Seguo Filippo e quando gli sono abbastanza vicina lo prendo dal polso e lo faccio girare verso di me.
Lui si gira in modo brusco alzando un pugno come per colpirmi.Non aspettandomi questa azione mi metto un braccio davanti per coprirmi il viso.
Appena capisco che la situazione è 'tranquilla' tolgo il braccio da davanti il mio volto e lo guardo."Non devi comportarti così con loro Filippo. Sono arrivata ora ma so già che tipo di persone ci stanno qui." Dico guardandolo negli occhi.
"Perché cazzo tutti vi comportate come se vi interessasse di me?!" Dice mollandosi bruscamente dalla mia presa sul suo polso."Sto solo cercando di darti una mano, siamo compagni si cella." Dico facendo cambiare il mio sguardo da sguardo comprensione a sguardo impassibile.
"Si ma non siamo amici!" Dice urlandomi in faccia.
"Bene." Dico andandomene.Sunnu tutti di cazzu i squagghiati e furminati nta sto postu i merda. (Sono tutti dei pazzi e fulminati in questo posto di merda.)
"We bellezza." Mi sento chiamare da Edoardo quando passo a fianco al loro tavolo.
Pino prova a farmi lo sgambetto ma gli metto il piede sotto il mio passandoci sopra."I ti chiav male, bocchina 'e merd" mi dice alzandosi violentemente dal suo tavolo.
Io continuo a camminare fregandomene ma dopo poco sento una presa forte tirarmi dal braccio che per un attimo ho pensato di fosse staccato.Mi fa girare e davanti mi ritrovo a Pino.
Mi mette una mano sul collo e mi avvicina l suo volto.
"No pazzià 'co me. (Non scherzare con me.)" mi dice.
"Lasciala stà Pino. È na femmn." Dice Edoardo alzandosi avvicinandosi a noi per poi togliere la mano di Pino dal mio collo.
Io lo fisso impassibile per poi provare a tirargli una testata a Pino.Lo prendo in pieno volto e appena lo vedo mettersi le mani sul naso e i suoi amici alzarsi capisco che è il momento di andarmene.
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Entro dentro alla mia cella e mi ritrovo davanti a Carmine ed a Filippo che parlano.
Appena mi vedono smettono di farlo e iniziano ad andare ognuno per i propri letti.Mi avvicino al mio.
Mi tolgo la maglietta restando in reggiseno e anche i jeans restando completamente in intimo nero.Mi giro verso i due ragazzi che che dormono con i boxer.
Mi fissano dalla testa ai piedi, io senza dargli troppo peso mi corico sul letto stringendo il cuscino forte a me.
Chiudo gli occhi e vado tra le braccia di Morfeo.———————————————————————
"Papà non lo voglio fare!" Urlo in preda al panico mentre tengo in mano la pistola che mi è stata data da mio padre.
La pistola è puntata verso un uomo sulla ventina d'anni.
"Spara! Devono sapere contro chi si sono messi! Spara!" Urla mio padre.
"Non voglio farlo!" Urlo di rimando.
"Ho detto fallo!!" Urla venendomi incontro.Presa dal panico sparo ripetutamente a quell'uomo che mi pregava di lasciarlo vivere perché aveva 2 figlie e una moglie.
Dopo averlo fatto butto la pistola sul prato e mi inginocchio davanti ad essa e davanti al corpo dell'uomo.
"Brava bella mia." Mi dice mio padre dandomi una pacca sulla spalla per poi andarsene.Mi sveglio di soprassalto con il respiro corto e il petto che fa su e giù velocemente.
Mi metto una mano su esso e dopo poco riprovo a riaddormentarmi ma un diverso numero di mani mi si poggiano addosso tirandomi verso di loro.Provo ad urlare presa alla sprovvista ma una mano mi si poggia sulla bocca.
"We ciù ciù, non urlare sennò ti facciamo male pure a te." Mi dice Pino sussurrandomi all'orecchio.Gli mordo la mano e nemmeno il tempo di accorgermi che mi spinge su Edoardo.
Sbatto la schiena sul suo petto e mi giro velocemente verso di lui guardandolo male e con ancora il fiato corto."Bell'intimo piccirì." Mi dice Pino mentre si tocca il cazzo da sopra il boxer.
Guardo dietro di lui e vedo due che picchiano a Filippo e un altro che tiene Carmine."Lasciatelo stare." Quasi urlo.
Provo and andare verso di Filippo ma Edoardo mi spinge nuovamente contro di lui facendomi cadere con la testa sul suo petto.Alzo lo sguardo e lo guardo negli occhi.
"Siete come dei cani. Seguite i comandi del vostro padrone. Ciro." Dico piena d'odio a meno di una centimetro dalle sue labbra.Mi mette una mano sul fianco facendo pressione iniziando a scendere.
"Sei mezza nuda davanti a un uomo. Non rivolgerti così." Dice tirando l'elastico delle mie mutandine per poi rilasciarlo e farmi saltare."Non mi toccare." Dico.
"Andiamo Edoà, abbiamo finit" dice Pino a Edoardo.
Si libera da me guardandomi negli occhi mentre si sistema il ciuffo per poi allontanarsi.Mi riprendo e vado verso Filippo con Carmine.
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C sta 'o mar for
ActionCaterina Marcuso. Ragazza Calabrese di 17 anni dalla famiglia mafiosa; si ritrova in una situazione tragica. A causa degli studi è dovuta partire per Napoli ma il suo viaggio prenderà una rotta inaspettata e movimentata.