Capitolo 11

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Juliana pov.


Osservo la Pasticceria di mia zia con un sorriso sulle labbra. Pensare che ha realizzato tutto questo con le sue sole forze è un esempio per ogni donna che vuole essere qualche cosa di più che una madre, una moglie, una compagna.

- Coraggio entriamo i bambini sono già pronti-

Yeah. Evviva!

- Dovresti fare qualche cosa per la tua faccia. Mostra più di quanto pensi- Mormora al mio orecchio Thiago.

Lo scaccio come si scacciano le mosche. È fastidioso come quegli esserini in effetti.

- È per colpa tua se siamo qui. Quindi taci- Sibilo a mia volta.

Solleva un sopracciglio

- Non vedo come possa essere colpa mia se siamo qui. Potevi rifiutare-

- E andarmene in giro per Boston da sola? Andiamo, sii sincero una volta tanto-

- Io sono sempre sincero, ragazzina-

- Sincerità è il tuo secondo nome, immagino-

- Anche il terzo-

Trattengo una risata.

- Margherita questa è mia nipote, Juliana. Lui è Thiago il figlio di mio marito e lei è Leonor, la nipote-

La voce di mia zia che fa le presentazioni interrompe il battibecco.

Osservo la donna che ha l'età di mia zia e che indossa la divisa con i colori della pasticceria sorriderci da dietro il bancone.

- Piacere di conoscervi. I bambini sono già in laboratorio, affrettatevi prima che diano fuoco all'intero negozio-

- Oh, cara, esagerata come sempre. Sono dei bambini, che male vuoi che facciano? –

-Perché non ne hai mai visti dieci in una stanza- È la replica.

Mia zia scuote la testa, dirigendosi verso una porta che dà sul laboratorio.

Il mio sguardo si posa sui bambini che avranno all'incirca cinque anni, tutti con indosso un grembiule bianco e un cappello da chef in testa, seri e impettiti come soldatini.

Che carini! Forse ci ripenso e voglio un figlio anche io.

- Non si comprano in negozio, lo sai vero? –

Sospiro, voltandomi il tempo necessario per lanciare un'occhiataccia a Thiago che sorride.

- Sparisci-

- Bene, un minuto di attenzione. Ogni bambino verrà affidato ad una assistente. Juliana tu avrai Ilary –

- Aspetta un momento, non si è mai parlato di fare da "assistente" ad un bambino! –

- Cosa pensavi di fare cara? –

- La spettatrice-

Mi volto di scatto ma il bastardo è già lontano a riprova della sua battuta il ghigno che ha sul volto.

Magari "per sbaglio" potrei amputargli un dito. Dove sono i coltelli?

- Thiago tu avrai Tatiana-

Lo vedo sorridere alla bambolina dai capelli neri e dai grandi occhi nocciola che lo guarda come se fosse il suo eroe.

Perché non lo conosci.

- Leonor sentiti libera di scattare tutte le foto che vuoi-

- Ti serve un assistente? -

The Rebel and the Mobster (MAFIA SERIE 8) completaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora