Harry e Louis tornarono a casa quando il sole iniziò a splendere.
Entrambi erano contenti.
Non appena aperta la porta di casa Harry si ritrovò davanti Anne e Gemma.
Gemma si gettò subito tra le braccia forti e sicure del fratello.
Non si vedevano da tre mesi, quando Gemma partì grazie ad una borsa di studio.
Harry era molto fiero della sorella e della vita che quest'ultima si stava costruendo.
Anne vedendo i suoi figli abbracciarsi si commosse.
Ricordava perfettamente quelle sere passate a litigare con il marito, e ricordava anche i due bambini che si abbracciavano forte per darsi coraggio.
Delle volte era Harry a consolare la sorella e delle volte era il contrario.
Quando Des decise di andarsene promise ai due ragazzi che non sarebbe cambiato nulla.
Ma non tutti sanno mantenere le promesse, quindi Harry in quel preciso momento si ritrovava a festeggiare il suo quindicesimo compleanno con la madre e la sorella accanto e il padre dall'altra parte del mondo.
Gemma aveva impiegato molto tempo per perdonare il padre, Harry invece non lo aveva ancora perdonato del tutto.
Nonostante ciò gli voleva bene, e in un certo senso lo ammirava.
Quando Gemma si allontanò da Harry gli diede un dolce bacio sulla guancia.
Gli bastò uno sguardo da parte della sorella per capire che di lì a poco avrebbero parlato, e sapeva che a volte Gemma sapeva essere molto invasiva e curiosa.
Nonostante ciò rispose con un sorriso a quello sguardo.
Poi Anne e i suoi figli si accomodarono al tavolo posto al centro della cucina per gustarsi una meravigliosa colazione, tradizionale per ogni compleanno.
Harry era appena uscito dalla doccia quando sentì bussare alla porta della sua camera.
"Haz posso entrare?"
Harry alzò gli occhi al cielo e sorrise.
"sei già entrata Gem"
Allora la sorella con lo stesso sorriso contornato dalle fossette di harry sorrise a sua volta, facendo segno al fratello di accomodarsi sul letto.
"allora signorino, cos'è cambiato dall'ultima volta?"
Harry sbuffò, non sopportava quando gemma lo chiamava 'signorino'.
"non è cambiato nulla, e ti prego Gem, non mi chiamare signorino"
"va bene nanetto." Disse questa volta la ragazza, usando il nomignolo affibbiato al fratellino all'età di 10 anni.
"Ma se sono più alto di te!" disse Harry con tono divertito.
"Io sono alta dentro."
Ed entrambi scoppiarono a ridere come due bambini.
"ora vado Haz, ci vediamo dopo fratellino."
Disse gemma dirigendosi verso la porta seguita da Harry.
"ti voglio bene Gem, mi sei mancata."
"anch'io ti voglio bene"
E si abbracciarono.
La sera come previsto Harry fu portato a cena fuori con la forza da Niall e Liam.
Era fortunato ad aver trovato degli amici come loro.
A volte pensava a Zayn e a quanto gli mancava, insomma loro quattro insieme erano inseparabili.
Ma poi ricordò che per Zayn quella era la scelta giusta e sorrideva nostalgico.
Durante quella meravigliosa giornata, il pensiero di Louis lo aveva sfiorato più di una volta.
Sapeva benissimo che lo avrebbe rincontrato.
E forse fu a causa della dimensione del piccolo paese, ma Harry preferì credere che fosse destino; fatto sta che da dietro la grande vetrata della pizzeria, che si affacciava sulla strada,vide un ragazzo dai tratti femminili e con con gli occhi che assomigliavano molto alla libertà.
un sorriso spontaneo illuminò il suo volto.
dopo pochi secondi Louis lo vide, e pensò che fosse impossibile tanta bellezza e tanta dolcezza in una sola persona.
attirato da quello sguardo che il riccio gli stava rivolgendo entrò nel locale e si avvicinò.
"hey Harry,è bello rivederti" disse Louis. "già, che strano eh" e ridacchiò.
non gli importava di sembrare ridicolo difronte ai suoi amici, rivedere Louis gli metteva allegria e non poteva negarlo.
sembrarono minuti ma in realtà furono attimi, il mondo scomparve; lì c'erano solo loro due, a guardarsi negli occhi.
poi un colpo di tosse ruppe l'atmosfera creatasi.
Harry si voltò infastidito e poi si ricordò di non essere solo.
"Louis, loro sono Liam e Niall. Niall,Liam lui è louis" disse imbarazzato.
"ciao" disse Louis sorridendo, e il suo sorriso di allargò quando l'irlandese rispose al suo saluto con allegria.
il primo aggettivo che gli venne in mente per descrivere Niall fu esuberante.
Liam sembrava più quel tipo di ragazzo timido e dolce.
"Vuoi sederti con noi? dove si mangia in quattro si mangia anche in cinque! e poi dovrebbe essere una festa, quindi più gente c'è meglio è" Niall parlò talmente veloce che Louis ebbe paura che non riuscisse più a respirare.
Harry osservò la sua espressione sorpresa e ridacchiando disse "tranquillo, Niall è così, parla troppo e velocemente" poi abbassò lo sguardo e disse "comunque mi fa piacere se resti".
Louis sorrise e annuì "allora perfetto, resto".
i ragazzi si accomodarono al tavolo e ordinarono.
"è la seconda volta in un giorno che mi chiedi di restare, potrei abituarmici" sussurrò Louis ad Harry.
il riccio arrossì e sorrise.
"sei così tenero" disse di nuovo Louis, ed Harry in quel momento avrebbe voluto sprofondare sotto terra perchè Louis non poteva fargli quell'effetto.
"smettila" disse Harry, senza però nascondere una punta di divertimento.
"come vuoi riccio" Louis, una volta detto questo si girò verso Niall e Liam ed iniziò a parlare con loro.
Fu un festeggiamento semplice, all'insegna delle risate e del divertimento.
la prima uscita di quel gruppo bizzarro di cui Louis sarebbe diventato parte.
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FOREVER YOUNG//Larry Stylinson
Fanfiction"In quel momento le cose iniziarono a cambiare, e io sogni ad avverarsi." Larry Stylinson [short updates]