Quando due corpi si vogliono, fanno tremare tutte le particelle che li circondano così forte, che finiscono per scontrarsi.
Quando finalmente entrano in contatto, il mondo trema, per poi scomparire: si riassorbe su se stesso, quasi a mettersi da parte per osservare i fuochi d'artificio che i due corpi scaturiscono ad ogni singolo tocco.
Solo sfiorandosi fanno nascere una scintilla che illumina il nulla in cui sono immersi. Ogni scintilla chiama disperatamente l'altra, dando il via a un'esplosione di colori senza fine.
E tu Martina, mi hai fatto fare i botti di capodanno solo sfiorandomi.
Sono qui, nel tuo letto, nella tua stanza.
Sa tutto di te.
Sei in bagno e ti stai lavando le mani, ed io mi concedo qualche secondo per guardarmi attorno. C'è una mensola piena di libri, mi soffermo proprio su lì, per vedere quanti libri abbiamo in comune; in realtà sono pochi, e mentre cerco di leggere il titolo di un libro in inglese, sento i tuoi passi avvicinarsi alla porta.
Non entri subito, ma ti soffermi a guardarmi e l'aria si fa subito tesa. Perché io sento il tuo sguardo bruciarmi sulla pelle da tutto il giorno. E Dio, mi piace da matti, perché sai che sento il tuo sguardo addosso, e lo fai di proposito. Di conseguenza anch’io lo faccio apposta a non muovere un muscolo, perché voglio che mi guardi fino a consumarmi.
Sei ferma lì, e io sento il bisogno di averti vicina, quindi sorrido. È un po' il mio segnale per dirti “ti ho vista, vieni qui” e tu lo cogli, lo prendi fin troppo in parola, perchè nell'avvicinarti chiudi la porta e ti posizioni a cavalcioni su di me. I nostri corpi urlano da ogni poro che si vogliono.
La nostra vicinanza scuote le particelle che sono intorno a noi. Si muovono così tanto che tra i nostri corpi, così vicini, a stento ci passa l'aria, o forse sono solo io che non respiro ad averti così vicina.
Mi baci, ti bacio o meglio, ci baciamo, perché in qualche modo era scritto che quella distanza millimetrica che c'era tra di noi doveva essere azzerata.
È un bacio diverso, lento: pieno di tutti i ”ti voglio” che ci siamo scritte, ma soprattutto di quelli che abbiamo pensato e che per qualche ragione sono stati bloccati in gola.
Le mani scivolano sui fianchi, stringendoli e tirandoli verso di me per sentirti più vicina, perché non è mai abbastanza vicino se si tratta di te. Tu mi metti le mani tra i capelli e li tiri leggermente, ed io mi sento morire ogni volta che lo fai.
Ma ad un certo punto, tutti questi baci, carichi di parole, non mi bastano più. Ed è lì, in quell'esatto momento, che il mondo tira lo scossone più forte di tutti e ci ritroviamo a mischiarci, con i vestiti addosso.
Mi ricordi una frase di una canzone: ”che bello il rumore di due che si mischiano e fanno l'amore.”
Le nostre anime si sono mischiate senza che ce ne rendessimo conto, seguendo il ritmo frenetico del cuore, che a stento rimane nella cassa toracica.
Siamo il big bang più bello di sempre.
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Based on a true story
Randominsieme sparpagliato di storie. un po' mie, un po' tue un po' di tutti un po' di nessuno