Torno incazzata nel corridoio per poi provare ad entrare nella mia cella.
Vengo fermata da un ragazzo biondo in carne.
Lo chiamano "pirucchio".Mi si para davanti bloccandomi il passaggio.
"Spostati." Dico cercando di mantenere la calma.
Mi passa due dita sotto al mento ridendo.
"Bella sì" mi dice.
Nel frattempo inizio a sentire diverse presenze avvicinarsi da dietro e a vedere diversi ragazzi avvicinarsi da davanti per guardare la scena."Levati du cazzu." Dico spostando la sua mano.
"Pirù viè cà!" Gli urla Totò.
Ma lui non lo ascolta. Anzi. Mi prende una mano e la avvicina ai suoi pantaloni.
"Serviziett? Eh?" Mi chiede ridendo come un porco.Mi libero e presa dalla rabbia gli tiro un pugno in pieno volto.
Appena lo vedo girare la testa di lato gli tiro anche una ginocchiata nelle palle.
Lo vedo alzarsi e venirmi incontro sbattendomi contro il muro.Gemo dal dolore per la botta che la mia schiena ha preso.
Lo guardo male e gli tiro un altro pugno.
Lui fa per tirarmi uno anche lui ma mi riesco a spostare in tempo.
Le sue nocche mi hanno sfiorato il labbro dalla quale ora esce sangue.Sento le urla dei ragazzi incitarci a picchiarci ancora più forte.
"Caterina! Gaetano!" Urla Lino correndo verso di noi.
"Che cazz vi salt pa cap?" Dice il comandante correndo anche lui verso di noi con Gennaro.
Vedo anche Edoardo venire verso di noi."Bucchin'e merd!" Mi urla contro Gaetano.
Faccio per andare ancora contro di lui.
"Bastardu i merda!" Dico con il fiatone.
Sento delle braccia prendermi da dietro tenendomi ferma."Statt fierm!" Mi dice Edoardo.
Io inizio a scalciare.
"T'ammazzu! Ti staccu a testa e tà mpendu cujjiuni! (Ti ammazzo! Ti stacco la testa e te la appendo coglione!)" Continuo ad urlargli contro in preda alla rabbia."Mollami Edoardo!" Dico continuando a scalciare.
"T'agg ritt i t stà fierm!" Mi dice.
Si avvicina pure Ciro che si affianca a Edoardo.
Mi prende da un braccio aiutando quest'ultimo a tenermi ferma.
Il comandante si avvicina a noi."C t pass pa cap Caterì!... Eh?!" Mi urla contro per poi tirarmi uno schiaffo che mi fa girare il volto di lato.
Mi rigiro lentamente verso di lui serrando la mascella.
"Lui mi ha provocata! Stu porcu i merda!" Dico girandomi verso di lui."Pirù a pccrì ten chiù pall 'e te." Dice Totó ridendo.
Mi passo una mano sul labbro ripulendomi dal sangue."In quanto a te." Dice il comandante girandosi verso Gaetano.
"E femmn no si toccano...Capit?! Omm 'e merd!" Continua il Comandante tirandogli uno schiaffo molto più forte di quello tirato a me.
"Intanto le avete appena tirato uno schiaffo comandà" gli dice Gaetano provocandolo.
"P me é com se sit ro sang mij!" Gli urla contro il comandante.
"Gliel'ho tirato come un padre che sgrida la figlia per qualcosa di sbagliato! Tu, non la devi nemmeno sfiorare!" Continua."Voglio che Liz passi pure di qui per controllare la ragazza." Riferisce a Gennaro e Lino voltandosi verso di me.
"Postu i merda. (Posto di merda)" dico allontanandomi andando verso la cella.
Mi sento seguita ma non mi giro lo stesso.
Arrivo in cella e appena entrata provo a richiudere le sbarre dietro di me ma una mano me lo impedisce.
"Vattene Edoardo." Dico ancora incazzata."No Caterì." Dice entrando completamente.
Mi giro verso la finestra dalla quale si vede il mare.
"Stu pezzu i merda! Sta feccia!" Dico per poi tirare diversi calci al comodino fino a romperlo.Sento Edoardo prendermi dalle spalle spingendomi verso di lui.
"Calmati pccrì.." mi dice abbracciandomi.
Sento gli occhi pizzicare a causa delle lacrime che vogliono uscire fuori.Lo stringo forte a me mettendo la testa nell'incavo del suo collo.
Mi mette le mani sul volto facendo scontrare le nostre fronti delicatamente."Tranquill, Pirù tien na cap 'e merd. Pagherà per quello che ha provato a fare a na femmn." Mi dice infilando le mani tra i miei ricci stringendoli un po' mentre serra la mascella.
Poggio le mani sul suo viso avvicinandomi lentamente alle sue labbra.
"T preg ramm nu bac." Mi dice alternando lo sguardo dalle mie labbra ai miei occhi."C'rè? Nun m vuó basà?" Mi chiede avvicinandosi sempre di più.
"N-no.." dico deglutendo.
"No? I t mangn" mi dice sorridendo.
Mi scappa un sorriso pure a me.Dopo degli attimi in cui ci scambiamo sguardi mi bacia.
Sento un vortice di emozioni cospargersi in tutto il mio stomaco.
Mi inizia a far indietreggiare fino al mio letto facendomici stendere al di sopra per poi mettersi addosso a me sempre continuando a baciarmi.Sentiamo bussare alla parete della porta più volte.
Ci stacchiamo velocemente e ci giriamo verso la figura che ci ha disturbati.
Ciro.
"Disturbo?" Chiede sorridendo sotto i baffi.
"Maró Cir..." dice Edoardo sistemandosi il ciuffo sbuffando.
"Devi venire con me Edoà. Pó tà chiav a guaggiuna." Dice guardandomi.
"Tranquillo, vai." Dico poggiandomi con la schiena alla parete del mio letto."Dopo veng pasticcin." Dice dandomi un ultimo bacio a stampo sulle labbra per poi andarsene con Ciro.
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C sta 'o mar for
ActionCaterina Marcuso. Ragazza Calabrese di 17 anni dalla famiglia mafiosa; si ritrova in una situazione tragica. A causa degli studi è dovuta partire per Napoli ma il suo viaggio prenderà una rotta inaspettata e movimentata.