Guarda da lontano quel viso,
ha degli occhi impiastricati di foto scattate nei giorni.
Fissano la parete forse per lei bianca,
o forse scenario di dolore.
Ha tatuate le lacrime sul viso,
con l'inchiostro nero,
per non dimenticarsi mai,
che bisogna essere anche vulnerabili.
Osserva colare quella goccia di sangue sulle labbra,
ormai spaccate per le parole dette
ma mai ascoltate.
Nelle mani ha una rosa,
non ha più petali,
ma la guarda come la cosa più bella che abbia mai visto,
fioriranno i nuovi petali,
saranno diversi,
non saranno come quelli prima,
ma avranno un loro colore e ruolo.
Dall'indice parte un filo,
che attraversa tutto il corpo,
si attorciglia,
si intreccia,
si scioglie.
La ragazza si sistemò
l'abito di parole.
Si voltò.
Guarda.
Guarda il tuo riflesso.
Guardati dentro.~francj