IL CAVALLO PERDUTO

||CAPITOLO 3||

E anche oggi la stessa sveglia. Mi alzai, anche se un po' più energeticamente che ieri.
Domani Sara avrebbe avuto una gara ed oggi si sarebbe dovuta allenare.
Prima, verso le 9:00, andammo in centro in quella famosa selleria.
Prendemmo le bici e percorremmo una piccola stradina aciottolata che portava in centro.
Passammo davanti a tantissimi negozi: di abbigliamento, alimentari, di cucito e di frutta e verdura.
Finalmente scorsi dietro una villetta una specie di catapecchia con un cartello illeggibile.
"Stai tranquilla...è molto meglio di quello che ti aspetti!" disse lei.
Sorrisi cercando di nascondere la mia smorfia.
Entrammo in un piccolo negozio sul retro.
Sembrava di stare nei film quando entri nei negozi di antiquariato e scopri cose magiche.
Ma in effetti era proprio così.
C'erano una moltitudine di selle, sottoselle, agnellini, tantissimi tipi di briglie, redini, morsi.
Dietro c'era l'abbigliamento per il fantino.
"Buongiorno care ragazze!" disse una voce.
"Salve Pietro!" disse Sara.
"Io sono Giulia, sono nuova qui" dissi io.
"Che bella notizia! Una nuova cavallerizza allora!" disse Pietro, il vecchietto proprietario del negozio; "di che cosa avevate bisogno?"
"Dei tuoi famosissimi sottosella!" disse Sara.
"Oh, nessun problema! Pony o cavallo?" esclamò lui.
"Ehm.....cavallo, giusto Giuly?" disse Sara.
"Eh? Cosa? Cavallo? Credo di sì" dissi io, meravigliata da tutte quelle cose.
"Sì, capito. Venite con me" disse.
Ci portò nel cortile del retro e......
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ANGOLO AUTRICI
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