il compleanno

497 19 0
                                    

Dusan
mi sono svegliato presto,anche se effettivamente avevo ancora sonno,ma oggi è il 28 gennaio ed è il mio compleanno,era passato del tempo da quando avevo visto Rebecca per l'ultima volta ma sembrava che lei mi evitasse o magari era solo una mia impressione.Accendo il telefono e vedo,tra tanti altri messaggi,c'era un messaggio da Paulo con scritto se oggi volevo uscire con lui,ci dovevo pensare ma non ne ero molto sicuro giustamente gli rispondo e dopodiché vado a rispondere a tutti gli auguri che mi erano arrivato ma notai subito quello di Rebecca
'tanti auguri Dusan,ti voglio bene' se non avevo fatto quella cazzata a quest'ora ero a festeggiare con lei
e nel messaggio c'era scritto "ti amo" e non "ti voglio bene",ovviamente la ringraziai.
Sono andato anche su instagram per vedere gli auguri e rispondere;dopodiché mi sono alzato dal letto e sono andato a fare colazione,avevo la testa tra i miei pensieri e sinceramente non avevo molta voglia di mangiare non riuscivo a togliermi dalla testa quella meravigliosa ragazza che non avrei mai più rivisto tra le mie braccia,che le nostre labbra non sarebbero state più unite,si vedeva che cercava di non avere nessuno rapporto con me neanche in amicizia ma quando si fa una cosa del genere come si fa a essere amico della persona che ti ha ferito?mi sono messo nei suoi panni e in effetti ha ragione lei perché dovrebbe parlarmi?perché non dovrebbe evitarmi dopo quello che le ho fatto?
non ce l'ha facevo,ero psicologicamente spento anche se sapevo che era il mio compleanno non so se può sembrare esagerato ma per me non lo è io la amavo e la amo tutt'ora non c'è nessun'altra ragazza come lei.
Mentre ero immerso nei miei pensieri mi arrivò una chiamata proprio da Federico
"DUSAN!AUGURI AMICOO"
"ei Fede,grazie mille"
"ma che hai?È IL TUO COMPLEANNO festeggiamoo"
"no nulla mi sono svegliato da poco"
"va bene,ci vediamo tanti auguri ancora"
"grazie Fede"
avevo deciso di riordinare casa e lavare le cose che erano da lavare,nel mentre mi arrivarono chiamate su chiamate per farmi gli auguri.Dopodiché ho chiamato Paulo per dirgli che oggi volevo uscire con lui,non volevo stare triste anche il giorno del mio compleanno.
A mezzogiorno ho mangiato e poi verso le 15:00 sono uscito di casa per andare con Paulo appena l'ho visto mi ha subito abbracciato
"auguri vecchietto!!"
"vecchietto a chi che tu hai più di me hahaha"
"hahahah,dai andiamoo caro Dusan!"
ci avviamo verso un forno e ci prendiamo un pezzo di focaccia per uno,ascoltavo Paulo e lui ascoltava me ma ad un certo punto è uscito un argomento scomodo..quello dei Rebecca
"quindi tu e Rebecca avete chiuso definitivamente?"
non sapevo che rispondere sinceramente,sapevo che se avrei detto di si il discorso avrebbe continuato ma non potevo neanche mentire
"si" risposi con tranquillità guardando da un'altra parte invece che guardare Paulo
"mi dispiace Dusan"
"è stata colpa mia,non posso farci nulla"
"almeno siete rimasti in buoni rapporti?"
non ce l'ha facevo,sentivo le lacrime che iniziavano a scendere sulla mia guancia,non volevo farmi vedere triste
"scusami Dusan,non dovevo tirare fuori questo argomento" senza dirmi nient'altro mi abbracciò e io viceversa
"non so come ho potuto spezzare il cuore alla ragazza che amavo di più,sono stato uno stronzo e anche se ero ubriaco non dovevo lasciarla così velocemente"
"sai che se hai bisogno sono sempre qua,quindi dimmi tutto quello che ti senti e io proverò ad aiutarti"
"grazie Paulo"
"figurati sempre qua per te,ma adesso non voglio vederti piangere io giorno del tuo compleanno"
"va bene,hai ragione"
"dai vieni andiamo"
mentre andavamo verso un negozio di vestiti incontrammo Filip,era l'unico che sapeva tutto quello che pensavo di Rebecca
"ciaoo Filip
"ciao ragazzi,auguri Dusan"
"Filip,l'altra volta mi sono dimenticato di darti una cosa" dice Paulo
"ah grazie"
dopo aver parlato un pò con Filip io e Paulo andammo verso casa mia,quando arriviamo davanti alla porta stavo cercando le mie chiavi ma non c'erano
"Paulo non trovo le chiavi"
"è strano"
"si troppo"
ad un certo punto la porta si apre da sola ed ero molto spaventato da questa cosa perché avevo paura che qualcuno mi fosse entrato in casa
"c'è qualcuno?"appena arrivo in salotto accendo la luce e
"SORPRESA!" c'erano un mucchio di persone davanti a me ma il mio sguardo cadde subito sulla ragazza a destra vicino a Federico,era Rebecca
"ragazzi,grazie!" non potevo crederci,Rebecca era lì era venuta alla mia festa la guardai e lei mi sorrise quanto era bella,era bellissima
"vieni Dusan" Federico mi portava verso il tavolo dove c'era da mangiare
"non so proprio come ringraziarvi" dissi ad alta voce
"Federico che ci fa tua sorella qui?" sussurro al mio amico affianco a me
"è venuta qua per te,voleva venire per vederti felice e sapeva che se ci fosse stata lei il tuo umore sarebbe cambiato"
"se vado da lei mi parla?"
"magari non adesso"
"va bene"
lei era affianco a Lucia e Oriana e mentre parlavamo un pò tutti la guardavo e pensavo a quanto cavolo in quel momento l'avrei baciata ad un certo un punto si crearono dei gruppetti e le ragazze si erano allontanate da noi
ma Rebecca era sul terrazzo e approfittai di quel momento per andare a parlargli
"ei rebe"
"ei Dusan,buon compleanno"
"grazie,che ci fai qui?"
"bhe pensavo che magari ti avrebbe fatto piacere se ci fossi stata anche io"
"si mi fa molto piacere che tu sia qui"
senza pensare ad altro la abbracciai e lei stranamente ricambio
"ho un regalino per te"
mi disse mentre eravamo abbracciati e quando ci staccammo me lo diede
"non dovevi Rebecca"
"però l'ho voluto,quindi?adesso lo vuoi lasciare lì?dai aprilo"
"va bene"
lo aprì e c'era un biglietto dentro
"non so se sai che cos'è,con questo biglietto potrei andare dove vuoi ed è già tutti pagato"
"e da chi?"
"bhe da chi ti ha fatto il regalo"
"quindi hai pagato tu?"
"si Dusan hahah"
"grazie Rebecca ma non me lo merito"
"dai avanti prendilo"
"con questo biglietto puoi andare anche con altre persone"
"possono andare al massimo due"
"allora vieni tu"
"cosa?"
"vieni tu con me"
"oh in realtà.."
"ti prego,sei l'unica che vorrei veramente che venisse"
"questo viaggio è pagato per te"
"ma hai detto che al massimo possono andare due persone"
"dove vorresti andare?"
"Londra o Parigi"
"e quando?"
"bhe quando posso"
"io adesso sto studiando per un corso di teatro,non so quando avrò del tempo libero"
"vabbè dai,ti ringrazio tanto per il regalo"
"non c'è di che,ma che ne dici se andiamo dentro?c'è un pò freddo qui"
"si vieni"
entrammo in casa e non parlammo molto ma quando se ne sono andati tutti lei è stata l'ultima ad andarsene
"ti voglio bene,ancora auguri"
"grazie di tutto"
ci abbracciamo e lei uscì da casa.

dall'odio all'amore//Dušan VlahovićDove le storie prendono vita. Scoprilo ora