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Carmine's Pov

- Possiamo andare adesso Comandá. -

- Cosa pensavi di fare con quella pistola? Ma puoi essere cosi stupido e rinunciare alla messa in prova? Adesso Futura sarà affidata a tua madre! -

- Ho perso la ragione. Non ce la faccio più senza lei e vedere nostra figlia che ha bisogno di me... -

- Lo capisco che stai soffrendo, ma cosa pensi di risolvere in questo modo? Io soffro a doverti riportare là dentro, pensavo stessi migliorando. Sbaglio ad affezionarmi. -

- Non sbagliate, Comandá. Siete l'unico che ci tiene a me oltre a Chiattíllo. Non pentitevi di ciò che avete fatto per me. Spero di rendervi fiero un giorno. -

Agata's Pov

- Chissa dov'è finito quel bastardo. Dovrei provare a chiamare i suoi amici. -

Presi il telefono dal cassetto e cercai il contatto di Rocco in rubrica. Provai a chiamarlo.

- Agata? Che sorpresa sentirti! Come stai? -

- Una sorpresa addirittura? Ti ho chiamato tre giorni fa per chiedere di tua madre. -

- Ahaha hai ragione scusami, ho una memoria a breve termine. Come stai? -

- Starei meglio se mi dicessi dove si nasconde Armando. -

- Perché mai dovrebbe nascondersi? - continuò con fare scherzoso.

Chiaramente sapeva qualcosa. Voleva sdrammatizzare per sviarmi e confondermi.

- Sicuro di non saperlo? Devo fingere di doverti svelare tutto? -

Sentii sbuffare dall'altro lato della cornetta.

- So solo che l'ho visto ieri sera in chiesa durante la messa in onore di Pasquale. Non si stava decisamente nascondendo, c'erano tante persone. -

- Se lo vedi o senti dimmelo. Quel figlio di puttana sarà come un fratello per te, ma era la mia ragione di vita e non soddisfatto di avermi fatto abbastanza male si è portato via mio figlio. -

- Agata, fai seriamente? Che cazzo è successo? -

- Sono in ospedale adesso. Ad Armando dà fastidio che io voglia studiare, lavorare ed essere indipendente. Vuole il suo giocattolo da controllare. Mi picchia da tempo ormai, ma ieri mi ha lasciata stecchita sul pavimento e si è portato mio figlio. -

- Oh mio dio, è terribile. Io non... Non ne avevo idea, dovresti denunciare. -

- Rò, devo scavarmi la fossa da sola? -

- Non facendolo sei comunque in pericolo. -

- Inevitabilmente la polizia lo sa, mi sono sentita male in pubblico e non potevo non raccontare la verità. Ti prego avverti me o la polizia direttamente se hai notizie. -

- Agata mi spiace davvero per quello che stai passando, non pensavo fosse capace di questo. Di qualsiasi cosa tu abbia bisogno chiamami. Ci sentiamo, stammi bene. -

Mi aspettavo di peggio da un suo amico, si è rivelato più gentile e disponibile del dovuto. Spero mi avverta nel caso lo veda in giro.

Contattai altre persone e nessuno di loro l'aveva visto nelle ultime quarantotto ore.
Provai a richiamare Armando e squillava.

- Se squilla il telefono è acceso. Se il telefono è acceso si può rintracciare. Ma certo... Che idiota. -

Chiamai il comandante e gli spiegai la situazione.

- Hai ragione, possiamo decisamente localizzarlo. Non pensavo fosse così stupido da tenere operativo il telefono. Mi metto subito a lavoro e ti faccio sapere. Tu sta tranquilla e riposa. A dopo. -

Riposi il telefono dentro al cassetto e decisi di farmi un giro nei corridoi. Più provavo a rilassarmi più pensavo a mio figlio. Dovevo distrarmi.

Trascinai le flebo con me e mi inoltrai nel corridoio.

Carmine's Pov

- Mi è quasi mancato questo posto. -

Ero stato portato nuovamente all'interno dell'IPM.

- Ancora vivo e vegeto è. - ammiccò Edoardo portando la sigaretta alla bocca.

Pirocchio sbuffò contrariato alla sola presenza di Carmine.

- Incazzato come sempre, pecorella! - sghignazzò Totò guardandolo dal basso. - Come te la passi eh? Ti mancavamo, dilla la verità! -

- Si, da morire. - tuonò Carmine non degnandolo di uno sguardo. - Ora lasciami in pace. -

- Nervosetto oggi! - continuò il rosso ridendo con il suo gruppo.

Non appena Filippo lo vide gli corse incontro, seguito da Pino.

- Amico mí, come vanno le cose? Ho saputo e... Ti faccio le mie condoglianze. - disse Pino avvolgendolo fra le sue braccia.

- Grazie Pí, lo apprezzo tantissimo. Mi sento perso, davvero. Solo oggi grazie ho capito davvero che dono mi ha fatto Nina, ma è troppo tardi perché sarà affidata a mia madre. Non connetto più... -

- Magari col tempo ti concederanno un'altra messa in prova e potrai stare con tua figlia. Non tutto è perduto. - disse Filippo.

- Sicuramente. Spero solo di non sprecare l'ennesima opportunità. Non posso perdere pure Futura. -

- Cos'è successo là fuori? Perché sei di nuovo qui? - chiese Pino sedendo sulla panchina di fronte al campetto. I due lo seguirono.

- Ero convinto che fosse stata la signora Valletta a far uccidere Nina, sapete, per vendicarsi di suo figlio. Ho fatto una scenata in piazza puntandole una pistola in fronte, ma capii che lei soffriva quanto me mentre mi parlava. Non era stata lei. -

- Fratello... - mormorò Filippo poggiandogli una mano sulla schiena, come per consolarlo.

- Dopo la brutta figura io volevo solo sparire. Quando se ne sono andati tutti volevo farmi fuori da solo con quella pistola. Non penso di meritare questa sofferenza... Credetemi, non vedevo altre soluzioni. -

I due amici lo guardarono sconvolti. Filippo con le lacrime agli occhi solo al pensiero di poter perdere Carmine.

- Però... Un angelo mi ha fermato. Agata. -

- Agata? - domandò Pino scambiandosi occhiate con Filippo.

- Agata. - confermò Carmine. - Non mi conosceva, ma ha coperto la canna della pistola con la sua mano. Sembrava non avesse nulla da perdere, ma piangeva. Teneva la mia stessa paura negli occhi. O forse anche più grande della mia. Voleva togliessi la pistola, ma ero sicuro volesse farmela pagare per ridurmi solo al pensiero di togliermi la vita. Questo mi ha fatto capire che c'è gente che soffre più di me al mondo. -

- Menomale che si è trovata lì... Le dobbiamo un favore. - sorrise Filippo.

- Nemmeno mio fratello Ezio... Lui mi consegnava la pistola, mia mamma pure. Mi pesa troppo vivere con una famiglia così. Non potrò mai uscirne. -

- Certo che potrai, Cà. Quando uscirai da qui, basta che ti trovi un lavoro onesto... Potrai farne a meno di loro. -

- La fai facile Pino. -

- Sei tu a buttarti troppo giù. Ricordati che hai una figlia, ed è il bene più prezioso del mondo. -

Quiete e Tempesta || Mare FuoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora