamente casuali.
'If we could only have this life for one more day
If we could only turn back time, you know I'll be...'
Smise di cantare quando, i suoi occhi azzurro libertà, si scontrarono con quelli verde speranza del riccio.
Louis si sentiva terribilmente in imbarazzo.
Un completo sconosciuto lo aveva appena sentito cantare, ed era una cosa di cui nessuno aveva il privilegio.
Lui odiava la sua voce.
D'altra parte Harry non aveva mai sentito suono più armonioso e dolce di quello, e sarebbe rimasto ad ascoltarlo per ore.
"non smettere di cantare, hai una voce bellissima"
Louis era molto sorpreso da quel commento così gentile e sincero.
Perché gli occhi del riccio esprimevano sincerità.
"in realtà non ho una canzone da cantare... quelle erano solo parole a caso" rispose abbassando lo sguardo.
"oh, okay... bhè dovresti scriverne una allora."
E in quel momento harry vide Louis avvicinarsi e perse un battito.
la luce della luna illuminava il suo viso e si rifletteva nei suoi occhi azzuri.
Più Louis si avvicinava più pensava a quanto quel ragazzino fosse bello.
"ci penserò" e sorrise.
E dio, se con l'avvicinarsi di Louis Harry aveva perso dei battiti, vedendo il suo sorriso il cuore aveva smesso di battere per una frazione di secondo.
E non potè non ricambiare.
"come mai sei qui riccio?" Louis era curioso di sapere il perché quel ragazzo fosse lì tutto solo.
"Harry" disse sorridendo appena.
"Sono qui perché sto per diventare un quindicenne e avevo bisogno di stare un po' solo"
"ah, bhè se vuoi vado via..." disse Louis sentendosi di troppo in quel posto.
Harry smise di sorridere e guardandolo dritto negli occhi disse semplicemente "resta."
Iniziarono a parlare.
Si dissero molte cose, dalle cose stupide alle cose serie.
Risero molto.
E ad ogni sorriso di uno, l'altro perdeva battiti.
Tra risate e confidenze si fece mezzanotte.
Ad accorgersene fu Louis che sorridendo intonò una delle sue canzoni preferite:
'So many adventures couldn't happen today
So many songs we forgot to play
So many dreams are swinging out of the blue
We let 'em come true
Forever young I wanna be Forever young
Do you really wanna live forever,Forever Or never?'
E l'imbarazzo che aveva provato durante la canzone fu niente in confronto al meraviglioso sorriso di Harry che con gli occhi lucidi lo abbracciò.
E in quel momento le cose iniziarono a cambiare, e i sogni ad avverarsi.
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FOREVER YOUNG//Larry Stylinson
Fanfiction"In quel momento le cose iniziarono a cambiare, e io sogni ad avverarsi." Larry Stylinson [short updates]