Capitolo 2: Addestramento Anti-Drago e Cavaliere

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Hiccup Pov

Si è già fatta sera e io devo ritornare a casa, supero la soglia, chiudo la porta e mi  fiondo su per le scale per evitare mio padre.

"Hic, aspetta" mi interrompe lui.

"Ah... papà... devo parlarti, papà..."

"Anche io devo parlarti, figlio mio... è ora che tu impari a combattere i Draghi.. cosa?"

"Ho deciso che non voglio combattere i Draghi.. cosa?" ripetiamo all'unisono.

"Ahm... prima tu" dice mio padre, ma preferisco far parlare prima lui.

"No, no... parla tu prima"

"Va bene.. desiderio esaudito: Addestramento Anti-Drago e Cavaliere, cominci domani mattina" dice soddisfatto.

"Appunto, dovevo parlare prima io... no, perchè.. stavo pensando.. ecco... che c'è una sovrabbondanza di Vichinghi che combattono i Draghi e i Cavalieri.. ma.. ci sono abbastanza... panettieri Vichinghi, o Vichinghi che fanno piccole riparazioni..."

"Ti servirà questa" mi dice interrompendomi, passandomi un'ascia più grande di me che difatti fatico a tenerla in mano.

"Io non voglio combatterli!" ribatto io, mio padre accenna una risata.

"Hohoho ma andiamo, sì che vuoi!"

"Riformulo: papà, io non posso uccidere i Draghi.. o i Cavalieri" dico sottolineando il più possibile il 'posso'

"Ma tu dovrai uccidere i Draghi e i Cavalieri!" ribatte lui.

"No, no sono veramente arci-extra-sicuro che non lo farò!"

"Il tuo momento è arrivato"

"Ma cos'è non riesci a sentirmi?!"

"È una cosa seria, figlio! Quando porti quest'ascia... porti tutti noi con te. Il che vuol dire che cammini come noi, parli come noi, pensi come noi! Basta con...questo" dice indicandomi.

"Hai appena indicato tutto me..."

"È un patto?"

"Questa conversazione però mi sembra molto a senso unico.."

"È un patto??"

Sospiro, non sapendo più come ribattere, tanto è inutile.

"È un patto.."

"Bene... lavora sodo... tornerò presto... probabilmente" dice mettendosi una sacca dietro la schiena e avviandosi verso la porta.

"E io resterò qui... più o meno.."


??? Pov

"MALEDIZIONE!!" urlo più frustrata che mai, cominciando a sputare fuoco a terra per il nervoso.

Da quella brutta caduta Eron non riesce più a volare.. gli si è spezzata l'ala caudale della coda, e ora non ce l'ha più.

Senza quell'ala, non può andare da nessuna parte, e non può procacciarsi il cibo da solo.

Ci siamo cacciati in una seconda situazione del cazzo in poche ore.. e tutto per colpa di uno stupido moccioso!

"ARGH! Se lo rivedo... se lo rivedo... giuro che lo sventro  ancora vivo!!"

Eron mi guarda con uno sguardo preoccupato.

"Si, Eron.. sto bene.. non preoccuparti.. ho solo bisogno di dormire, tutto qui... domani ci inventeremo qualcosa, ok?"

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