24. E vissero tutti felici e contenti

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14 February 2026,
Four years from Sanremo
External narrator

"Se io volessi scappare, mi aiuteresti?" Si girò verso Cass, la sua migliore amica e damigella d'onore. L'altra ridacchiò, lisciandole la gonna dell'abito con dolcezza.

"Che stupida sei" la prese in giro. "Non vai da nessuna parte"

"Ho paura" prese un respiro profondo.

"Di?" Stefania le sorrise dallo specchio, un'altra delle damigelle, nonché sua collega da anni.

"Devo dirvi una cosa" Le altre allungarono l'orecchio verso di lei, pronte ad ascoltarla. "Sono incinta"

Jolanda, la sorella di Filippo, tirò un urlo, spaventando la parrucchiera che le stava sistemando i capelli.

Spalancò la bocca sorpresa. "Cosa?!"

"Sono incinta, di quattro mesi" si accarezzò la pancia.

"Non l'avrei mai detto" Cass la accarezzò a sua volta, e in effetti ancora non si notava molto, in più l'enorme gonna del vestito nascondeva il tutto.

"E Filippo che ne pensa?" La domanda che a tutte ronzava nella testa, ma nessuno l'aveva ancora espressa ad alta voce.

"Non lo sa" sospirò. "Non gliel'ho ancora detto"

Annuirono, era stata una sua scelta, si trattava del suo corpo e quello era il suo giorno, non glielo avrebbero mai rovinato. 

Quando furono tutte pronte, Cecelia prese un respiro profondo, guardandosi negli occhi dallo specchio.

"Sei stupenda" La sua migliore amica le sorrise nel riflesso, e le altre non poterono fare altro se non concordare.

Era vero, era bellissima, molto più bella di quanto non fosse mai stata. Il suo viso era luminoso per la felicità, e il vestito che aveva scelto con cura le fasciava il corpo magnificamente. Sembrava una principessa, con quell'abito, i capelli sistemati e il trucco.

"Ti voglio bene" Si girò ad abbracciarla, e ricambiò subito. "Voglio bene a tutte voi." Confessò in un raptus di dolcezza.

Evitò di piangere, non voleva rovinare il trucco, non ancora almeno

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Evitò di piangere, non voleva rovinare il trucco, non ancora almeno.

Era tutto perfetto, ed era il momento di fare il suo ingresso nella navata.

"Tesoro, sei meravigliosa." Suo padre si commosse vedendola, e lei rischiò di fare lo stesso. "La mia principessa." La strinse a se baciandole la guancia.

I suoi genitori erano perfetti, li amava e odiava che da quando aveva partecipato ad amici li vedeva raramente per colpa del lavoro. Adoravano Filippo, forse più di quanto lo facesse lei, nonostante le voci sul cantante non fossero delle migliori. Erano andati subito d'accordo, come lei aveva fatto con la famiglia di Fil.

il tempo cura le ferite | IramaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora