Il tempo

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Eravamo tutti a una festa, non ricordo esattamente per festeggiare cosa, ma mi stavo divertendo. Ero con i miei amici e soprattutto ero emozionata perché il ragazzo che mi piaceva ormai da un po' di tempo era lì e mi stava guardando. Il suo nome era Aaron. Eravamo in classe insieme da ormai cinque anni, all'inizio lui non mi piaceva, ma io piacevo a lui. Eravamo solo due ragazzini e io non ero stata in grado di guardare oltre al suo atteggiamento da buffone, dietro il quale si nascondeva un ragazzo dolce e premuroso. Le cose però erano cambiate, avevo aperto gli occhi, ma ormai era troppo tardi. Lui aveva voltato pagina e nel frattempo era cresciuto e diventato molto più attraente diventando oggetto di desiderio di mezza scuola. Quando l'avevo conosciuto era un ragazzino piccolino, forse solo 10 centimetri più alto di me. Tutti pensavamo che sarebbe rimasto basso. Invece, qualche anno fa ha avuto una crescita improvvisa ed è arrivato a 185 centimetri. Lui è sempre stato carino con me, nonostante io l'avessi rifiutato più volte. Spesso mi capitava di darlo per scontato, perché lui per me c'era sempre, indipendentemente dalle cazzate che facessi. Forse era proprio quando si era allontanato da me, quando aveva capito che razza di persona fossi che io avevo capito che per me lui non era solo un amico e non lo era mai stato. In tutti quegli anni mi era stato sempre accanto e senza accorgermene mi ero innamorata di lui.

Quella sera avevo intenzione di cambiare le cose, anche se ero terrorizzata a morte. Lui poteva avere letteralmente qualsiasi ragazza e dubitavo che sarebbe tornato da me dopo tutto quello che avevo fatto. Ma valeva la pena provare.

Andai in messo alla pista da ballo, per divertirmi con i miei amici. Era passata ormai qualche ora e io continuavo a girarmi per controllare che Aaron fosse ancora lì. Ma ogni volta che lo facevo il mio cuore si crepava sempre di più. Quella sera lui era venuto lì insieme a una ragazza bionda che mi ricordava molto una Barbie. Non conoscevo il suo nome, ma ero sicura di averla già vista a scuola. Quando mi giravo l'unica cosa che riuscivo a vedere erano i suoi occhi da gattina che erano costantemente puntati su Aaron. Spesso si avvicinava a lui per dirgli qualcosa all'orecchio, ovviamente una scusa per stargli più vicino. Io non potevo fare a meno di alzare gli occhi al cielo e continuare a ballare con i miei amici.

Quando mi girai per controllarli di nuovo lui non c'era. Sui divanetti in cui si trovavano prima era rimasta solo la Barbie, che mi stava guardando come se avesse voluto uccidermi. Non feci in tempo a finire di pensare che sentii delle mani sui miei fianchi che mi fecero rabbrividire. Cercai di girarmi per capire chi fosse, ma quelle mani mi bloccarono e un corpo si avvicinò di più al mio. Sentii il suo respiro vicino al mio orecchio e mi disse:

"Balla con me".

Dalla voce capii che era Aaron. In realtà l'avevo già pensato solo con il tocco delle sue mani che riconoscerei ovunque, ma temevo di sbagliarmi. La sua voce fu la conferma. Iniziai a oscillare i fianchi mentre lui mi guidava con le sue mani. Si avvicinò di nuovo e disse:

"Sei gelosa Sara?".

Non risposi. Sapevo che era una domanda retorica. Mi aveva vista. Avevo visto come stavo incenerendo con gli occhi quella stupida Barbie. Continuai a ballare fino a quando le sue mani mi strinsero più forte e mi fecero girare spostandosi poi sulle mie guance. Non ebbi il tempo di realizzare cosa stesse succedendo che le sue labbra si fiondarono sulle mie. Quel bacio durò poco perché lui si allontanò subito. Mi guardò per qualche secondo, probabilmente stava cercando di capire la mia reazione, i miei pensieri. Questa volta però fui io che non gli diedi il tempo di farlo. Lo avvicinai a me e lo bacia di nuovo. Lui lo prese come un consenso da parte mia e il bacio si fece più profondo, più passionale. Sentivo le sue mani che si erano spostate sui miei fianchi e che mi tiravano sempre più verso di lui. Mi staccai dal bacio per parlargli:

"Questo significa qualcosa per te?"

Lui mi guardò negli occhi, quasi stupido dalla comanda che gli stavo facendo. Si avvicinò di nuovo al mio orecchio:

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 30, 2023 ⏰

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