Capitolo 20: Bangtan Alla Riscossa

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I ragazzi si ritirano nelle loro case per prendere tutto il necessario prima di partire per il viaggio.
Non è una vacanza... Ma un'operazione di salvataggio.
Nam e Tae prendono una valigia nera che si trova nella cantina, dove dentro ci sono tutti i tipi di pistole, granate e altre armi e la caricano nell'auto assieme a tanti altri materiali che servono per il piano.
"Hyung, c'è tutto?" chiede Tae al maggiore, chiudendo il bagagliaio.
"Sì, c'è tutto... Dobbiamo aspettare che gli altri siano pronti."
"Bene... Prendi questi... Serviranno per camuffarci." mormora alla fine il minore, porgendogli degli occhiali da sole e una barba finta.
"Siamo fortunati che i nostri genitori erano poliziotti..." dice Nam ridacchiando, facendo ridere anche il fratello e indossando barba e occhiali. Tae, invece, indossa un berretto rosso e dei baffi finti folti.
I due ridono per quanto siano buffi, fin quando all'improvviso si sente il walkie talkie emettere un suono e una voce che rimbomba da lì.
"Hey, ragazzi... Noi siamo pronti. Ci siete tutti?" chiede Yoon ai due.
"Anche noi siamo pronti... Mancano solo Jin e Jungkook."
"Va bene. Aspettiamoli ancora un po'... Sperando che non facciano tardi come il loro solito." ridacchia il grigio, facendo ridere gli altri due.
Intanto, Jungkook e Jin caricano anche loro in auto le pistole, i pugnali e tutto il resto, dopo averli comprati nell'armeria a due passi da casa e anche i baffi finti e gli occhiali per camuffarsi, ma il moro sarebbe rimasto allo scoperto, dato che poteva entrare direttamente dalla porta principale.
Il problema è che non è mai stato in quel posto tanto lontano... Soprattutto se c'erano altre persone che il suo capo rapiva. Lui era sempre all'oscuro di tutto quello che succedeva lì dentro, nonostante ci lavorasse.
Da una parte era meglio, ma dall'altra no, perché non sapeva come li aveva uccisi e come forse avrebbe fatto con Jimin.
Ha una paura terribile di quello che succederà, ma non avrebbe mollato. Si sarebbe sacrificato pur di salvare colui che ama più di chiunque altro.
Si mettono in macchina per raggiungere gli altri al luogo dell'appuntamento.
"Ragazzi, stiamo arrivando..." li avvisa Jin con il walkie talkie prima di mettere in moto l'auto e partire.
Jungkook non avrebbe voluto aspettare 4 ore per arrivare... È molto impaziente e questo il maggiore lo sa benissimo...
Subito se ne è accorto e cerca di tranquillizzare il minore.
"Sta' tranquillo... Riusciremo ad arrivare il prima possibile. Abbiamo un piano, siamo preparati... Non si aspetteranno di trovare questa sorpresa e li coglieremo con le mani nel sacco. Ti ho promesso che avremo salvato Jimin ed è quello che faremo. Ti devi solo fidare di noi!"
"E chi ti ha detto che non mi fido?! Io mi fido di voi, però... ho solo paura di quello che quel farabutto possa fare a Jimin!" risponde Kook, portando le mani tra i capelli.
Sta quasi per crollare in un attacco di panico, ma non è proprio il caso di farlo. Cerca di calmarsi, tentando di respirare lentamente, aiutato dal maggiore.
Una volta calmatosi, si addossa al sedile, chiudendo gli occhi e si addormenta. È proprio stanco...
Ha proprio bisogno di riposarsi, poiché una grande avventura li avvolgerà in un sanguinoso e pericoloso abbraccio.

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