Capitolo 3

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Passano i giorni e Tom non si è fatto risentire.
Da una parte sono molto contenta perché so quanto ferirebbe Michael saperci parlare insieme, però sono pure un po dispiaciuta.
Lo ammetto mi manca, da quando ci siamo rivisti e abbiamo riparlato e scattato in me la voglia di poterci parlare ancora.

"Andiamo a cena insieme stasera?"
Chiedo a Michael accanto a me nel letto.

"Non sai quanto mi piacerebbe ma devo trovarmi con alcuni colleghi per prepararci per alcune scene alquanto toste e non so a che ore posso finire."

"Ok va bene non ti preoccupare.
Ho ricevuto l'invito di alcune colleghe per andare a cena con loro, prima di decidermi volevo sapere se tu eri disponibile.
Non stiamo passando molto tempo insieme ultimamente. "

"Hai ragione, mi dispiace molto. Prometto che appena avrò finito con queste scene mi farò perdonare.
Alla fine non ne potrai più di avermi vicino."

Mi avvicino e lo bacio

"Non penso che questo potrà mai succedere"

Sorride

"Comunque divertiti stasera, sono contento che hai legato con le tue colleghe"

"Grazie" sorrido

Michael sa delle mie difficoltà a fare amicizia ed integrarmi ed apprezzo il suo appoggio.

"Quindi ci rivediamo direttamente stasera?"

"A questo punto penso di si."

Mi risponde con una smorfia triste.

Mi avvicino e lo bacio nuovamente

"Aspetterò quel momento con molta ansia" dico

"Anch'io, già mi manchi" mi bacia ed io rido

"Buona giornata e buon lavoro"

"Grazie, anche a te Gin"

Mi alzo per preparami per andare al lavoro.

La giornata scorre lentamente, non c'è molto da fare, ho per fortuna portato un libro e fra una cosa e l'altra mi dedico alla lettura.
Manca ormai poco alla fine del mio turno.

All'improvviso sento vibrare il telefono

"Ciao, come va?
Ti andrebbe di metterci d'accordo per un altra colazione insieme?"

È un messaggio di Tom.
E sento subito le farfalle allo stomaco.

Poi subito dopo un altra vibrazione

"Gin come va al lavoro?
Non vedo l'ora sia stasera.
Io parto adesso per cui non riusciremo proprio ad incontrarci.
Però ti ho lasciato il pranzo pronto per quando torni. Un bacio."

E le farfalle sulle stomaco cominciano a mordere e mi sento in colpa.

Appoggio il telefono sulla scrivania e lascio andare indietro la testa. Non rispondo a nessuno.

Esco dal lavoro e torno a casa.
Dopo pranzo mi distendo sul divano e con calma provo a rispondere.

"Ehi Tom ciao, mi farebbe piacere, fammi sapere quando ci sei..." comincio a digitare poi però cancello

"Ciao Tom, non lo so se sarebbe giusto nei confronti di Michael..."
Cancello nuovamente

"Scusami Tom ma a Michael non farebbe piacere..."
Ma di nuovo cancello.

Cosa fare?
Sono divisa fra quello che vorrei fare e quello sarebbe giusto fare.

"Ma alla tua nuova compagna farebbe piacere?..."
Ma che sto facendo?? Cancello ancora

Non può continuareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora