Capitolo 2

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Era un normalissimo giorno di metà ottobre, durante una normalissima lezione a Hogwarts... Okay forse non tanto normale, dato che avevamo appena assistito a un quasi-omicidio.

Il professor Piton era stato quasi accidentalmente ucciso da quella testa calda di Ronald Weasley. Aveva semplicemente urtato il calderone con il gomito e aveva rovesciato tutto il contenuto della pozione corroborante sul professor Piton, bruciando tutto il suo mantello e lasciandolo pieno di ustioni sulla schiena.

E proprio perché era a causa mia se era distratto che adesso mi trovo qui con lui a scontare una delle punizioni peggiori della mia vita: pulire quella macchia di pozione corroborante proprio al centro del pavimento dell'aula di pozioni, ovviamente senza magia.

"Chissà per colpa tua quando rivedrò la mia bacchetta" dico a Ronald mentre mi sistemo una ciocca di capelli finita davanti alla mia faccia.

"È colpa tua, mi stavi fissando e mi hai distratto" mi risponde, mentre continua a strofinare la macchia sul pavimento con una stupidissima spugna babbana.

"Non avresti mai saputo che ti fissavo se non ti fossi girato a guardarmi" dico mentre un sorrisetto spunta sul suo volto.

"E invece si, me l'ha detto Harry"

"Maledetto Potter, digli che avevo intenzione di unirmi all'ES ma a quanto pare può anche non contare su di me"

"Lei è veramente permalosa, signorina, Abigail Goldstein, lo sa?"

"Mai quanto lei, caro Ronald Weasley. E comunque, preferisco Abby"

"Ed io Ron"

"Piacere di conoscerti allora, Ron"

"Piacere mio, Abby"

Ed è esattamente così che io e Ron ci siamo ufficialmente conosciuti.

Io corvonero, lui mai corvonero, siamo dello stesso anno, allo smistamento era stato impossibile non notare la sua testa rossa, durante le lezioni che frequentiamo insieme se senti qualcuno russare è sicuramente lui... Insomma, la sua presenza non passa inosservata ad Hogwarts.

Tra l'altro, mio fratello Anthony è da sempre innamorato della sua migliore amica, Hermione Granger e non perde occasione di criticarlo per essere un nonnulla. So che in fondo pensa che sia simpatico ma chiaramente, a causa della gelosia nei suoi confronti, non l'ha mai ammesso.

Insieme a Potter e alla Granger ne hanno combinate di tutti i colori da quando hanno messo piede ad Hogwarts e sono sicura che il peggio deve ancora arrivare. Siamo ancora all'inizio del quinto anno e già non promette niente di buono, con quell'incompetente della Umbridge come insegnante di Difesa contro le arti oscure. Sono da poco venuta a sapere che Potter e combriccola hanno deciso di fondare l'Esercito di Silente e pensavo di unirmi, farei di tutto per imparare della vera magia. Il mio obiettivo è sempre stato quello di diventare un Auror e mi sono resa subito conto dalla prima lezione con la Umbridge che il suo "insegnamento" è assolutamente inutile e decisamente una perdita di tempo.

Ho sempre stimato Potter, io e la mia famiglia siamo dalla sua parte, crediamo alla sua versione dei fatti e, nonostante l'intero mondo magico stia cercando di coprire la verità, sono sicura che prima o poi verrà fuori. Sia la verità che Voldemort, si intende. Per questo, quando sarà il momento, voglio essere pronta a difendere me stessa, la mia famiglia e i miei amici.

E mentre penso tutto questo, mi rendo conto che dopo tanto lavoro e olio di gomito, la macchia della pozione corroborante è sparita dal pavimento.

Vedo Ron che si alza dal pavimento, prende le sue cose e va verso l'uscita.

"Stanza delle necessità, stasera alle 21:00, ti aspetto"

SPAZIO AUTRICE

Ciao a tutti, ecco qui il secondo capitolo, fatemi sapere se vi è piaciuto!

Vi spiego brevemente perché ho deciso di intitolare questa ff "Copper boy", tradotto "ragazzo di rame". La mia idea era quella di riprendere lo stereotipo dei romanzi rosa del "Golden boy" ossia "ragazzo d'oro" e applicarlo su Ron. Mi sono subito resa conto che chiaramente non gli si addiceva, quindi ho optato per "Copper boy", dove il rame riprende anche il rosso dei suoi capelli <3

Copper boy || Ron Weasley Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora