Il signore alto sorrise varie volte e mi guardò la mano sorpreso , come se si aspettasse visite , oppure il pizzaiolo con qualche pizza da farlo ingrassare ancora di più di quanto potesse sembrare . Aspettammo che qualcuno rompesse il ghiaccio . E fu lui a farlo dicendo " Allora Luke , come mai da queste parti ? " . Aspettai qualche secondo prima di rispondere perché dietro di lui passò ancora una volta la ragazza che avevo visto all'entrata . Restai a fissare per un po , poi tornai alla domanda del signore davanti a me " Beh , vivo due stanze prima della vostra . " dissi , aspettando di entrare e andare a fare conoscenza con la ragazza mora che passava con le cuffie nelle orecchie , piena di bracciali ai polsi , munita di occhiali e chissà quale pensiero nella testa . Però non ebbi questo desiderio perché il padrone di casa mi portò alla realtà dicendo che mia madre stava urlando che dovevo tornare a casa . Quella donna riusciva a rovinare i momenti che per me potevano essere una svolta . Lo salutai dando l'ultima occhiata alla ragazza dietro e mi guardò e poi tornò sul suo cellulare a cambiare canzone . Andai via lasciando l'uomo sulla soglia della porta e entrai in casa . Mia madre era seduta comodamente al tavolo da pranzo , con mio padre e mia zia che quel giorno era venuta a farci visita . Mia zia Jesey era una delle tradizionali zie . Quelle attente ai dettagli del divano , quelle pronte per attaccarti al muro se solo lo avessi toccato , quelle con gli occhiali posizionati alla punta del naso e con una lingua lunga quanto la miraglia cinese . Sorrisi a mia zia che , nonostante tutto , era sempre adorabile con me . Aveva un vestitino a fiori grazioso , che faceva luce nella stanza quasi senza finestre . Era un piccolo appartamento ma alla zia piaceva talmente tanto che continuava a fissare una parete vuota della stanza e a dire , senza far sentire a nessuno " Meraviglioso " . Mia zia riusciva a far entrare le sue parole , benchè non avessero significato , nel cuore delle persone. La osservai per quei pochi che mi bastavano per capire che aveva domande su ogni piccolo particolare della stanza . A partire dalle colature di vernice sul muro di due mesi fa . Mi sistemai vicino a Jesey che era pronta a farmi domande . Lo notavo da come si era seduta . Gambe incrociate , braccia incrociate e uno sguardo malizioso . Si aggiustò la maglia leggermente scollata e guardò mia madre . Mia zia portava maglie scollate perchè era divorziata ma in cerca di un ragazzo che la renda davvero felice . Aveva lasciato suo marito per essere libera ma , sapendo del suo matrimonio con una ragazza indiana , ha iniziato a cercare nuovamente l'amore . Mi buttai sul divano peggio di un cammello e guardai il cellulare ,posato sul tavolo , accendersi continuamente .
" Luke , amore della mamma , apri la porta " disse mia madre . Ero cosí preso dal telefono che non mi resi conto di nulla . Mi alzai dal divano sgualcendolo e attirando l'attenzione di mia zia che aveva a cuore queste cose . Aprí la porta e mi ritrovai la ragazza mora della stanza 189 davanti .
" Hey . Salve sono Brook Herondale , vivo qui vicino emh...io e la mia famiglia stiamo facendo il giro del palazzo per una festa che si terrà da noi ...ci servirebbe aiuto . Potete avvisare altri ? "
Disse la mora . Restai immobile. Sorrisi ogni tanto e , senza dare il tempo a mia madre di rispondere , dissi " Brook , vengo io con te " mia madre fece un sorriso malizioso e mi fece cenno di andare e di correre prima che avesse preso la scopa e avrebbe iniziato a inseguirmi per casa .La ascoltai e andai dietro Brook .
" Allora , Hemmings , ti ho sentito prima parlare con mio padre . Ho una voglia pazzesca di entrare nella stanza 188 , ti prego , era una scusa quella della festa , vieni ? "Spazio autrice
Hii .
Allora scusate il ritardo ma ho gli esami e non ho tempo materiale . Da come avete capito sono Luke's girl .
Secondo voi che succederà ?
Luke accetterá ?
Al prossimo capitolo
Kiss ☁- Hemmings is the cure
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" Room 188 , thanks "
Random" Luke , il muro bianco ti rende amabile " disse lei aggiustandosi i capelli che le scendevano sulla spalla e che la luce illuminava perfettamente , tanto da far risplendere i suoi occhi . " Quindi mi ami ora ? " dissi .... " Una stanza come sogno d...