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La prima notte di Hyunjin fu abbastanza irrequieta.
Non si sentiva a suo agio nel suo nuovo letto ad una piazza e mezza.
Era solo.

A casa sua dormiva in un lettone con i fratelli.
Lasciava il letto più comodo e singolo alla madre.
Le aveva sempre preservato un trattamento speciale.

Si stava tormentando e non riusciva a chiudere occhio.
Chissà come stava la sua famiglia.
Chissà se pure sulla Terra la luna stava accompagnando il loro sonno.

Non voleva fare cavolate ma quella stanza lo stava opprimendo.
Aveva molte domande e doveva trovare risposte.
La prima era: perché era finito in Paradiso? Cosa aveva fatto di così straordinario in vita se non lavorare e mantenere la famiglia.
Forse era dovuto al fatto che non aveva vissuto i suoi vent'anni come un ragazzo normale.
Non aveva mai fatto cazzate.
Non si era mai ubriacato, non aveva mai fatto sesso e non aveva nemmeno dato il suo primo bacio.
Non aveva mai preso di mira nessuno.
In sostanza era stato troppo buono ma senza farlo apposta.
La verità era che non aveva avuto la possibilità di vivere come gli altri.

Non se lo meritava quindi.
Ecco che era arrivato alla sua conclusione in poche ore.

Seconda domanda, anche se un po' banale: chi era Dio?
Lui non aveva mai creduto in Dio e non conosceva nessun tipo di preghiera e rito.
Come poteva pregare per la sua famiglia se non sapeva nemmeno da dove iniziare?
Perché Dio lo aveva scelto se nel cuore di Hyunjin era nessuno?

Decise di uscire a prendere un po' d'aria. Avrebbe fatto un giretto attorno agli alloggi.
Appena uscì e il vento mite gli colpi il volto, potè finalmente respirare.

Imboccò un sentiero che portava alla piazza da cui era passato prima con gruppo di nuovi angeli.
Notò che le luci di un edificio erano ancora accese.
Era la Biblioteca Celestiale.

Curioso decise di entrarci, forse si sarebbe distratto.
Appena varcò il grande portone, i suoi passi furono accompagnati da un coro di voci.

La Biblioteca Celestiale era immensa.
C'erano un sacco di libri negli scaffali alti fino al soffitto.
In mezzo, davanti all'entrata, c'erano dei lunghi tavoli circondati da sedie color mogano.
Alcuni angeli, con le loro magnifiche ali, erano immersi nella lettura di grossi libri antichi e quasi sul punto di rompersi.
In fondo alla sala c'era il coro composto da circa dieci angeli che intonavano melodie guidati da un maestro che stava di fronte a loro.

Non capì bene perché la Biblioteca fosse così attiva in quell'ora, ma non si pose molte domande e si inoltrò fra gli scaffali.
Magari leggere gli avrebbe fatto venire sonno, anche perché non era abituato a farlo.

Gli passarono davanti molti titoli ma, oltre ad un odore di vecchio e di polvere, non lo colpì niente.

Ad un tratto si sentì una mano sulla spalla.
"Fratello angelo non ti è permesso stare qui."

Si girò spaventato e gli si parò davanti un ragazzo.
Quando lo lasciò, incrociò le braccia e lo guardò impaziente.
Stava addirittura battendo un piede al suolo.
Hyunjin rimase in silenzio ma alzò un sopracciglio.

"Sei nuovo qui vero? Chi è stata la tua guida? Non ti ha spiegato che la notte gli angeli devono rimanere nei loro alloggi?"

Hyunjin ignorò tutte le sue domande e chiese: "E tutti gli altri seduti a leggere?
Non siamo forse tutti uguali, ''fratello''?"

"Ah, come puoi comprendere se nemmeno sai chi sono? Ognuno di noi ha il proprio compito e il loro è quello di leggere i libri sacri in vista dell'evento che si terrà domani.
I Prescelti si riuniranno per dare il benvenuto ai nuovi angeli e questa volta ci sarà un nuovo membro.
Questo non accadeva da moltissimi anni!
Sono sempre stati dodici e quindi stanno cercando dove è scritta la profezia del tredicesimo membro."

Hyunjin annuì poco convinto ma rimase fermo sul suo posto.

"Miguel? Cosa ci fai qui? Ti stanno cercando tutti!"

L'angelo con Hyunjin, Miguel si girò verso la ragazza che l'aveva chiamato e sorrise.
Cambio di espressione repentino che fece stranire Hyunjin.

"Arrivo Chuu! Ti prego, riaccompagna nostro fratello al suo alloggio, sembra aver perso la strada."
Disse l'ultima frase dando un occhiataccia a Hyunjin prima di andarsene.

"Allora, ti va di ritornare insieme? Mi chiamo Chuu e mi scuso per il temperamento di Miguel. In realtà è un bravo ragazzo, sai?
È solo molto agitato, nessuno sa chi è il nuovo Prescelto.
Dio non ha ancora rivelato il nome dell'angelo che ha scelto, quindi tutti lavorano ininterrottamente.
Nemmeno lo stesso prescelto lo sa."

Sinceramente a Hyunjin di questi "Prescelti" non interessava niente,  quindi annuì e se ne andò.
Si era rotto di stare lì dentro e la stanchezza si stava facendo sentire.

Prima di uscire lanciò un'ultima occhiata alla Biblioteca e una figura attirò la sua attenzione.

Era un ragazzo dai tratti asiatici come i suoi e stava smistando delle carte insieme ad altri angeli.
Sorrideva e parlava in modo vivace con gli altri.
Per sbaglio fece cadere una pila di fogli e tutti risero.
Era goffo ma molto tenero.
E mentre veniva "rimproverato" dagl'altri, e Hyunjin sorrise.

Sorrise per la prima volta da quando era in Paradiso.

eh eh indovinate chi ha addocchiato Hyunjin?

dal prossimo capitolo si entrerà nel vivo della storia
so che forse questi due capitoli sono stati lenti ma preferisco descrivere al meglio i personaggi e i loro percorsi piuttosto che affrettare tutto.

detto questo, spero vi sia piaciuto il capitolo <3

I will wait for youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora