prologo

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E dopo arriva lui, mentre combatto con la depressione.
Sono con lui, con loro, nel mio posto.
Come ci sono finita qui? Com'è potuto succedere che la mia vita sia cambiata così in fretta? Quando mi guardo indietro e vedo tutto quello che ho passato penso a come sono arrivata a tutto ciò.
Volete saperlo anche voi?
Benvenuti nella mia strana, pazza e bellissima storia.

2 ANNI FA...
Mi sedetti sul sedile dell'aereo, ovviamente il posto vicino al finestrino.
India, mia sorella, fece lo stesso accanto a me.
"Sei pronta piccola?" mi chiese mostrandomi un sorriso.
"Certo non vedo l'ora! Pensi che la nonna ci accoglierà volentieri è tanto che non la vediamo?" le chiesi.
"Certo che ci accoglierà, ci ama" mi rispose.
I miei genitori avevano deciso di mandare me e mia sorella nelle outer banks dopo la morte di mio nonno, nato e cresciuto sull'isola.
Non volevano lasciare la nonna sola e sapevano quando ci piacesse quel posto, nonostante lo avessimo visto pochissime volte.
Mia nonna era una donna molto ricca, ma viveva nella zona dei pouges.
Diceva sempre che tra i kooks non si trovava bene e che i pouges erano la sua gente.
Per tutto il viaggio non distolsi gli occhi dal vetro dell'aereo e appena sentii che stavamo atterrando svegliai violentemente india.
Lei si svegliò fulminandomi con lo sguardo.
Scendemmo dall'aereo e come sempre mi fermai ad osservare il tramonto che scendeva nel mare.
Una mano ci fece segno da lontano, come non riconoscerla...la mia nonna.
Le corsi incontro abbracciandola e inalando il suo profumo Chanel numero 5.
Era una bellissima donna di 60 anni, anche mio nonno aveva la sua stessa età.
È morto durante una tempesta, amavo quel uomo.
È merito suo se amo il mare e il surf.
Al contrario mia sorella odia il surf, lei è un po' come la nonna.
Dolce, ama cucinare e leggere.
Una molto più tranquilla di me.
Salimmo in auto e ci dirigemmo verso la casa.
Un casa bianca, con il portico in legno e le finestre enormi.
Sembrava una casa "da kook", ma la nonna li odiava.
Entrai in casa e mi affrettai ad osservarla.
Era diversa dalla casa a New York.
Era molto più calda e accogliente, era una casa da nonna.
Salii le scale e lessi la terghetta sulle porte.
"Sunny" c'era scritto su una.
Aprii la porta ed iniziai a studiare la mia stanza.
Un letto enorme era a destra della porta contro il muro, attaccato alla porta un comodino in legno con una lampada sopra.
A sinistra c'era la scrivania, vincono ad essa un armadio medio-grande e poi una finestra enorme con una sporgenza interna dov'erano appoggiati dei cuscini.
Mi affacciai alla finestra e osservai il mare, il sole stava ancora tramontando, era tutto così meraviglioso.
Mi voltai e notai che sul letto c'era una scatolina con un biglietto.
"per il mio sole" c'era scritto su quest'ultima.
Aprii la scatolina e vidi una collanina con il sole, il mio nome e il mio simbolo.
la indossai e poi mi guardai allo specchio, sembrava fatta apposta per me.
Uscii nel corridoio ed andai nella camera di mia sorella, praticamente uguale alla mia.
Lei stava aprendo il suo regalo, un libro sull'India.
La nonna ama i nostri nomi e ci regalava sempre qualcosa legato a essi.
Corsi giù per le scale a prendere la valigia e ringraziare la nonna.
"Nonna!! È bellissima questa collana, grazie" dissi abbracciandola.
"Mi fa piacere sunny" dissi stringendomi.
"Su va a disfare le valigie, vi chiamo per la cena" disse.
Le sorrisi e presi la valigia portandola disopra.
La posai sul letto aprendola.
Tirai fuori prima i vestiti e poi mi spostai in bagno per posare il resto delle cose.
Mi stesi sul letto appena finito e presi il cellulare.
Vidi alcuni messaggi sia di mamma che di papà.

Vidi alcuni messaggi sia di mamma che di papà

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La nonna ci chiamò poco dopo per cenare

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La nonna ci chiamò poco dopo per cenare.
"Tutto buonissimo nonna" disse india.
"Sono contenta che vi piaccia" disse la nonna.
"sole, tutto bene?" Mi chiese quest'ultima.
"Si, volevo chiederti se domani mattina posso andare a correre sulla spiaggia?" le domandai.
"O si nonna, la nuova fissa di sole è la corsa" disse mia india.
Io le risposi con una linguaccia.
"Certo tesoro" disse la nonna rispondendo alla mia domanda.
Le sorrisi.
Finita la cena, lavammo i piatti e poi andai di sopra a farmi una doccia.
Poi mi addormentai sfinita sul letto.
Alle 6.00 in punto la mia sveglia suonò ed io mi alzai piena di energie.

Ecco un'altra enorme differenza tra me, la nonna e india.
Loro avrebbero dormito fino a tardi invece io amavo alzarmi presto, quando tutto il mondo ancora dorme.
Mi vestii indossai un completo sportivo.
Dei pantaloni della Nike neri ed un top bianco.
Indossai le scarpe da corsa e mi feci una coda alta.
Uscii di casa lasciando un biglietto appeso al frigo, come facevo a new York.
"sono già uscita.
torno tra un po'
bacini
Sunny"
iniziai a correre sulla spiaggia un po' lontana dalle onde.
Mi fermai solo un dopo un po' per osservare l'alba.
Notai che non ero sola.
Un ragazzo, in costume con la tavola da surf in mano e dei capelli incredibilmente biondi.
Entrò in acqua salendo sulla tavola ed iniziò a cavalcare qualche onda.
Ricominciai a correre e percorsi tutta la spiaggia.
Tornando indietro notai che il ragazzo era seduto sulla riva.
Gli passai dietro e lui si voltò verso di me.
"Hey biondina, non ti hanno insegnato a salutare" disse.
"ciao?" dissi voltandomi.
"Non ti ho mai vista qui" disse.
"Meglio per te" dissi voltandomi.
"Eh dai biondina, come ti chiami?" mi chiese.
"Sole" risposi freddamente.
"E come mai una che si chiama sole è così fredda?" mi chiese divertito.
Mi voltai e continuai a camminare.
"Io sono jj!" mi urlò il ragazzo.
Avevo diversi problemi di fiducia, soprattutto in amicizia.
Tornai a casa, mi feci la doccia e preparai la colazione.
Mangiai con calma e appena india si svegliò andammo a fare un giro per le outer banks.
Era tutto meraviglioso o almeno lo sarebbe stato se india avesse smesso di lamantarsi per il caldo e le zanzare.
"Hey biondina, dobbiamo smetterla di incontrarci così" disse jj sbucando all'improvviso.
"Sei tu che incotri me" dissi.
"Senti sta sera c'è una festa in spiaggia, perché non la smetti di fare la stronza e non ti diverti con me e i miei amici" disse.
"Ci penserò" risposi incrociando le braccia al petto.
"Porta anche la tua amica, a dopo biondina" disse voltandosi.
"E questo chi era?" mi chiese gaurdandomi maliziosamente.
"Lasciamo perdere, ci andiamo?" le chiesi.
"No, assolutamente" rispose.
Sempre la solita guasta feste.
"Io ci vado, tu fa come vuoi" dissi accelerando il passo.
"Mamma e papà ci hanno mandate qui per stare con la nonna, non per scopare o ubriacarci" disse.
"Ripeto: tu fai quello che vuoi" dissi non voltandomi più verso india.
La sera arrivò in fretta, mi vestii con un paio di pantaloni di jeans ed un top blu.
Indossai la mia collana con il sole, infilai il telefono in tasca e uscii di casa con lo sguardo contraddittorio di india addosso.
"Eccola la mia biondina" disse jj togliendosi il casco della moto.
"Che ci fai tu qui? Come fai a sapere che abito qui?" gli chiesi.
"Primo ti ho invitato io e tu non sai dov'è il posto. Secondo tua nonna ama me e i miei amici e ci ha parlato di una certa sole che aveva più o meno la nostra età, ci ha detto che sarebbe venuta a vivere qui" mi spiegò.
Sorrisi e mi avvicinai.
"Vieni principessa, andiamo a divertirci" disse porgendomi il casco.
"Piuttosto vado a piedi" dissi rifiutando.
"Dai su biondina" disse infilandomi il casco.
Sbuffai e salii sulla moto tendomi la sedile di essa.
Partimmo verso la spiaggia dove c'erano solo due ragazzi ed una ragazza.
"Ragazzi lei è la nipote di Anna" dissi presentandomi ai suoi amici.
"Loro sono  pope, Jonh B e Kiara" disse indicandoli uno ad uno.
"Io sono sole" dissi.
"Piacere sole, non spaventarti sono solo fatti, vieni siediti qui" disse Kiara indicandomi un posto affianco a lei.
Mi sedetti.
[...]
E da quel giorno la mia vita cambiò, cambiò drasticamente.
Lasciate che vi spieghi tutta la mia storia, questo era solo l'inizio.

my sun in the night-jj maybank-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora