Capitolo 23

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Juliana


Faccio una smorfia, sostenendo lo sguardo di Gabriel, Thiago e persino Esteban, incrociando le braccia al petto.

- Allora? - Sbotto.

- Se fossi in te sorellina modererei il tono, sei già in un mare di guai- Mi avvisa Gabriel

- Per l'amor del cielo, non ho fatto nulla che anche voi non avreste fatto! Anzi, no, voi utilizzate le pistole per parlare, io la tecnologia –

- Hai chattato con un pedofilo! Un uomo pericoloso che sfrutta bambini per i propri fini! Ti rendi conto di che cosa può accadere se ti trova? Hai idea dell'inferno in cui sarai sbattuta, piccola testarda? –

Mi alzo in piedi di scatto, le mani strette a pugno sostenendo lo sguardo adirato di mio fratello.

- Se ne ho un idea? Mi chiedi se ho idea di che cosa significhi vedere una bambina di cinque, sei anni costretta a prostituirsi per portare a casa il pane? O perché i suoi genitori non hanno idea di che cosa sia il controllo delle nascite, perché in alcuni villaggi rurali la Chiesa vieta ancora di prendere precauzioni o semplicemente di negarsi al proprio marito? Non c'eri tu quando riuscivamo a tirare fuori da uno di quei bordelli una delle ragazzine, non c'eri tu a vedere il loro sguardo spento, arreso i loro corpi martoriati. Io invece c'ero. Assieme al parroco che ha deciso di dare una mano nello spezzare questa assurda e maledetta catena. Hanno preso una delle mie bambine, l'hanno presa da una casa sicura, questo vuol dire che nella mia organizzazione c'è una spia. E vuol dire che non dovevo lasciare il Messico perché le cose non andavano come volevo. Ho fatto i capricci come una bambina e a pagarne il prezzo sono state delle bambine innocenti-

- Non è colpa tua Jul, non addossarti colpe che non hai –

Mi volto verso Esteban fulminandolo con uno sguardo.

- È colpa mia invece. Se non lasciavo il Messico chiunque ci sia dietro questo rapimento non si sarebbe fatto avanti. Ho lasciato l'organizzazione perché all'improvviso tutto il mio lavoro è andato in fumo dopo che Ginevra ha iniziato a punzecchiare quel dannato pedofilo. I bordelli hanno chiuso le porte e le comunicazioni. I rapimenti sono diventati più subdoli. Le donne non si fidavano più di noi, non lasciavano più i mariti violenti perché non pensavano che fossimo in grado di proteggerle. Eravamo nel pieno di una guerra ed io ero impotente. Poi Ginevra ha creato la sua associazione, il Consiglio Comunale le ha dato manforte, mentre a me hanno sempre sbattuto le porte in faccia, ridendomi dietro. Forse avrei dovuto presentarmi con una pistola in mano e minacciare di far saltare i loro inutili cervelli-

- Non sapevo nulla di tutto questo. Perché non ce ne hai parlato? –

- Davvero? E cosa avrei dovuto dirvi? Sono anni che vi chiedo di trattarmi da adulta e tutto ciò che ottengo sono regole assurde. Volevo fare qualche cosa da sola, per dimostrare a me stessa di esserne in grado –

- E hai fatto un ottimo lavoro ragazzina. Soprattutto considerando che avevi l'intero cartello messicano contro-

Mi volto verso Thiago, sorpresa.

Sorride.

- Ma avresti potuto dircelo, ti avremmo aiutata-

- Avreste preso il controllo-

- Non ha tutti i torti- Mormora Esteban, guadagnandosi un occhiataccia da Gabriel.

- I tuoi motivi possono essere stati buoni, ma hai pensato che cosa accadrà se rintraccerà la tua posizione? –

The Rebel and the Mobster (MAFIA SERIE 8) completaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora