capitolo 15

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ALLISON'S POV

Siamo vicino ad un laghetto, tutto é straordinario! Ci sono alberi dalle gandi chiome verdi, panchine sparse qua e là, uccellini che fischiettano e oltre a quel rumore si sente appena quello dell'acqua.

Mi tolgo il casco e scendo dalla moto, vado verso la panchina più vucina e mi ci siedo sopra.

- ti piace?- mi chiede Cameron dietro di me

Annuisco

- é bellissimo, ricordo solo un posto così, era straordinario, ma non ricordo dove sta - dico e incrocio le gambe

- vado a prendere qualcosa da mangiare al chiosco, torno subito - mi dice e si allontana

Lo guardo andare via, penso che mi piace e poi non é male su

Mi alzo e vado verso la riva del laghetto

Mi inginocchio e guardo il riflesso nell'acqua

Il telefono mi squilla e lo tiro fuori dalla tasca

'Mamma ♥'

Rispondo e mi allontano dalla riva

"Mamma?"

"Allison vai a casa e preparati ti sto portando Talisia e Ronny, oggi abbiamo una cena importante"

"ok...arrivo"

Attacco e metto il telefono in tasca, vado verso il chiosco e....

Una lacrima mi riga il viso, come ho mai pensato una cosa simile. Lascio il casco lì e me ne vado, piangendo.

- Allison - urla qualcuno, faccio finta di nulla e continuo

Un rombo di una moto e poi si ferma accanto a me

- vattene - dico e inizio a correre, dopo un po' sono a casa

- Allison - mio fratello mi chiama, posteggia davanti casa

- lasciami stare - urlo e corro dentro casa

- Allison - mio fratello Ronny é nel corridoio

Mi chiudo in camera e scivolo sulla porta

- Allison apri - qualcuno batte i pugni sulla porta

- basta - stringo le gambe al petto e piango

- Al sono io, piccola apri...non ero io, te lo giuro. Amore - sussurra l'ultima parola

- non me ne frega, non é per quello - dico con voce tremante

- e allora per cosa?-

- non te lo dico, vattene -

Qualcuno parla a bassa voce con lui e dei passi si espandono dietro la porta

Mi alzo e chiudo la porta a chiave

Vado verso la cabina armadio e entro

Prendo un vestito verde acqua, delle scarpe con il tacco nere lucide e un cardigan nero, lungo.

Esco e mi vesto, pettino i capelli e faccio una treccia laterale.

Mi metto le scarpe e mi trucco con il mascara e la matita

Esco dalla stanza e scendo le scale

Lui é sul divano che parla al telefono, gira lo sguardo e incontra il mio. Si passa una mano tra i capelli, amo quando lo fa, e si alza

"Mamma ci sentiamo dopo, un bacio" la saluta e poi attacca

Mette il telefono in tasca e si avvicina

- non mi toccare - sussurro

- mi ascolti, non ero io te lo giuro! C'era un ragazzo uguale a me, ma non ero io e poi in lontananza mi sembrava mia cugina quindi...ti prego piccola - mi dice

O mio Dio come fai a non dirgli di si

- va bene - sussurro

Si avvicina lentamente, ma mio fratello, quel bufalo di Jonas, scende dalle scale

- ops scusate - dice e si va a sedere sul divano

- Jonas - lo chiamo, lui si gira e gli indico le scale

- oh m dai - si alza e se ne va di sopra con il broncio

- ma...- inizia con la voce da bambino piccolo

- no - gli dico e lui sale

Cameron prende il mio polso e mi trascina fuori

Chiude la porta di casa, prende il mio viso fra le mani e fa avvicinare le nostre labbra....

odio a prima vista...♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora