Who's the real hero? | Shoto x Reader

3

Y/n's pov

Quando uscii da scuola decisi di aspettare Shoto per ringraziarlo nuovamente e accompagnarlo a casa.
Le lezioni finivano alle 15:10 e mio fratello finiva a scuola alle 16:00, avevo meno di un ora per fare qualunque cosa.

Finalmente lo vidi arrivare con la solita postura calma e le mani infilate nelle tasche.
Non appena mi vide mi sorrise e mi si affiancò.

<<Quindi? Andiamo a prendere Masami?>> domandò.

<<Ecco no, finisce alle quattro. Te l'ho detto, per te sarebbe solo una perdita di tempo>> risposi.

<<Non è vero! Mentre aspettiamo possiamo andare a casa mia e mangiare qualcosa>> propose.

L'idea di entrare a casa Todoroki mi eccitava, ma non sapevo se fosse il caso di accettare o meno. Rimanemmo ad aspettare Momo per un po', ma quando uscii non ci notò ed entrò in una macchina nera che probabilmente l'avrebbe riportata a casa.

Alzammo le spalle e ci incamminammo verso casa di Shoto. Non parlammo molto durate il tragitto, a parte qualche raccomandazione che trovai abbastanza divertenti su sua sorella.
Non appena arrivammo all'entrata notai subito lo stile giapponese molto classico e tradizionale.
Mi tolsi le scarpe e mi guardai intorno. Quel posto era assolutamente enorme, più di casa mia, ma d'altronde la sua famiglia era piena di soldi.

Mi fece lasciare la giacca e la borsa su un mobiletto all'entrata e poi mi disse di seguirlo fino alla cucina, che nonostante fosse molto tradizionale e minimalista allo stesso tempo aveva un aspetto moderno.
Aprì il frigo per dare un'occhiata e poi tirò fuori diversi dolci e li mise sul tavolo.

<<Prendi pure quello che vuoi. Io vado un attimo in bagno>> disse per poi lasciarmi sola.

Poco dopo entrò in cucina sua sorella, e quando mi vide rimase abbastanza sorpresa.

<<Tu sei Y/s, giusto? La figlia di Kyoshi e Asako, vero?>> domandò.

Io annuii non sapendo bene che dire. Si sedette davanti a me e iniziò a mangiare dei biscotti che erano chiusi in un contenitore di plastica dal coperchio azzurro.

<<Sei in classe con Shoto, vero?>>

Io annuii di nuovo e sperai che Shoto arrivasse il prima possibile.
Squadrai bene Fuyumi. Aveva i capelli lunghi e bianchi, ma con qualche ciuffo rosso che spiccava e aveva un paio di occhiali neri dalla montatura spessa.
Assomigliava molto a Shoto, e provai ad immaginarmi come doveva essere l'altro suo fratello, Natsuo.

Shoto tornò in cucina e quando vide Fuyumi si bloccò per qualche istante.

<<Pensavo fossi a lavoro>> commentò rivolgendosi alla sorella, poi mi si sedette accanto.

Guardai l'orario sul mio telefono e notai che mancavano circa venti minuti alle quattro, perciò lo dissi a Todoroki che mi disse che saremmo partiti in cinque minuti, voleva preparargli un panino con la nutella dato che quella mattina gli aveva detto che era la sua merenda preferita.
Non potei evitare di sorridere mentre lo guardavo preparare il panino.

<<Sai Y/s, io insegno proprio nella scuola di tuo fratello, come si chiama?>> mi domandò Fuyumi osservandomi.

<<Masami>> risposi.

<<Ah sì! È nella mia classe! È davvero un bambino d'oro>> le si illuminarono gli occhi e batté il pugno sul palmo della mano.

<<Okay, ci sono Y/s, possiamo andare>> disse Shoto girandosi verso di noi.