Chapter 12: Intuizioni

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Rody guardò la porta del suo appartamento.

Nel suo cuore c'erano così tante emozioni negative che non riusciva neppure a capire che cosa stesse facendo o cosa stesse ormai vivendo. Non si era scusato con Izuku, né provato a cercarlo e dentro di lui qualcosa di era spezzato.


Ora sei a casa. Hai due settimane di pausa, Comandante. Riprendiamoci il nostro Omega. Forse potrei accettare questo cucciolo non mio.


Rody annuì alle parole del suo Alpha Interiore. Poggiò prima la mano sul petto, dove il cuore batteva con forza, dopodiché e con un po' di vigore, infilò le chiavi in casa. 

Lo accolse, però, il buio e il ronzio degli elettrodomestici.

Quell'improvvisa gioia di vedere il suo Izuku, Hiromi giocare con Yuki nel portainfante svanì quando non riuscì neppure ad annusare gli odori della sua famiglia che sarebbe stato capace di ritrovare tra mille scie differenti.

«Izuku?» chiamò.

Controllò in cucina, in bagno, nelle camere. 

Niente. 

Non il suo Omega, non i suoi cuccioli e neanche un biglietto.

Ma che diavolo stava succedendo?

Frustato, decise di chiamare Eijiro, sicuro che in palestra gli avrebbe ugualmente risposto. Non appena compose il numero, dopo un solo squillo, il rosso rispose.


«Con quale Rody sto parlando? Il mio amico, la bestia furiosa o l'irragionevole?».


L'altro roteò gli occhi, scuotendo il capo, poi rispose: «Il tuo migliore amico. Senti, non ho molto tempo, dove sono Izuku, Hiromi e Yuki?».


«I bambini sono a casa con Katsuki. La Petit ultimamente sta chiudendo in anticipo a causa di un guasto all'impianto elettrico. Izuku dovrebbe essere per strada per venire qui da noi».


«D'accordo. Sto venendo lì. Voglio anche vedere i miei cuccioli».


Non diede il tempo di rispondere a Eijiro che chiuse la telefonata, pronto per risolvere le cose con il suo adorato Izuku. Lo aveva tenuto lontano da lui per anche troppo tempo.

Nel mentre che afferrava il cappotto gettato sul divano, il suo cellulare vibrò per poi emettere un suono di un messaggio. Controllò immediatamente.


-Conosco la verità-.


Cifre sconosciute. 

Rody provò a chiamare ma sentì solo la fastidiosa voce automatizzata di una donna che sottolineava che quello era un numero inesistente.

Decise di chiamare Izuku.

Il suono degli squilli a vuoto per le numerose chiamate che seguitarono febbrilmente la prima portò l'Alpha Interiore a ruggire e a prendere il sopravvento. Rody scagliò il cellulare contro la porta. Il boato fu molto forte.

Rimase con gli occhi furiosi e a respirare a fatica per una manciata di secondi, dopodiché raccolse il dispositivo mobile che miracolosamente funzionava ancora nonostante lo schermo crepato.

Petit Fleur Extra 3: La Vendetta di Yoarashi InasaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora