Entrarono due ragazzi che si sedettero davanti a me e alla mia amica, presumo che erano i nuovi arrivati. Sara mi diete una gomitata dicendomi :" eccoli sono loro, guarda che bello Carmine"...da quelle parole avevo capito che era un innamoramento a prima vista. Si girarono per chiederci qualcosa ma noi come due sceme facemmo finta di niente e continuammo ad ascoltare la lezione. Dopo qualche minuto si rigirarono ma questa volta li ascoltai, mirko mi disse che in questa scuola le uniche che gli sembravano più socievoli eravamo noi due. Lì per lì rimasi paralizzata dal suo sguardo, era riuscito a catturarmi...ma appena sorrise ecco che mi mancava l'aria. Devo ammettere che quei due bastardi erano riusciti a farci innamorare al primo impatto. Passarono i giorni ma Mirko non si faceva vivo a scuola, ah non vi ho detto che ora Carmine e Sara sono felicemente fidanzati. Più passavano i giorni e più il banco vicino al mio, dove era ogni giorno seduto Mirko, mi sembrava vuoto. I giorni che andava via prima mi diceva sempre che aveva delle analisi. Uno dei tanti giorni rimase a scuola fino all'una e all'uscita si diresse subito verso di me, Carmine e Sara. Mirko appoggiò delicatamente il suo mento sulla mia spalla e mi diede un bacio sulla guancia, a quel bacio mi sciolsi; ma chi non lo avrebbe fatto ritrovandosi un ragazzo cosi tenero?!? Così ci incamminammo verso casa, abitavano entrambi a due isolati dalle nostre case. Ci salutarono e tornammo a casa, sfinite. Finito di pranzare mi misi sui libri aveva tantissimi compiti da fare, ma fortunatamente alcuni li avevo già fatti, così andai in camera mia buttandomi sul letto, dopo due minuti crollai. Erano più o meno le cinque e mezza e come al solito suonò il campanello questa volta mi affaccia al balcone ed ebbi una sorpresa bellissima, Mirko era sotto casa mia. Scesi e gli corsi addosso finendo tra le sue braccia, l'unica cosa che avrei voluto era stare tutto il resto del tempo con lui. Subito dopo mi bendò gli occhi e mi disse :" Vieni con me ti porto in un posto segreto, tu non dire nulla", così ci avviammo verso la strada.
