"Carino "
" Ingrato "
" Stupido "
Erano le parole che detestavo sentire . Le ripeteva mio padre mentre guardava la televisione che trasmetteva ' Finalmente la pubblicità ' , un canale dove i soldi si spendevano per giocattoli che i bambini nemmeno compravano . Era sul canale 3 , il solito canale che si guardano gli ultra cinquantenni che non trovano lavoro o che non avevano voglia di lavorare . Mio padre invece lavorava , ma in una fabbrica dove era tutto automatico . Si posizionava davanti al cancello e dava il buongiorno alle persone in giacca e cravatta che passavano per di lí . Vivevamo nella stanza 187 dell'arbergo " Modem " in via Claudio Alberto . Era comodo come hotel . Ci vivevamo da due anni con mia sorella , mio padre e mia madre . L'hotel era a pochi passi dal Liceo che frequentavo , il Magnoli , e che mi aveva reso un matematico provetto . Di quel piccolo hotel sapevo tutto . Sapevo chi entrava e chi usciva .
In quel piccolo hotel , un segreto si nascondeva . Una stanza sola , oramai da anni , non veniva occupata . La stanza 188 , che si trovava vicino alla mia , era uno dei più grandi segreti che avevo paura di svelare .
18 Novembre .
" Luke se non ti alzi ti tiro giù dal letto " disse Isabel , mia sorella , intenta a mettersi in ghingheri per andare a scuola . Isabel era una ragazzina di 10 anni , molto precisa e puntuale . Aveva i capelli biondini con una ciocca blu che le aveva fatto fare mio padre per il suo decimo compleanno . Occhi marroni quasi come i cinesi ma più grandi e le labbra sottili . Una vocina tremolante ma amabile .
Quella mattina non avevo nessuna intenzione di alzarmi dal letto così feci finta di non sentire e mi misi il cuscino bianco sulla testa .
" Luke , smettila di fare il bambino " disse ancora . Non facevo il bambino ma di lunedì , con la testa che mi esplodeva , non mi andava di alzarmi .
" Isabel , va via . Ho sonno . E poi oggi mancano i professori " dissi . Mentii . I professori , al Magnoli , non mancavano mai se non era per colpa nostra . Isabel andò via sbattendo fortemente la porta e sbuffando . Appena mi assicurai che se ne fosse andata mi alzai dal letto e andai a fare colazione . Mia madre , come suo solito , era ai fornelli a sfornare chissà quale delizia . Mi avvicinai e gli diedi un bacio sulla guancia come buongiorno .
" Luke , ben alzato , sei in ritardo . Visto che ora non vai a scuola , corri a chiedere a Barry chi é la nuova famiglia arrivata " disse mia madre mentre affettava qualcosa e preparava da mangiare . Sobbalzai . Altre persone erano venute ed abitare qui . Barry era il portinaio , colui che sapeva e conosceva i nomi di ognuno . Buttai la forchetta e corsi per le scale fino ad arrivare da Barry che stava salutando una ragazza mora e la sua famiglia . Forse erano i nuovi arrivati . Mi fermai in attesa che passasse la mora . Ci scambiammo qualche sguardo . Lei aveva gli occhi perfettamente azzurri , come i miei , solo che su di lei sembravano più belli . Scrollai lo sguardo e corsi da Barry .
" Barry chi sono i nuovi arrivati ? " dissi affrettato . Continuai a pensare a quella ragazza mentre Barry apriva la bocca e parlava . Occhi azzurri , perfetta . Sembrava esser venuta apposta per scambiarsi degli sguardi con me . Come se mi volesse incontrare . Intanto Barry , il pelato davanti a me , aveva già detto la stanza dei nuovi arrivati . 189 ? 189 . Era al mio stesso piano . Lo salutai e corsi alla stanza 189 come se qualcosa mi attirasse . Mentre correvo , tra il fiatone , i sorrisi e i capelli in bocca , pensavo a lei , a come mi aveva colpito senza averla conosciuta .
Stanza 189 , ero arrivato lì davanti , il campanello bianco trovava chissà quale famiglia a fare chissà cosa . Suonai e rimasi ad aspettare battendo il piede sul pavimento . E se avesse aperto la ragazza di prima ?
Aprirono . Mi ritrovai davanti un signore alto , con un viso dolce , i baffetti poco calcati e degli occhi azzurri , come la ragazza di prima . Mi sorrise . Ricambiai subito il sorriso e allungai la mano verso di lui . Ero davvero agitato , forse troppo .
" Salve , sono Luke . Luke Hemmings "
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" Room 188 , thanks "
Random" Luke , il muro bianco ti rende amabile " disse lei aggiustandosi i capelli che le scendevano sulla spalla e che la luce illuminava perfettamente , tanto da far risplendere i suoi occhi . " Quindi mi ami ora ? " dissi .... " Una stanza come sogno d...