Capitolo 1

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                                   11 Settembre 2015

Caro diario,

Oggi è un nuovo giorno, ma io mi sento così stanca già prima di cominciarlo. In realtà, io non ho mai cominciato questo giorno, né nessun altro, perché io non ho mai cominciato a vivere...la mia vita è vuota, è un qualcosa che non mi appartiene. Non sono mai riuscita a capire il motivo di questo mio sentirmi...fuori posto, di non appartenere a questo mondo. Mia madre, mio padre, mia sorella,mio fratello, i miei amici...come posso definirli miei se in realtà io non sono io? Continuo a guardarmi ogni giorno allo specchio e vedo solo un corpo che cammina senza una meta, manipolato da dei fili invisibili, e fa delle scelte che non gli appartengono, delle scelte che gli sono state imposte da un mondo che aveva già scelto la sua vita prima che cominciasse. Mio padre, già da prima che nascessi aveva programmato il mio futuro, sarei diventata una brillante avvocatessa, proprio come lui, e avrei sposato il figlio di un suo carissimo amico, David (il mio migliore amico)...David, non l'ho più sentito da quando...da quando mi ha detto che mi amava, cioè il primo giorno di vacanze. Ci ho provato, l'ho fatto, ma non riesco a vederlo se non come un amico, o almeno non riesco più a farlo...un tempo siamo stati fidanzati, ma era per gioco, ed è stato alle medie, io credevo di esserne innamorata, ma in realtà avevo solo confuso un forte legame d'amicizia con l'amore. Siamo stati insieme per tre anni, poi ho finalmente capito, ho meglio Cara mi ha fatto capire che lui non era quello giusto per me. Siamo comunque rimasti amici, poi due anni fa, David si è di colpo allontano da me e io ne ho sofferto così tanto...tu meglio di chiunque altro sai quanto abbia sofferto per questa sua lontananza. Le parole amare che mi disse quella sera in cui gli chiesi il motivo di tale situazione continuano ancora a ferirmi come lame taglienti "Io non voglio avere niente a che fare con una come te, sei cambiata Ana, non sei più la stessa...da quando sei diventata amica di Cara, il tuo unico interesse è la cura del tuo corpo e il rimorchiare i ragazzi...dov'è finita la timida, dolce e comprensiva Anastasia? Quella ragazza che si divertiva a venire a guardare le partite di football con me, che amava le cose semplici, che arrossiva per un semplice 'ciao'...quella spiritosa, che non si preoccupava di cosa, gli altri pensassero di lei, perché a lei bastava essere se stessa...Mi spieghi che fine ha fatto quella Anastasia? Io non ti riconosco più, tu non sei la mia migliore amica, mi dispiace ma io non riesco a continuare a guardarti mentre ti rovini con le tue stesse mani, mentre lasci che la vera Anastasia muoia, sotto il peso di un'egocentrica, viziata e sciocca ragazzina il cui unico interesse sono lo shopping e i ragazzi, a cui importa solo delle apparenze!" in quel momento mi sentì crollare il mondo addosso, il mio migliore amico, la persona di cui più mi fidavo mi stava abbandonando...non ci siamo più parlati, io mi sentivo molto ferita dal suo comportamento e non riuscivo a capire che in realtà aveva ragione, cosa che ho fatto l'anno scorso, quando io e mia sorella Melody siamo quasi morte. Quello è stato l'evento che ha stravolto la mia vita, è stato allora che ho capito che io avevo sempre vissuto plasmando la mia vita così come la volevano gli altri e mai come la volevo io. Quando due anni fa quel camion ha sbandato e ci è venuto addosso, ho pensato che la mia vita era finita e ho realizzato che in realtà non era mai cominciata, che quella non ero io e quella non era la vita che volevo...ma anche che nemmeno com'ero prima ero davvero me stessa...perché in tutti questi anni avevo sempre indossato una maschera. Neanche adesso sono davvero io, perché so bene che non potrò mai essere me stessa, perché la vera me non appartiene a questo mondo, a queste convenzioni...io mi sento fuori posto, so di non appartenere a questo mondo, a questa vita, a questa famiglia, a questo corpo. Sono stata in coma per cinque mesi...non ricordo niente di quel periodo, per me è come se avessi dormito per pochi minuti...David veniva in ospedale tutti i giorni dopo la scuola e stava vicino al mio letto, mi teneva la mano, mi parlava ,a volte restava perfino a dormire in ospedale...è stato quel periodo a riavvicinarci. Quando mi sono svegliata dal coma, lui mi ha chiesto perdono per essersi allontanato così bruscamente e siamo ritornati i migliori amici di una volta...io ho smesso di preoccuparmi solo delle apparenze e sono ritornata sui miei passi, ma non ho completamente voltato le spalle a quella vita. Cara mi dice sempre che sono cambiata, ma che a lei va bene così, perché non ha mai voluto che io diventassi un'altra persona...voleva solo rendermi più "audace". Eppure, Cara, Melody, Christian, David...loro mi vedono come una ragazza dolce, simpatica, forte perché in grado di superare un trauma come quello di un incidente e di cinque mesi di coma, sicura, ma le mie sicurezze non sono fondate, io non so su quali fondamenta basare la mia vita, una vita vuota, senza un senso...solo una volta mi è sembrato che quel vuoto si fosse riempito. È successo due settimane fa, non ricordo bene, ma dopo aver trascorso un pomeriggio in spiaggia a guardare il mare e a riflettere sulla mia vita, sul perché sono così, sul perché la sera dell'incidente non sono morta...ho sentito che qualcosa aveva riempito quel vuoto che mi porto dentro da tempo.

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