-NON SONO AFFARI TUOI- le urlai; lei indietreggiò come spaventata da me e pian piano uscì dalla stanza, volevo seguirla ma mi squillò il telefono. Con Koke mi sfogai, urlai e piansi allo stesso momento, e quando riuscii a calmarmi ringraziai quell’angelo sceso in terra che mi sopportava da molti anni.
Attaccai il cellulare al caricatore e vedendo la foto di me, Alaska e Alba sul comodino ripensai a come l’avevo trattata; la cercai per casa ma non trovai né lei né mia figlia e mi salì il panico. Le mandai mille messaggi senza ottenere risposta e la chiamai altrettante volte ma rispose sempre la segreteria. Alaska se ne era andata per colpa mia, l’avevo spaventata a tal punto di lasciare casa e con tutto il cuore sperai che fosse al sicuro da qualcuno.
Due giorni dopo mi svegliai presto poiché avremmo giocato in trasferta a Siviglia e il Cholo voleva arrivare il prima possibile nella città avversaria. Come di consueto lasciai una raffica di messaggi ad Alaska per poi guidare fino all’aeroporto.
_rl9 ha pubblicato un nuovo post “notifica banale” pensai ma dovetti ricredermi quando aprii effettivamente il post e notai la descrizione scritta da Robert dove taggava Alaska. “Barcellona”, Alaska era a Barcellona, città rivale ma dove avevo molti amici che anche la mia ragazza aveva conosciuto. L’ipotesi più plausibile era che stava da Lewandowski considerando che si conoscevano da quando lui giocava ancora al Bayern. Alla fine decisi che sarei partito per la città catalana subito dopo la partita.
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alaska.kimmich
amore ti prego rispondimi lo so che sei a Barcellona tra un’ora sono lì ti prego vediamoci
posizione condivisa
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antogriezmann’s story
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