6# la verità

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fece un grosso sospiro di incoraggiamento, per poi decidere di guardarlo negli occhi.

"mi dispiace aver ucciso tuo nonno. "

☁︎☁︎☁︎

il suo sguardo restava saldo sugli occhi del ragazzo con ancora qualche morso dello spuntino in mano. Non era sicuro che le sue parole fossero completa verità, non si sentiva veramente dispiaciuto per quell'azione che compì anni ed anni orsono.
In risposta, il nuovo studente lo guardó ,più che scioccato, confuso. Era lí così tanti anni fa..? Con chi stava parlando?

Kazuha•
"mio nonno... era troppo all'antica ed è morto in battaglia, quando ero piccolo. Non ti devi scusare per questo, piuttosto... eri lí come soldato...?"

il fatto che fosse della famiglia Raiden, già gli dava una mezza risposta, conoscente della sua storia.

kuni:
"mh.. non so cosa tu stia pensando, ma mia madre si è sbarazzata di me appena mi ha messo alla "luce"

si fa per dire, non voleva rivelargli la sua misera e patetica identità, un'esistenza tradita e ridicolmente duratura.

"io non lavoro per lei.. manipolai un gruppo di artigiani, così feci creare armi difettose... Quando il gruppo kadehara mi trovò e volle sbarazzarsi di me, mi trovai costretto a confessare il mio crimine, però... non potevo fare altro che fare fuori tutto il clan. Per poi, infine, scappare a snezhnaya e far parte dei fatui... che prima di farmi entrare nel loro gruppetto mi hanno aggiunto qualche modifica... tutto qui"

Kazuha•
" nel tuo racconto c'è un piccolo difetto. Tutto questo è successo quando, data la nostra presunta età, eravamo piccoli"

lo guardò con un sorriso rassicurante, che ispirava fiducia.

" Kuni-kun... da quanto hai l'età che hai ora?"

Una risata nervosa confermava le sue parole.

Kuni•
"cosa? che stai blaterando? io..."

Realizzò di essere cascato nella sua stessa trappola, quindi si diede leggeri pugni sulla testa, sconfitto. Rivelò così quello che era ormai intuibile.

Kuni•
'kazuha... io sono una marionetta..."

Alzò lo sguardo per guardare quel suo dolce viso, ormai atteso al suo destino. Sembrava conoscesse quel giovane da anni, secoli; Eppure era troppo piccolo per averlo visto prima d'ora, solo che gli ricordava... lui.

Kazuha•
"sai, il tuo battito si sente solo dal petto, non dal polso. Immagino sia un difetto di fabbrica"

Incalzò, come farebbe un giovane detective. Era proprio per quello che gli portò, poco prima, la merendina toccandogli le mani. Gli sorrise dolcemente, per poi dare un morso al suo panino ormai prossimo al termine, riempiendosi le guance.

kuni•
"l'avevi dedotto...? come..."

Il vinto giocò con la merendina, capendo che si era fatto imbrogliare con così tanta astuzia, sembrando deluso che qualcuno sapesse quanto fosse inconsistente, un mero pupazzo a fili. Al contrario, Kazuha ingoiò il boccone, sapendo che quella domanda non aveva bisogno di una risposta, semplicemente spostando lo sguardo da lui alla merendina e poi di nuovo a lui.

Kasuha•
" sai... saresti un mio nemico, essendo dei fatui, ma mi sembri una brava persona "

gli sorrise chiudendo gli occhi e inclinando di poco la testa, mentre i raggi del sole filtrati dalle foglie gli illuminavano le ciglia bianche , a contrasto con gli occhi cremisi.

kuni•
"mhm...sono buono con te perché mi piaci"






continua...

𝑆𝑜𝑢𝑙𝑚𝑎𝑡𝑒𝑠 𝑓𝑟𝑜𝑚 𝑎𝑓𝑎𝑟 🍃☁️🌸 [KazuScara]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora