Come fratelli ||Draco Malfoy

Capitolo 13- Fulmini

Tirai una gomitata a Draco.
<Gelosa di Theo? Pff, ma non farmi ridere per favore!>
Risposi con tono seccato.
Come poteva pensare che io potessi essere gelosa di mio fratello? Non sono di certo possessiva come lui!
Eppure stai rosicando... o sbaglio?
<Li stai letteralmente maledicendo con lo sguardo Aura, sei gelosa!>
<Draco smettila! Mi fa solo... strano vederlo insieme ad Astoria, tutto qui.>
<Anche a me, ma non reagisco di certo così. Anzi sono felice che abbia trovato qualcun altro dopo di me.>
<Non si può di certo chiamare relazione quella che avete avuto.>
Risposi con tono seccato.
<Beh, non sono d'accordo dai, io volevo sposarla all'epoca.>
<Draco!>

Urlai ad alta voce attirando l'attenzione di  Theo che  ci rivolse uno sguardo confuso.
<Mi stai infastidendo! E ti ripeto che non è stata una vera relazione la vostra! Non puoi nemmeno chiamarla ex! >
<Oh, che succede sweet pie? Ora sei gelosa anche di me?>
Rise a crepapelle e si passò un dito sotto gli occhi per asciugare le lacrime.
<A volte ti comporti proprio come Tom. Ora capisco perché andate tanto d'accordo.>
Conficcai le unghie dentro le braccia, iniziai a pizzicare fino a lasciare un segno rosso evidente.

Non riuscivo a togliere gli occhi di dosso a Theo e Astoria. Che urto vederli insieme. Theo sembrava davvero... sereno con lei. Aveva il viso rilassato e divertito. Non l'avevo mai visto  così prima ad ora e mi fa... male.
Spero inizi a piovere. Non voglio vederli insieme.
E come se il cielo avesse ascoltato tutte le mie imprecazioni, una lieve e sottile pioggia iniziò a bagnare la mia pelle candida.
Le goccioline d'acqua iniziarono a bagnarmi sempre di più i vestiti.
<Ma sta piovendo? Ma fino ad un attimo fa c'era il sole...>
<Che ci vuoi fare! Il tempo è bipolare, cambia umore facilmente! >
<Un po' come te?>
Disse ironicamente Draco.
<Dai, torniamo dentro, altrimenti ci prenderemo un raffreddore.>
Draco appoggiò delicatamente la sua mano sulla mia schiena e mi spinse leggermente.
<Pessima idea quella di spostarci in giardino. Stavamo tanto bene in corridoio.>
<Quanto ti lamenti oggi. Sei davvero insopportabile!>
Sbattei il piede per terra con così tanta rabbia da farmi addirittura male.
<Ouch!>
<Così impari a fare l'antipatica con me! È il karma!>

Il biondo rise ancora. Mi limitai a fulminarlo con lo sguardo.
La pioggia si fece più fitta.
I miei occhi si posarono su mio fratello e Astoria: correvano a braccetto al riparo. Ci passarono di fianco ridendo divertiti non degnandoci di uno sguardo.  Li guardai passare a braccia conserte, mentre mi tormentavo le braccia pizzicandole con le dita.
<Aura.>
Draco richiamò la mia attenzione, si avvicinò al mio viso e posò il pollice sulla mia guancia sinistra. I nostri sguardi si incrociarono e per un attimo, la rabbia che sentivo fino a qualche secondo prima, si dissolse. Draco aveva il potere di calmarmi, come una mamma che culla il proprio bambino per farlo smettere di piangere.
I suoi occhi grigi come le nuvole cariche di pioggia, mi stavano scrutando  l'anima alla ricerca di qualcosa che mi stava tormentando dentro.

Rimanemmo in silenzio fin quando Draco non decise di accendere di nuovo quella rabbia che per qualche secondo era riuscito a spegnere soltanto guardandomi negli occhi.
<Che cos'hai? Sei nervosa e arrabbiata,anche delusa oserei dire. È per Mattheo che stai così?>
Spostai la mano di Draco dal mio viso.
<Parlami, dimmi cosa ti succede. Lo sai che con me puoi parlare di tutto.>
Il  suo tono era calmo e dolce. Arrossii leggermente per la delicatezza che stava utilizzando con me.
<Draco, lasciami stare davvero. Non è giornata oggi.>
<Aura per favore! Non fare l'orgogliosa. So che stai male per lui, ma parliamone! Dimmi cosa ti fa stare così male!>

Era preoccupato per me, lo percepii dal tono di voce. Non so nemmeno io cosa mi turba, so solo che ho bisogno di stare da sola e di non essere tempestata di domande! Mi sento confusa dopo quello che ho visto oggi, ho un mix di emozioni negative che non riesco a comprendere. Ho bisogno di riflettere e capire cosa mi angosci così tanto!
<Non so nemmeno io cos'ho. Meglio se mi lasci stare.>
Mi staccai da lui per trovare un posto tranquillo in cui riflettere. Draco però, mi prese il polso per fermarmi. Mi girai di scatto e provai  a divincolarmi. La presa di Draco però, era troppo salda, così lo spinsi via urlando.