C'è qualcosa che ometti
quando mi trafiggi con i tuoi raggi?
Di che materia sono fatti i tuoi sguardi?
Volpi sono i miei occhi, se mi osservi, fuggiaschi
Dove corrono lieti i tuoi respiri?
Di me, si sono mai accorti?
Dai davanzali dei miei anni
ne ho avuti di accorgimenti
Di attenzioni sterili
cadute in miseria
per la mancanza di iridi e importanza
Questa pelle
si affacciava alla vita senza una coperta
Come si è ridotta
Sottile, troppo sottile, infreddolita
Quanti cavilli vuoi che capisca
per favorire la caducità degli intoppi?
La mia ingenuità, moltiplicala!
Io non sono mai stata solo una
Non sono mai stata sempre la stessa
A me, una sola vita non basta
Sono troppo poche le foglie di specie diverse
raggruppate sotto i miei stivali
Tu moriresti pure ora
tra gli steli dei tuoi soliti fiori
dai toni accesi
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Dove l'anima vuole, dove il cuore decide
PoetryUn mazzolino di parole per anime selvatiche