lo vedo appoggiato sul muro del corridoio che porta nel dormitorio dei serpeverde
è così bello, così muscoloso. un corpo che sembra essere stato scolpito da Pigmalione.
lui è la mia statua e io sono innamorata di questa scultura.mi guarda con i suoi occhi di ghiaccio come la superficie di Tritone, luna di Nettuno.
questo sguardo basta già a farmi sentire calda ed eccitata.il suo corpo alto e possente mi spinge ad avvicinarmi. so come andrà a finire.
siamo a dieci centimetri di distanza, non servono parole.inizia a baciarmi con una tale potenza da farmi tremare le gambe. sono malferma.
all'improvviso mi trovo bloccata al muro, riesco a percepire il suo respiro caldo e piacevole.siamo in mezzo al corridoio e se ci vedrà qualcuno sarà la fine ma, chissà come, la sua statura mi mette sicurezza.
inizio a sentire la sua lingua umida che passa lungo il collo, scendendo sempre di più verso la clavicola. mi strappa la maglia e la fa cadere a terra.
inizia a succhiarmi il seno. mi sento come se fossi una madre e lui il mio neonato.
il piacere che provo è infinito e sento le cosiddette farfalle nello stomaco.con una mano inizia a entrare e uscire dentro di me trovandomi, ovviamente, bagnata oltre modo.
si sfila i pantaloni, il suo serpente è disumano e grande come si dice.
lo avvicina alla mia pathong e me lo mette con forza.
inizia a muoversi all'inizio lentamente, poi sempre più velocemente fino a che non mi trovo con la testa in paradiso.
urlo mentre sento il suo seme bollente entrare in me.
mi guardo attorno, riacquisendo la mia razionalità e vedo il professor silente guardarci torvo, per poi andarsene con un rigonfiamento visibile da sotto alla sua toga.