"Amicizia Vera💕"

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Nota dell'autore 🍭

Ehilà  piccole rondini 🐦
No, non sono sparito.
Ho dato me stesso in questo capitolo perciò spero che sia di vostro gradimento. Detto ciò buona lettura🌈❤️
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Daniel's pov

I ricordi che ho dei miei amici, conservati strettamente al petto, erano indimenticabili, di cui alcuni tra i più imbarazzanti ma divertenti in assoluto. Kent, Amy e Ally: si lo so, forse saranno quelle amicizie che si contano sulle dita di una mano... eppure si tratta di un'amicizia vera.

Poi, abbiamo uno ""stupido"" gruppo whatsapp, anche se siamo solo quattro gatti, chiamato "I queer ficcanaso". Nelle chat o anche durante le serate a ingozzarci di patatine, pop corn, pizza e altri dolciumi simili, parliamo, discutiamo e scherziamo di qualsiasi cosa; piccola o grande che sia ahah: degli abbigliamenti durante le Première di un film, delle canzoni, argomenti filosofici, di fanfiction, di cantanti, attori... simile ad un giornalino scolastico ma perlopiù tra una minuscola comitiva LGBT+ e basato su tematiche di tipo generale. Insomma "ficcanaso" in quel senso. Ed "LGBT+" ve lo spiego dopo.

Ma comunque...

tutto è iniziato partendo da un corso nominato "Psicologia letteraria" che tenevano alcuni ragazzi di quinto universitario.

Le descrizioni che venivano stampate e in seguito poste sulla bacheca al centro dell'atrio della scuola, davanti a tutti, dicevano:
«avete mai pensato come fosse la mente di Oscar Wilde? O la psiche oscura e perversa di Edgar Allan Poe?
Immergetevi in un mondo in cui letteratura e psicologia si fonderanno in un intenso flusso di coscienza che vi farà capire molte cose riguardo le vite dei personaggi vissuti tra la fine del Settecento e gli inizi del Novecento»

Il ché mi intrigava molto. Mi iscrissi.
Scesi rapidamente l'indice tra le firme sovrapposte l'una sull'altra. Pochi avevano partecipato, circa 14, ma fortunatamente, rientrava nella numerologia per organizzare il corso.

Tra le varie firme mi cadde l'occhio su una in particolare: Kent Morrison.
All'inizio era molto popolare. Insomma il solito ragazzo nuovo e misterioso di cui nessuno conosce nulla.

Io di lui, non è che sapessi molto, ma come vi dicevo sin dall'inizio di questa storia si tratta solo di un caso...ma è successo.

Quando arrivai, Kent era seduto nell'angolino della classe che chattava cogli occhi fissi sul cellulare, i suoi capelli castani corti a spina, una tuta nera con una linea bianca che correva dai fianchi fino alle scarpe della Nike.

Mi sedetti alla destra, due banchi lontano da lui e lo studiai. La sua eterocromia colorava la sua personalità ricoperta dal cappuccio di una felpa viola.

«La pianti di fissarmi, cosa vuoi? Vuoi prendermi in giro come nella mia vecchia scuola? »

Quatto, quatto mi avvicinai.
Ancora non c'era nessuno.
«Oh, perdonami non volevo metterti in imbarazzo» ammorbidì la tensione « sono molto unici, i tuoi occhi. Davvero.»

«Mhh certo. Aspetterò che tu mi parli alle spalle allora»

Sorrisi compassionevole «pensi di essere l'unico che viene costantemente preso di mira o anche escluso dagli altri solo perché sei "diverso" o perché non ti senti parte integrante di una "comitiva"?»

Mi fissò mentre continuai.
«Il dolore che si prova quando senti di voler essere riparato, di voler mettere un cerotto a quella parte di te che sembrerebbe sbagliata. "Perché a me?" o "Sono io?": immagino che siano queste le tante domande che non ti permettono di vivere la tua felicità.»

Prima non sapevo che avesse cambiato scuola, poiché aveva subìto atti di bullismo e insulti per la sua bisessualità.
Per questo si è costruito una corazza.

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